The phenomenon of gender stereotypes remains, in its various forms and facets, within the society in which we live. During the natural experiential and social development that the individual experiences, exposure to strongly stereotypic phrases, behaviors and situations is never slow to arrive, notoriously influencing their choices and actions. The purpose of the paper is a journey through the world, often deliberately hidden and little treated, of toxic masculinity: a strong and clear term designed to underline the set of social rules imposed on the male category in order to fully represent that strength and virility that distinguish the male ideal. In the course of the chapters the various aspects inherent to the theme are treated, through a path that begins by analyzing the main characteristics that make up the identikit of the man without weaknesses frequently promoted by society, it flows explaining some of the contexts most likely to consider the dynamics fundamental and it concludes by trying to underline what could instead favor positive changes towards a culture less anchored to gender stereotypical differentiations. A broad scope is also given to the risks and psychological damage deriving from the implementation of behaviors which, especially in certain environments, are made necessary for the achievement of the title of "alpha male" essential in order to avoid dangerous discrimination and marginalization. The two emotional states treated, anxiety and depression, are explored in this sense through a double perspective: if on the one hand, having to necessarily reflect certain characteristics imposed by the context can lead the individual to experience a stress and of an often lacerating agitation, the depressive vortex in which the young person risks looming is no less if the path chosen is the one that is not conventionally prototypical and the isolation from the peer group opens up. The final purpose of the thesis is therefore to promote the reader's critical reflection on the covered topics, favored in this sense by the use of concrete examples linked to practices strongly connected to the themes of confrontation and prevarication (crucial elements of toxic masculinity) such as bullying. and hazing, which risk causing serious problems especially to those who are considered more distant from the ideal dominant macho culture.

Il fenomeno degli stereotipi di genere permane, nelle sue varie forme e sfaccettature, all’interno della società in cui viviamo. Durante il naturale sviluppo esperienziale e sociale a cui va incontro l’individuo, l’esposizione a frasi, comportamenti e situazioni fortemente stereotipiche non tarda mai ad arrivare, condizionandone notoriamente scelte ed azioni. Il fine dell’elaborato è un viaggio attraverso il mondo, spesso volutamente nascosto e poco trattato, della mascolinità tossica: un termine forte e chiaro atto a rimarcare l’insieme delle regole sociali imposte alla categoria maschile al fine di rappresentare in toto quella forza e virilità che contraddistinguono l’ideale maschilista. Nel corso dei capitoli vengono trattati i vari aspetti inerenti al tema, attraverso un percorso che inizia analizzando le caratteristiche principali che compongono l’identikit dell’uomo senza debolezze frequentemente promosso dalla società, scorre esplicitando alcuni tra i contesti maggiormente propensi a considerarne fondamentali le dinamiche e si conclude cercando di sottolineare ciò che invece potrebbe favorire dei cambiamenti in positivo verso una cultura meno ancorata alle differenziazioni stereotipiche legate al genere. Ampia portata viene altresì conferita ai rischi e ai danni psicologici derivanti dall’attuazione di comportamenti che, soprattutto in determinati ambienti, sono resi necessari per il conseguimento del titolo di “maschio alpha” indispensabile al fine di evitare pericolose discriminazioni ed emarginazioni. I due stati emotivi trattati, l’ansia e la depressione, sono approfonditi in tal senso attraverso una duplice prospettiva: se infatti da un lato il dover rispecchiare obbligatoriamente determinate caratteristiche imposte dal contesto può portare l’individuo alla sperimentazione di uno stress e di un’agitazione spesso laceranti, non è da meno il vortice depressivo in cui il giovane rischia di incombere se la strada scelta è quella non convenzionalmente prototipica e l’isolamento rispetto al gruppo dei pari si fa strada. Scopo finale dalla tesi è quindi quello di promuovere la riflessione critica del lettore sugli argomenti trattati, favorita in tal senso dall’utilizzo di esempi concreti legati a pratiche fortemente connesse ai temi dello scontro e della prevaricazione (elementi cruciali della mascolinità tossica) come il bullismo ed il nonnismo, le quali rischiano di provocare seri problemi soprattutto a chi è considerato più distante dall’ideale egemone maschilista.

Anche gli uomini piangono: lo stereotipo di genere e la difficoltà che comporta essere maschi nella società moderna.

RIVETTI, FABIO
2021/2022

Abstract

Il fenomeno degli stereotipi di genere permane, nelle sue varie forme e sfaccettature, all’interno della società in cui viviamo. Durante il naturale sviluppo esperienziale e sociale a cui va incontro l’individuo, l’esposizione a frasi, comportamenti e situazioni fortemente stereotipiche non tarda mai ad arrivare, condizionandone notoriamente scelte ed azioni. Il fine dell’elaborato è un viaggio attraverso il mondo, spesso volutamente nascosto e poco trattato, della mascolinità tossica: un termine forte e chiaro atto a rimarcare l’insieme delle regole sociali imposte alla categoria maschile al fine di rappresentare in toto quella forza e virilità che contraddistinguono l’ideale maschilista. Nel corso dei capitoli vengono trattati i vari aspetti inerenti al tema, attraverso un percorso che inizia analizzando le caratteristiche principali che compongono l’identikit dell’uomo senza debolezze frequentemente promosso dalla società, scorre esplicitando alcuni tra i contesti maggiormente propensi a considerarne fondamentali le dinamiche e si conclude cercando di sottolineare ciò che invece potrebbe favorire dei cambiamenti in positivo verso una cultura meno ancorata alle differenziazioni stereotipiche legate al genere. Ampia portata viene altresì conferita ai rischi e ai danni psicologici derivanti dall’attuazione di comportamenti che, soprattutto in determinati ambienti, sono resi necessari per il conseguimento del titolo di “maschio alpha” indispensabile al fine di evitare pericolose discriminazioni ed emarginazioni. I due stati emotivi trattati, l’ansia e la depressione, sono approfonditi in tal senso attraverso una duplice prospettiva: se infatti da un lato il dover rispecchiare obbligatoriamente determinate caratteristiche imposte dal contesto può portare l’individuo alla sperimentazione di uno stress e di un’agitazione spesso laceranti, non è da meno il vortice depressivo in cui il giovane rischia di incombere se la strada scelta è quella non convenzionalmente prototipica e l’isolamento rispetto al gruppo dei pari si fa strada. Scopo finale dalla tesi è quindi quello di promuovere la riflessione critica del lettore sugli argomenti trattati, favorita in tal senso dall’utilizzo di esempi concreti legati a pratiche fortemente connesse ai temi dello scontro e della prevaricazione (elementi cruciali della mascolinità tossica) come il bullismo ed il nonnismo, le quali rischiano di provocare seri problemi soprattutto a chi è considerato più distante dall’ideale egemone maschilista.
ITA
The phenomenon of gender stereotypes remains, in its various forms and facets, within the society in which we live. During the natural experiential and social development that the individual experiences, exposure to strongly stereotypic phrases, behaviors and situations is never slow to arrive, notoriously influencing their choices and actions. The purpose of the paper is a journey through the world, often deliberately hidden and little treated, of toxic masculinity: a strong and clear term designed to underline the set of social rules imposed on the male category in order to fully represent that strength and virility that distinguish the male ideal. In the course of the chapters the various aspects inherent to the theme are treated, through a path that begins by analyzing the main characteristics that make up the identikit of the man without weaknesses frequently promoted by society, it flows explaining some of the contexts most likely to consider the dynamics fundamental and it concludes by trying to underline what could instead favor positive changes towards a culture less anchored to gender stereotypical differentiations. A broad scope is also given to the risks and psychological damage deriving from the implementation of behaviors which, especially in certain environments, are made necessary for the achievement of the title of "alpha male" essential in order to avoid dangerous discrimination and marginalization. The two emotional states treated, anxiety and depression, are explored in this sense through a double perspective: if on the one hand, having to necessarily reflect certain characteristics imposed by the context can lead the individual to experience a stress and of an often lacerating agitation, the depressive vortex in which the young person risks looming is no less if the path chosen is the one that is not conventionally prototypical and the isolation from the peer group opens up. The final purpose of the thesis is therefore to promote the reader's critical reflection on the covered topics, favored in this sense by the use of concrete examples linked to practices strongly connected to the themes of confrontation and prevarication (crucial elements of toxic masculinity) such as bullying. and hazing, which risk causing serious problems especially to those who are considered more distant from the ideal dominant macho culture.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130954