Il laboratorio di scienze condotto in una classe seconda di scuola primaria ha offerto ai piccoli scienziati in erba il tempo e lo spazio per porsi domande e ricercare risposte attraverso il metodo scientifico e comprendere così le caratteristiche principali dell’acqua, la sua composizione chimica, i cambiamenti di stato e il suo ciclo, fino a definire i comportamenti utili al suo risparmio. Partendo dalle loro preconoscenze, il percorso si è sviluppato seguendo gli spunti offerti dagli alunni stessi e alternando diverse strategie didattiche allo scopo di ricercare quelle che favorissero l’acquisizione di competenze nel campo delle Scienze Sperimentali. La ricerca ha dimostrato che metodologie didattiche che pongono l’alunno al centro del processo di apprendimento, come la didattica laboratoriale, l’approccio ludico, la drammatizzazione, il cooperative learning, la didattica per scoperta, favoriscano la costruzione e il consolidamento delle competenze scientifiche. Il percorso ha portato alla luce anche altri aspetti che hanno trovato ampio spazio all’approfondimento e alla riflessione: -la flessibilità didattica, come capacità di adattare la programmazione ad ogni variabile che si potrebbe incontrare durante il percorso; -la valutazione delle competenze, che si realizza attraverso la proposta di compiti di realtà motivanti e coinvolgenti, e che non può prescindere dal processo di autovalutazione; -la centralità del bambino, che si concretizza lungo tutto il processo di insegnamento e apprendimento attraverso l’offerta di tempi adeguati, ascolto attivo, rispetto per le opinioni altrui e valorizzazione della diversità. A sostegno della tesi è stato presentato il contesto legislativo e pedagogico, in particolare nel primo capitolo sono stati esaminati i documenti programmatici ministeriali dal secondo Dopoguerra alle Indicazioni Nazionali del 2012, fino agli aggiornamenti in chiave europea del 2018, per concludere con gli ordinamenti ministeriali in epoca di pandemia. Il secondo capitolo presenta il pensiero di quei ricercatori in campo pedagogico che hanno rivoluzionato il mondo dell’educazione nel secolo scorso: Dewey, Montessori, Piaget, Vygostkij, Bruner, Bloom, Gagnè e Gardner. Infine nel terzo capitolo viene fatto il punto della situazione sui progetti nazionali e internazionali relativi alle Scienze Sperimentali, nello specifico viene analizzato il progetto europeo di condivisione delle buone pratiche STEM Science on Stage in Europe, il Piano italiano ISS e la sua prosecuzione in territorio piemontese del Piano CompetenzISS.
“Piccoli scienziati alle prese con l’acqua” Un progetto sperimentale di didattica delle scienze nella scuola Primaria
BLASI, STEFANIA
2020/2021
Abstract
Il laboratorio di scienze condotto in una classe seconda di scuola primaria ha offerto ai piccoli scienziati in erba il tempo e lo spazio per porsi domande e ricercare risposte attraverso il metodo scientifico e comprendere così le caratteristiche principali dell’acqua, la sua composizione chimica, i cambiamenti di stato e il suo ciclo, fino a definire i comportamenti utili al suo risparmio. Partendo dalle loro preconoscenze, il percorso si è sviluppato seguendo gli spunti offerti dagli alunni stessi e alternando diverse strategie didattiche allo scopo di ricercare quelle che favorissero l’acquisizione di competenze nel campo delle Scienze Sperimentali. La ricerca ha dimostrato che metodologie didattiche che pongono l’alunno al centro del processo di apprendimento, come la didattica laboratoriale, l’approccio ludico, la drammatizzazione, il cooperative learning, la didattica per scoperta, favoriscano la costruzione e il consolidamento delle competenze scientifiche. Il percorso ha portato alla luce anche altri aspetti che hanno trovato ampio spazio all’approfondimento e alla riflessione: -la flessibilità didattica, come capacità di adattare la programmazione ad ogni variabile che si potrebbe incontrare durante il percorso; -la valutazione delle competenze, che si realizza attraverso la proposta di compiti di realtà motivanti e coinvolgenti, e che non può prescindere dal processo di autovalutazione; -la centralità del bambino, che si concretizza lungo tutto il processo di insegnamento e apprendimento attraverso l’offerta di tempi adeguati, ascolto attivo, rispetto per le opinioni altrui e valorizzazione della diversità. A sostegno della tesi è stato presentato il contesto legislativo e pedagogico, in particolare nel primo capitolo sono stati esaminati i documenti programmatici ministeriali dal secondo Dopoguerra alle Indicazioni Nazionali del 2012, fino agli aggiornamenti in chiave europea del 2018, per concludere con gli ordinamenti ministeriali in epoca di pandemia. Il secondo capitolo presenta il pensiero di quei ricercatori in campo pedagogico che hanno rivoluzionato il mondo dell’educazione nel secolo scorso: Dewey, Montessori, Piaget, Vygostkij, Bruner, Bloom, Gagnè e Gardner. Infine nel terzo capitolo viene fatto il punto della situazione sui progetti nazionali e internazionali relativi alle Scienze Sperimentali, nello specifico viene analizzato il progetto europeo di condivisione delle buone pratiche STEM Science on Stage in Europe, il Piano italiano ISS e la sua prosecuzione in territorio piemontese del Piano CompetenzISS. File | Dimensione | Formato | |
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