La tesi di riferimento è incentrata sull’analisi e sull’approfondimento di una fra le misure precautelari che il nostro ordinamento contempla, nello specifico l’arresto in flagranza la cui disciplina è prevista dal Titolo VI del Libro V del codice di procedura penale agli articoli 380 e seguenti. Nell’ambito del primo capitolo, di carattere introduttivo, ho voluto trattare in chiave diacronica della libertà personale quale fondamentale diritto dell’uomo previsto e garantito costituzionalmente (art. 13) nella cui temporanea limitazione si sostanzia la misura precautelare oggetto di disamina. Trattasi di un diritto “inviolabile” il cui riconoscimento si ricava non solo a livello interno, in specie nell’ambito del testo costituzionale, ma anche a livello sovranazionale tanto in fonti di diritto europeo quanto in alcune di matrice internazionale. Proseguendo, nel secondo capitolo, ho analizzato in maniera specifica e approfondita l’istituto ad oggetto, l’arresto in flagranza, partendo dalla relativa natura giuridica, per poi passare all’esame dei diversi presupposti che ne giustificano l’applicazione e all’individuazione dei soggetti legittimati all’esercizio del potere di arresto, chiudendo con l’approfondimento sulle tipologie di arresto previste dal codice di procedura penale e quindi sulle diverse ipotesi di flagranza contemplate dal nostro ordinamento. Il capitolo terzo, invece, ha ad oggetto l’ulteriore misura precautelare del fermo di indiziato di delitto analizzato in un’ottica di confronto/raffronto con quella dell’arresto in flagranza in tutti i suoi pricipali aspetti: natura giuridica, presupposti, soggetti legittimati all’esercizio del relativo potere di fermo. Il successivo capitolo, il quarto, concerne l’esame dei principali adempimenti conseguenti all’applicazione della misura precautelare dell’arresto o del fermo, in particolare dei doveri che la polizia giudiziaria ha nei confronti dell’arrestato o del fermato e nei confronti del pubblico ministero, il tutto precede il momento determinante dell’udienza di convalida oggetto di disamina, invece, nell’ambito del quinto ed ultimo capitolo. Partendo dal momento della richiesta di convalida della misura precautelare applicata e dall’individuazione del soggetto legittimato a formularla, sono poi passata a trattare dell’udienza di convalida e del relativo svolgimento innanzi al giudice della convalida, il quale decide all’esito di tale udienza mediante ordinanza con la quale sostanzialmente egli convalida o meno la misura precautelare applicata.
L'arresto in flagranza
AMELIO, CLAUDIA
2021/2022
Abstract
La tesi di riferimento è incentrata sull’analisi e sull’approfondimento di una fra le misure precautelari che il nostro ordinamento contempla, nello specifico l’arresto in flagranza la cui disciplina è prevista dal Titolo VI del Libro V del codice di procedura penale agli articoli 380 e seguenti. Nell’ambito del primo capitolo, di carattere introduttivo, ho voluto trattare in chiave diacronica della libertà personale quale fondamentale diritto dell’uomo previsto e garantito costituzionalmente (art. 13) nella cui temporanea limitazione si sostanzia la misura precautelare oggetto di disamina. Trattasi di un diritto “inviolabile” il cui riconoscimento si ricava non solo a livello interno, in specie nell’ambito del testo costituzionale, ma anche a livello sovranazionale tanto in fonti di diritto europeo quanto in alcune di matrice internazionale. Proseguendo, nel secondo capitolo, ho analizzato in maniera specifica e approfondita l’istituto ad oggetto, l’arresto in flagranza, partendo dalla relativa natura giuridica, per poi passare all’esame dei diversi presupposti che ne giustificano l’applicazione e all’individuazione dei soggetti legittimati all’esercizio del potere di arresto, chiudendo con l’approfondimento sulle tipologie di arresto previste dal codice di procedura penale e quindi sulle diverse ipotesi di flagranza contemplate dal nostro ordinamento. Il capitolo terzo, invece, ha ad oggetto l’ulteriore misura precautelare del fermo di indiziato di delitto analizzato in un’ottica di confronto/raffronto con quella dell’arresto in flagranza in tutti i suoi pricipali aspetti: natura giuridica, presupposti, soggetti legittimati all’esercizio del relativo potere di fermo. Il successivo capitolo, il quarto, concerne l’esame dei principali adempimenti conseguenti all’applicazione della misura precautelare dell’arresto o del fermo, in particolare dei doveri che la polizia giudiziaria ha nei confronti dell’arrestato o del fermato e nei confronti del pubblico ministero, il tutto precede il momento determinante dell’udienza di convalida oggetto di disamina, invece, nell’ambito del quinto ed ultimo capitolo. Partendo dal momento della richiesta di convalida della misura precautelare applicata e dall’individuazione del soggetto legittimato a formularla, sono poi passata a trattare dell’udienza di convalida e del relativo svolgimento innanzi al giudice della convalida, il quale decide all’esito di tale udienza mediante ordinanza con la quale sostanzialmente egli convalida o meno la misura precautelare applicata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/130728