Il museo è sempre stato concepito come una struttura finalizzata alla conservazione del patrimonio culturale, più che un'istituzione attiva nei processi di comunicazione e coinvolgimento del proprio pubblico. Per questo negli anni, ha dato talvolta l'impressione di essere poco attraente e stimolante, impegnato più a proteggere i capolavori artistici che ad arricchire culturalmente i visitatori. Fenomeni come l'aumento del grado di scolarizzazione, del reddito medio hanno portato il museo a dover rispondere ad una sempre più forte crescita della domanda museale. Esso per adattarsi ai cambiamenti, ha cercato di reinventarsi, sperimentando innovative forme di comunicazione al fine di favorire servizi di qualità. Di fronte ad aspettative e a richieste sempre più diversificate da parte del pubblico, il museo ha risposto con una segmentazione dell'offerta. Le tecnologie ed in particolare Internet, così come hanno pervaso qualsiasi ambito della società, rivoluzionandolo, sono state accolte con entusiasmo anche nel settore museale. Tale opportunità è stata sfruttata sia ampliando la strumentazione tecnologica impiegata durante la visita nelle sale, sia beneficiando del web come nuovo canale comunicativo, attraverso il quale digitalizzare e diffondere i capolavori artistici. Questa tesi si propone di analizzare come le nuove tecnologie influiscano e rivoluzionino la comunicazione del museo e le modalità di offerta dei servizi. La trattazione è organizzata in tre capitoli. Il primo ha una natura introduttiva e descrive il museo partendo dalle sue origini e dalle tipologie in cui si differenzia. Approfondisce inoltre l'aspetto relativo alle strategie di programmazione da mettere in atto, al fine di garantire una prontezza di risposta sia rispetto alle opportunità sia rispetto alle minacce incontrate. Ci si concentra poi sulle fasi del processo di fruizione di una visita culturale e sulle tipologie di pubblico, per comprendere più da vicino come si diversificano i visitatori e di conseguenza i loro bisogni e le loro esigenze. Il secondo capitolo introduce invece l'aspetto tecnologico nel contesto museale e fa una panoramica sulle nuove strumentazioni diffuse, per poi soffermarsi su Internet e sull'importanza che ricopre nel processo di rinnovamento comunicativo. Si concentra l'attenzione sulle potenzialità del museo virtuale, il quale rende fruibili, all'interno di un sito web, collezioni di opere d'arte in formato elettronico, corredate di un apparato informativo. Il museo virtuale, non vivendo in un vero e proprio spazio fisico, può essere definito non luogo, consentendo ad un pubblico sempre più ampio di entrare in contatto con l'arte senza limiti di tempo e spazio. Dopo una descrizione di vantaggi e rischi connessi al binomio arte e tecnologia, ci si concentra sull'evoluzione degli atteggiamenti degli utenti rispetto ad Internet e alle nuove tecnologie. Il terzo ed ultimo capitolo è dedicato all'analisi di quattro siti museali: due italiani, il Museo Egizio di Torino e la Galleria degli Uffizi di Firenze, e due stranieri, il Louvre di Parigi e il British Museum di Londra. Attraverso questa indagine vengono descritte le caratteristiche e i servizi offerti da ciascuno, ed evidenzate le modalità comunicative, il grado di interattività e di difficoltà che caratterizzano la consultazione. Considerate alcune variabili, si procede con una comparazione dei quattro casi di studio, finalizzata soprattutto a capire in che modo ciascun sito sfrutta le tecnologie per rendere completa la visita virtuale e per coinvolgere e incuriosire i propri utenti. Dopo aver preso atto di quanto ciascun sito sfrutti le potenzialità di Internet, una riflessione è rivolta a quello che sarà il destino del museo reale. Quest'ultimo, vista la velocità con cui la tecnologia prende spazio nella società e considerata la numerosità delle operazioni che facilita limitando spesso tempi e costi, finirà con l'essere rimpiazzato?

Il museo virtuale: come le nuove tecnologie cambiano la comunicazione nel museo

CELESTINO, CLAUDIA
2010/2011

Abstract

Il museo è sempre stato concepito come una struttura finalizzata alla conservazione del patrimonio culturale, più che un'istituzione attiva nei processi di comunicazione e coinvolgimento del proprio pubblico. Per questo negli anni, ha dato talvolta l'impressione di essere poco attraente e stimolante, impegnato più a proteggere i capolavori artistici che ad arricchire culturalmente i visitatori. Fenomeni come l'aumento del grado di scolarizzazione, del reddito medio hanno portato il museo a dover rispondere ad una sempre più forte crescita della domanda museale. Esso per adattarsi ai cambiamenti, ha cercato di reinventarsi, sperimentando innovative forme di comunicazione al fine di favorire servizi di qualità. Di fronte ad aspettative e a richieste sempre più diversificate da parte del pubblico, il museo ha risposto con una segmentazione dell'offerta. Le tecnologie ed in particolare Internet, così come hanno pervaso qualsiasi ambito della società, rivoluzionandolo, sono state accolte con entusiasmo anche nel settore museale. Tale opportunità è stata sfruttata sia ampliando la strumentazione tecnologica impiegata durante la visita nelle sale, sia beneficiando del web come nuovo canale comunicativo, attraverso il quale digitalizzare e diffondere i capolavori artistici. Questa tesi si propone di analizzare come le nuove tecnologie influiscano e rivoluzionino la comunicazione del museo e le modalità di offerta dei servizi. La trattazione è organizzata in tre capitoli. Il primo ha una natura introduttiva e descrive il museo partendo dalle sue origini e dalle tipologie in cui si differenzia. Approfondisce inoltre l'aspetto relativo alle strategie di programmazione da mettere in atto, al fine di garantire una prontezza di risposta sia rispetto alle opportunità sia rispetto alle minacce incontrate. Ci si concentra poi sulle fasi del processo di fruizione di una visita culturale e sulle tipologie di pubblico, per comprendere più da vicino come si diversificano i visitatori e di conseguenza i loro bisogni e le loro esigenze. Il secondo capitolo introduce invece l'aspetto tecnologico nel contesto museale e fa una panoramica sulle nuove strumentazioni diffuse, per poi soffermarsi su Internet e sull'importanza che ricopre nel processo di rinnovamento comunicativo. Si concentra l'attenzione sulle potenzialità del museo virtuale, il quale rende fruibili, all'interno di un sito web, collezioni di opere d'arte in formato elettronico, corredate di un apparato informativo. Il museo virtuale, non vivendo in un vero e proprio spazio fisico, può essere definito non luogo, consentendo ad un pubblico sempre più ampio di entrare in contatto con l'arte senza limiti di tempo e spazio. Dopo una descrizione di vantaggi e rischi connessi al binomio arte e tecnologia, ci si concentra sull'evoluzione degli atteggiamenti degli utenti rispetto ad Internet e alle nuove tecnologie. Il terzo ed ultimo capitolo è dedicato all'analisi di quattro siti museali: due italiani, il Museo Egizio di Torino e la Galleria degli Uffizi di Firenze, e due stranieri, il Louvre di Parigi e il British Museum di Londra. Attraverso questa indagine vengono descritte le caratteristiche e i servizi offerti da ciascuno, ed evidenzate le modalità comunicative, il grado di interattività e di difficoltà che caratterizzano la consultazione. Considerate alcune variabili, si procede con una comparazione dei quattro casi di studio, finalizzata soprattutto a capire in che modo ciascun sito sfrutta le tecnologie per rendere completa la visita virtuale e per coinvolgere e incuriosire i propri utenti. Dopo aver preso atto di quanto ciascun sito sfrutti le potenzialità di Internet, una riflessione è rivolta a quello che sarà il destino del museo reale. Quest'ultimo, vista la velocità con cui la tecnologia prende spazio nella società e considerata la numerosità delle operazioni che facilita limitando spesso tempi e costi, finirà con l'essere rimpiazzato?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130632