The item involving self-employed workers and family firm owners and their partners is item 21 of the Testo Unico, which binds everybody to use machines and equipment meeting minimum safety requirements and to wear appropriate personal protective equipment. In order to understand the context surrounding the Testo Unico, in the thesis work a synthetic perspective on the agroforestry system in Italy was provided, the most significant aspects of agriculture and forestry concerning both occupational accidents and diseases were analyzed and the relative preventive measures were taken into consideration. As far as basic information is concerned, we had recourse to yearly data, ranging from 2001 to 2010, collected by INAIL (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, ¿national institute for occupational accidents¿), regarding declared occupational accidents and diseases. The most recent statistics concerning agricultural firm in Piedmont that were consulted are those available in the Anagrafe Agricola Unica del Piemonte (¿unique agricultural registry office of Piedmont¿) database, which part of the SIAP system (Sistema Informativo Agricolo Piemontese, ¿Piedmontese agricultural information system¿). In addition to this, it was possible to have a picture of the most common issues caused by the employment of the machines that are most frequently used in agricultural firms, thanks to a survey performed by the CNR-IMAMOTER in collaboration with the SPRESAL of Saluzzo concerning 40 Piedmontese agricultural firms in 2005. Taking into consideration some occupational accident cases reported to ASL in the area of Saluzzo and caused by machines, equipment or working sites in Piedmontese agroforestry firms, measures taken against the responsible were compared according to D.Lgs. 81/08 and the previous law D.Lgs. 626/94, in order to understand how and how much are nowadays more involved self-employed workers and agricultural firm owners. In the end, it was chosen to perform a survey in foothill agroforestry family firms, in order to get to know the situation of the machine fleet and the farmers' attitude towards item 21 of the Testo Unico. 20 firms of the area of Saluzzo with different productive trends were taken into consideration. Surveys were performed conducting direct interviews in the firms in the period of October ¿ November 2011, using a previously-planned questionnaire, designed in order to take into consideration all kinds of situation that could be find in the interviewed firms. This questionnaire was furthermore planned in order to allow, during the elaboration of the data, an easy interpretation of the information gathered. The final results show that, even though the firms belong to different productive trends and have different sizes and a machine fleet differing in entity, typology and age, the protective equipment required by the current regulations is available in the majority of cases. This is due to the fact that the family firm owners know the duties provided by item 21, even though all of them complained about the little information given. Nevertheless, the occupational accidents, both those examined at the city administrations dealing with the interviewed firms and also at a European level, are unfortunately still numerous in the agroforestry working sector. This incongruity makes evident that the main cause of occupational accident is not only related with the working machines, but also with often inappropriate behavior during the working process. The possibility to attend specific training courses dealing with occupation safety and health, focusing on the hazard connected to the performed activities, as provided by paragraph 2, letter b, of item 21 of the D.Lgs. 81/08, should become a duty in order to make the workers aware of the serious hazard they have to face and to correct improper working habits.
Per capire il contesto in cui il Testo Unico si viene a posizionare, nel lavoro di tesi è stata fornita una panoramica sintetica del sistema agroforestale in Italia, si sono analizzati gli aspetti dell'agricoltura e delle attività forestali più significativi per il rischio sia di infortuni sul lavoro, sia di malattie professionali e si sono prese in considerazione le relative misure di prevenzione. Riguardo alle informazioni di base, si è fatto ricorso ai dati annuali, dal 2001 al 2010, dell'INAIL (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro) in materia di infortuni e malattie professionali dichiarate. I dati statistici più aggiornati relativi alle aziende agricole in Piemonte che sono stati consultati sono quelli disponibili nel database dell'Anagrafe Agricola Unica del Piemonte, facente parte del sistema SIAP (Sistema Informativo Agricolo Piemontese). E' stato inoltre possibile avere un quadro delle problematiche più comuni derivate dall'utilizzo delle macchine più comunemente usate nelle aziende agricole grazie ad un'indagine condotta dal CNR-IMAMOTER in collaborazione con lo SPRESAL di Saluzzo su 40 aziende agricole piemontesi nel 2005. Considerando alcuni casi di infortunio denunciati all'ASL nella zona di Saluzzo e causati da macchine, attrezzature o luoghi di lavoro in aziende agroforestali piemontesi, sono stati in seguito confrontati i provvedimenti a carico del responsabile dell'azienda utilizzando sia il D.Lgs. 81/08, sia la legge previgente D.Lgs. 626/94, in modo da capire come e quanto siano oggi maggiormente coinvolti anche i lavoratori autonomi e i titolari di aziende agricole. Si è scelto in ultimo di effettuare un'indagine in aziende agroforestali pedemontane a conduzione familiare al fine di conoscere la situazione del parco macchine e l'atteggiamento degli agricoltori nei confronti dell'art. 21 del Testo Unico. Sono state prese in considerazione 20 aziende del saluzzese con vari indirizzi produttivi. Le indagini sono state condotte tramite interviste dirette nelle aziende e sono state effettuate nei mesi di ottobre ¿ novembre 2011 utilizzando un questionario precedentemente studiato a tavolino ed elaborato in modo tale da prendere in considerazione tutte le situazioni che si potevano trovare nelle aziende intervistate. Tale questionario è stato inoltre predisposto in modo da consentire, in fase di elaborazione dei dati, una facile interpretazione delle informazioni raccolte. I risultati ottenuti mostrano che, nonostante le aziende siano di indirizzi produttivi diversi, di diversa estensione e con un parco macchine molto diversificato relativamente a entità, tipologia ed età, i dispositivi di sicurezza, così come richiesti dalla normativa, sono presenti nella maggior parte dei casi. Questo è dovuto al fatto che i titolari delle imprese familiari sono a conoscenza dell'esistenza degli obblighi imposti dall'articolo 21, anche se tutti hanno lamentato la scarsa informazione ricevuta. A fronte di tutto ciò gli infortuni, sia quelli esaminati nei comuni di pertinenza delle aziende intervistate, ma anche a livello europeo, sono purtroppo presenti in numero ancora elevato nel comparto agro-forestale. Questa incongruenza fa emergere che la causa principale degli infortuni non è dovuta solo alle macchine, ma anche a comportamenti spesso inadeguati durante le attività lavorative.La facoltà di partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, come previsto dal comma 2, lettera b, dell'articolo 21 del D.Lgs. 81/08, dovrebbe diventare un obbligo per offrire ai lavoratori la consapevolezza degli elevati rischi a cui possono andare incontro e correggere le abitudini lavorative non corrette.
Applicazione dell'articolo 21 del D.Lgs. 81/08 in aziende agroforestali pedemontane della zona di Saluzzo
CANCERI, NUNZIO MARCO
2010/2011
Abstract
Per capire il contesto in cui il Testo Unico si viene a posizionare, nel lavoro di tesi è stata fornita una panoramica sintetica del sistema agroforestale in Italia, si sono analizzati gli aspetti dell'agricoltura e delle attività forestali più significativi per il rischio sia di infortuni sul lavoro, sia di malattie professionali e si sono prese in considerazione le relative misure di prevenzione. Riguardo alle informazioni di base, si è fatto ricorso ai dati annuali, dal 2001 al 2010, dell'INAIL (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro) in materia di infortuni e malattie professionali dichiarate. I dati statistici più aggiornati relativi alle aziende agricole in Piemonte che sono stati consultati sono quelli disponibili nel database dell'Anagrafe Agricola Unica del Piemonte, facente parte del sistema SIAP (Sistema Informativo Agricolo Piemontese). E' stato inoltre possibile avere un quadro delle problematiche più comuni derivate dall'utilizzo delle macchine più comunemente usate nelle aziende agricole grazie ad un'indagine condotta dal CNR-IMAMOTER in collaborazione con lo SPRESAL di Saluzzo su 40 aziende agricole piemontesi nel 2005. Considerando alcuni casi di infortunio denunciati all'ASL nella zona di Saluzzo e causati da macchine, attrezzature o luoghi di lavoro in aziende agroforestali piemontesi, sono stati in seguito confrontati i provvedimenti a carico del responsabile dell'azienda utilizzando sia il D.Lgs. 81/08, sia la legge previgente D.Lgs. 626/94, in modo da capire come e quanto siano oggi maggiormente coinvolti anche i lavoratori autonomi e i titolari di aziende agricole. Si è scelto in ultimo di effettuare un'indagine in aziende agroforestali pedemontane a conduzione familiare al fine di conoscere la situazione del parco macchine e l'atteggiamento degli agricoltori nei confronti dell'art. 21 del Testo Unico. Sono state prese in considerazione 20 aziende del saluzzese con vari indirizzi produttivi. Le indagini sono state condotte tramite interviste dirette nelle aziende e sono state effettuate nei mesi di ottobre ¿ novembre 2011 utilizzando un questionario precedentemente studiato a tavolino ed elaborato in modo tale da prendere in considerazione tutte le situazioni che si potevano trovare nelle aziende intervistate. Tale questionario è stato inoltre predisposto in modo da consentire, in fase di elaborazione dei dati, una facile interpretazione delle informazioni raccolte. I risultati ottenuti mostrano che, nonostante le aziende siano di indirizzi produttivi diversi, di diversa estensione e con un parco macchine molto diversificato relativamente a entità, tipologia ed età, i dispositivi di sicurezza, così come richiesti dalla normativa, sono presenti nella maggior parte dei casi. Questo è dovuto al fatto che i titolari delle imprese familiari sono a conoscenza dell'esistenza degli obblighi imposti dall'articolo 21, anche se tutti hanno lamentato la scarsa informazione ricevuta. A fronte di tutto ciò gli infortuni, sia quelli esaminati nei comuni di pertinenza delle aziende intervistate, ma anche a livello europeo, sono purtroppo presenti in numero ancora elevato nel comparto agro-forestale. Questa incongruenza fa emergere che la causa principale degli infortuni non è dovuta solo alle macchine, ma anche a comportamenti spesso inadeguati durante le attività lavorative.La facoltà di partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, come previsto dal comma 2, lettera b, dell'articolo 21 del D.Lgs. 81/08, dovrebbe diventare un obbligo per offrire ai lavoratori la consapevolezza degli elevati rischi a cui possono andare incontro e correggere le abitudini lavorative non corrette.| File | Dimensione | Formato | |
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