La deformazione gravitativa di Chervaz è poosizionata sul versante destro della media Valle d'Aosta, circa 12 Km ad Ovest del paese di Chatillon, ad una quota compresa tra 1.440 m e 1.100 m s.l.m.. Dal punto di vista strutturale, la località di Chervaz è situata in corrispondenza delle faglie associate al sistema Aosta-Ranzola, il quale si sviluppa in direzione E-W con lunghezza pluridecametrica. Dal punto di vista geologico, l'area in esame rientra nella Zona Piemontese dei Calcescisti con Pietre Verdi, e vi affiorano i seguenti litotipi appartenenti all'unità eclogitica di Zermatt-Sass: prasiniti, calcescisti, talcoscisti e serpentiniti. A seguito dell'elaborazione dei dati e delle relative interpretazioni fornite si è ricostruita la geometria e la cinematica del movimento gravitativo di Chervaz, rappresentato da uno scivolamento planare di gran parte del versante, associato, nel settore basale, a movimenti di tipo rotazionale e a fenomeni gravitativi di ribaltamento. La superficie di scivolamento responsabile del progressivo movimento verso valle della frana, è stata riconosciuta negli affioramenti di talcoscisti rinvenuti a quote 1.440 m e 1.390 m s.l.m.; essi formano un piano immergente verso NE-SW con un incremento dell'inclinazione a partire da 20°, nel settore superiore, a 35° in quello inferiore. Tale ricostruziune è avvalorata dal fatto che gli affioramenti di talcoscisti presentano un elevato grado di fratturazione, dovuta alla scarsa resistenza meccanica degli stessi rispetto alle rocce circostanti. Il movimento verso valle dell'intero settore di versante ha dato origine ha un piano di scivolamento secondario che in profondità si unisce al piano precedente. In tutto il settore di frana sono state rilevate forme di origine gravitativa che dislocano in numerosi punti il terreno rendendolo estremamente dissestato. Dall'analisi geomorfologica multitemporale, eseguita con tecniche fotogrammetriche digitali, sono stati ricavati i dati relativi agli spostamenti planimetrici del versante in un periodo compreso tra il 1965 e il 2006. Sono stati individuati i vettori di spostamento relativi a vari settori delle forme indagate. Gli spostamenti planimetrici maggiori sono stati riscontrati in corrispondenza della parte alta e bassa di una frana minore associata al settore basale del fianco destro principale, con movimenti in direzione NW-SE e variazioni complessive massime di 48 m nel settore apicale e 41 m in quello basale. La scarpata soprastante l'alveo del T. Septumian ha subito spostamenti complessivi di 9 m nella parte alta, 12 m nella parte mediana e 15 metri nella parte bassa con direzioni di movimento poste a NW-SE per il settore apicale e mediano e a E-W per il settore basale. La scarpata della frana principale, soprastante il T. Cerisey ha invece subito un movimento complessivo in direzione NE-SW quantificabile in 24 m. Infine, la correlazione tra i vettori di spostamento ottenuti dall'analisi multitemporale con quelli derivati dal rilevamento geomorfologico di terreno mostra che l'ammasso roccioso assume una direzione di movimento principale circa NE-SW.

INTEGRAZIONE TRA GEOMORFOLOGIA E GEOMATICA PER LO STUDIO DELLA DEFORMAZIONE GRAVITATIVA DEL VERSANTE DI CHERVAZ - (CHAMBAVE, AO).

ELETTRI, FABRIZIO
2010/2011

Abstract

La deformazione gravitativa di Chervaz è poosizionata sul versante destro della media Valle d'Aosta, circa 12 Km ad Ovest del paese di Chatillon, ad una quota compresa tra 1.440 m e 1.100 m s.l.m.. Dal punto di vista strutturale, la località di Chervaz è situata in corrispondenza delle faglie associate al sistema Aosta-Ranzola, il quale si sviluppa in direzione E-W con lunghezza pluridecametrica. Dal punto di vista geologico, l'area in esame rientra nella Zona Piemontese dei Calcescisti con Pietre Verdi, e vi affiorano i seguenti litotipi appartenenti all'unità eclogitica di Zermatt-Sass: prasiniti, calcescisti, talcoscisti e serpentiniti. A seguito dell'elaborazione dei dati e delle relative interpretazioni fornite si è ricostruita la geometria e la cinematica del movimento gravitativo di Chervaz, rappresentato da uno scivolamento planare di gran parte del versante, associato, nel settore basale, a movimenti di tipo rotazionale e a fenomeni gravitativi di ribaltamento. La superficie di scivolamento responsabile del progressivo movimento verso valle della frana, è stata riconosciuta negli affioramenti di talcoscisti rinvenuti a quote 1.440 m e 1.390 m s.l.m.; essi formano un piano immergente verso NE-SW con un incremento dell'inclinazione a partire da 20°, nel settore superiore, a 35° in quello inferiore. Tale ricostruziune è avvalorata dal fatto che gli affioramenti di talcoscisti presentano un elevato grado di fratturazione, dovuta alla scarsa resistenza meccanica degli stessi rispetto alle rocce circostanti. Il movimento verso valle dell'intero settore di versante ha dato origine ha un piano di scivolamento secondario che in profondità si unisce al piano precedente. In tutto il settore di frana sono state rilevate forme di origine gravitativa che dislocano in numerosi punti il terreno rendendolo estremamente dissestato. Dall'analisi geomorfologica multitemporale, eseguita con tecniche fotogrammetriche digitali, sono stati ricavati i dati relativi agli spostamenti planimetrici del versante in un periodo compreso tra il 1965 e il 2006. Sono stati individuati i vettori di spostamento relativi a vari settori delle forme indagate. Gli spostamenti planimetrici maggiori sono stati riscontrati in corrispondenza della parte alta e bassa di una frana minore associata al settore basale del fianco destro principale, con movimenti in direzione NW-SE e variazioni complessive massime di 48 m nel settore apicale e 41 m in quello basale. La scarpata soprastante l'alveo del T. Septumian ha subito spostamenti complessivi di 9 m nella parte alta, 12 m nella parte mediana e 15 metri nella parte bassa con direzioni di movimento poste a NW-SE per il settore apicale e mediano e a E-W per il settore basale. La scarpata della frana principale, soprastante il T. Cerisey ha invece subito un movimento complessivo in direzione NE-SW quantificabile in 24 m. Infine, la correlazione tra i vettori di spostamento ottenuti dall'analisi multitemporale con quelli derivati dal rilevamento geomorfologico di terreno mostra che l'ammasso roccioso assume una direzione di movimento principale circa NE-SW.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130588