Questa tesi di ricerca è volta allo studio dei fattori di innovazione nel settore del design del mobile italiano nel cinquantennio tra gli anni 1950 e 2000. Per questo studio si è tratta ispirazione dalla metodologia utilizzata da Galenson, che può essere considerato un pioniere dell'analisi quantitativa della creatività e dei fattori di innovazione nei prodotti delle scienze umanistiche. Per cominciare nel primo capitolo di tratterà una analisi delle creatività e dell'innovazione, qual è il loro significato oggi e come possono essere stimolati per renderli fattori competitivi in quella che vengono chiamate oggi industria culturale e industria creativa. Nel secondo capitolo si tratterà il tema della creatività e dell'innovazione nel contesto italiano del dopoguerra, con l'insediamento dei primi complessi industriali e la realizzazione dei distretti industriali. Una particolare attenzione verrà prestata al caso di Milano e alle istituzioni che promossero il radicarsi del design nella città lombarda. Nel capitolo tre si introdurrà l'analisi empirica approfondendo gli studi del sopracitato Galenson e si tratteranno i risultati ottenuti. Lungi dal volersi imporre come studio completo al tema, questa tesi piuttosto ha la volontà di intraprendere un cammino nuovo, con la speranza che la strada indicata possa essere poi percorsa da altri studiosi in maniera più profonda ed esaustiva.

Analisi quantitativa dei fattori di Innovazione nel sistema del distretto del design italiano

TESORO, FRANCESCO
2015/2016

Abstract

Questa tesi di ricerca è volta allo studio dei fattori di innovazione nel settore del design del mobile italiano nel cinquantennio tra gli anni 1950 e 2000. Per questo studio si è tratta ispirazione dalla metodologia utilizzata da Galenson, che può essere considerato un pioniere dell'analisi quantitativa della creatività e dei fattori di innovazione nei prodotti delle scienze umanistiche. Per cominciare nel primo capitolo di tratterà una analisi delle creatività e dell'innovazione, qual è il loro significato oggi e come possono essere stimolati per renderli fattori competitivi in quella che vengono chiamate oggi industria culturale e industria creativa. Nel secondo capitolo si tratterà il tema della creatività e dell'innovazione nel contesto italiano del dopoguerra, con l'insediamento dei primi complessi industriali e la realizzazione dei distretti industriali. Una particolare attenzione verrà prestata al caso di Milano e alle istituzioni che promossero il radicarsi del design nella città lombarda. Nel capitolo tre si introdurrà l'analisi empirica approfondendo gli studi del sopracitato Galenson e si tratteranno i risultati ottenuti. Lungi dal volersi imporre come studio completo al tema, questa tesi piuttosto ha la volontà di intraprendere un cammino nuovo, con la speranza che la strada indicata possa essere poi percorsa da altri studiosi in maniera più profonda ed esaustiva.
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