The paper deals with the application of European and Italian competition law in times of crisis, with reference to the current Coronavirus Global Health Emergency. In order to issue the current crisis and support the reconstruction of markets, competition authorities have focused their activities on several fields. Firstly, this dissertation will analyze the forms of cooperation, allowed in the EU context, in order to facilitate the supply and fair distribution of essential goods and services. Secondly, the thesis will address the outbreak of multiple unfair commercial practices by the economic operators, that exploited the vulnerable economic conditions of the consumers generated by the pandemic. Therefore, competition authorities have contributed to the fight against speculation on prices, by exercising their enforcement tools. Thirdly, attention is drawn to the exemptions to merger control, introduced in the domestic legal system, with the aim of pursuing the interest of the national economy. Furthermore, these exemptions to merger control have also severely limited the powers of the AGCM, with possible negative effects on competition in the long run. In the last part, the paper will issue the relationship between patent law and health law, and how the remedies identified, such as compulsory licenses, cannot fully solve the problem of global access to vaccines. In conclusion, it will be shown how the competition policy, duly operating within its framework, has turned to be a means of guaranteeing the fundamental right of health with direct benefits to the citizens.
Il presente elaborato si occuperà di esaminare il ruolo del diritto della concorrenza in periodi di crisi, con particolare riferimento all'emergenza sanitaria Covid-19. Onde fronteggiare la crisi attuale e sostenere la ricostruzione dei mercati, le autorità garanti della concorrenza hanno orientato la propria attività su più fronti. In primo luogo, si analizzeranno le forme di cooperazione, implementate dalla Commissione europea e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al fine di agevolare la fornitura e l'equa distribuzione di beni e servizi essenziali. In secondo luogo, si osserverà come, a seguito della diffusione del virus Covid-19, siano dilagate molteplici pratiche commerciali scorrette da parte degli operatori commerciali, che hanno sfruttato le condizioni di vulnerabilità dei consumatori causate dalla pandemia. A tal proposito, le autorità garanti della concorrenza, con la strumentazione a loro disposizione, hanno contribuito alla lotta contro i fenomeni speculativi. In terzo luogo, si porrà attenzione sulle deroghe al controllo delle concentrazioni, introdotte nell’ordinamento interno, con l’obiettivo di perseguire i rilevanti interessi generali dell’economia nazionale. Parimenti, si evidenzieranno le criticità di tali interventi legislativi nella misura in cui hanno fortemente compresso i poteri dell’Autorità garante, con possibili ripercussioni sulla concorrenza nel lungo periodo. Nell'ultima parte della tesi, si rifletterà sui punti di contrasto nel rapporto tra il diritto della proprietà intellettuale ed il diritto alla salute, e come i possibili rimedi individuati, quali le licenze obbligatorie, non possano risolvere del tutto il problema dell'accesso al vaccino su scala mondiale. In conclusione, si vorrà dimostrare come, nel corso dell’emergenza sanitaria, la politica della concorrenza, debitamente operante nel quadro dei suoi poteri, si sia rivelata un mezzo per poter garantire il diritto fondamentale della salute con beneficio diretto sui cittadini.
L'applicazione del diritto della concorrenza durante la pandemia Covid-19
BERTOLO, ALICE
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato si occuperà di esaminare il ruolo del diritto della concorrenza in periodi di crisi, con particolare riferimento all'emergenza sanitaria Covid-19. Onde fronteggiare la crisi attuale e sostenere la ricostruzione dei mercati, le autorità garanti della concorrenza hanno orientato la propria attività su più fronti. In primo luogo, si analizzeranno le forme di cooperazione, implementate dalla Commissione europea e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al fine di agevolare la fornitura e l'equa distribuzione di beni e servizi essenziali. In secondo luogo, si osserverà come, a seguito della diffusione del virus Covid-19, siano dilagate molteplici pratiche commerciali scorrette da parte degli operatori commerciali, che hanno sfruttato le condizioni di vulnerabilità dei consumatori causate dalla pandemia. A tal proposito, le autorità garanti della concorrenza, con la strumentazione a loro disposizione, hanno contribuito alla lotta contro i fenomeni speculativi. In terzo luogo, si porrà attenzione sulle deroghe al controllo delle concentrazioni, introdotte nell’ordinamento interno, con l’obiettivo di perseguire i rilevanti interessi generali dell’economia nazionale. Parimenti, si evidenzieranno le criticità di tali interventi legislativi nella misura in cui hanno fortemente compresso i poteri dell’Autorità garante, con possibili ripercussioni sulla concorrenza nel lungo periodo. Nell'ultima parte della tesi, si rifletterà sui punti di contrasto nel rapporto tra il diritto della proprietà intellettuale ed il diritto alla salute, e come i possibili rimedi individuati, quali le licenze obbligatorie, non possano risolvere del tutto il problema dell'accesso al vaccino su scala mondiale. In conclusione, si vorrà dimostrare come, nel corso dell’emergenza sanitaria, la politica della concorrenza, debitamente operante nel quadro dei suoi poteri, si sia rivelata un mezzo per poter garantire il diritto fondamentale della salute con beneficio diretto sui cittadini.File | Dimensione | Formato | |
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