The Dieselgate scandal broke on 18 September 2015, when the US Environmental Protection Agency issued a notice of violation against Volkswagen, which was responsible for producing diesel-powered vehicles between 2009 and 2015 equipped intentionally with defeat devices that reduce the effectiveness of emission control systems, in order to pass the tests required by environmental regulations to obtain type approval. The actual pollutant emissions produced by these vehicles would have been up to forty times higher than the permitted limits. The scandal quickly spread from the United States to Europe, where it is estimated that eight million vehicles were involved. The case, which touches numerous branches of law, has given rise to massive litigation at a global level, aimed at establishing the various aspects of car manufacturers’ responsibility with regard to the violation of environmental regulations and consumer protection rules. The most interesting aspects, however, have been found on a civil level, with a multitude of actions, either individual or aggregated, brought in all the countries involved, aimed at having Volkswagen condemned to pay damages to private buyers of vehicles equipped with the defeat device. The aim of this contribution is to analyse the different developments in the Dieselgate case in Germany and Italy. After a detailed presentation of the facts of the case, the various private law aspects involved in the case will be described. The differences in the instruments of protection offered in Germany and Italy will be examined in depth and the differences in the judicial approach to the case will be highlighted. The analysis focuses, in particular, on §§ 434, 823 and 826 of the German BGB and on the concept of "unfair commercial practices", and the consequent protection, present in the Italian Consumer Code. A further key section of this paper focuses on the examination of a procedural action that has been essential to offer adequate judicial protection to consumers harmed by Dieselgate: the class action in Italy and the Musterfeststellungsklage in Germany. To conclude the paper, the main consequences and repercussions of the scandal on society will be retraced, consisting in particular in a new awareness among consumers of the importance of environmental issues and a need for the automotive industry to invest in truly sustainable technologies.
Il caso del Dieselgate è scoppiato il 18 settembre 2015, quando l’Environmental Protection Agency, l’agenzia statunitense per la tutela dell’ambiente, ha emesso un avviso di violazione nei confronti di Volkswagen, responsabile di aver installato su una serie di veicoli con motore a diesel prodotti tra il 2009 e il 2015 un software atto a manomettere i dati sulle emissioni al fine di superare i test previsti dalle normative ambientali per l’ottenimento dell’omologazione, un cosiddetto defeat device. I valori reali di emissioni inquinanti prodotte da tali veicoli sarebbero stati fino a quaranta volte superiore rispetto ai limiti consentiti. Dagli Stati Uniti lo scandalo si è velocemente propagato, raggiungendo anche l’Europa, dove si stima abbia coinvolto circa otto milioni di veicoli. La vicenda, che sollecita numerose branche del diritto, ha originato un ampio contenzioso a livello globale, volto a far accertare i diversi profili di responsabilità delle case automobilistiche rispetto alla violazione delle norme ambientali e delle regole poste a tutela dei consumatori. I risvolti più interessanti si sono rinvenuti però sul piano civilistico, con una moltitudine di azioni, in forma individuale o aggregata, intentate in tutti i Paesi coinvolti, volte a ottenere la condanna di Volkswagen al risarcimento dei danni a favore dei privati acquirenti dei veicoli equipaggiati con il defeat device. Obiettivo del presente contributo è analizzare i diversi sviluppi del caso del Dieselgate in Germania e in Italia. Dopo un’esposizione dettagliata dei fatti che hanno caratterizzato la vicenda, verranno presentati i diversi profili di diritto privato coinvolti nella vicenda, oggetto di pretese giudiziali in entrambi i Paesi. Saranno approfondite le diversità negli strumenti di tutela offerti in Germania e in Italia e verranno, dunque, messe in luce le differenze nell’approccio giurisprudenziale al caso. L’analisi verte, in particolare, sui §§ 434, 823 e 826 del BGB tedesco e sul concetto di “pratiche commerciali scorrette”, e la conseguente tutela, presente nel Codice del consumo italiano. Una ulteriore sezione fondamentale di questo lavoro si concentra sull'esame di uno strumento processuale che è stato essenziale per offrire un’adeguata tutela giurisdizionale ai consumatori danneggiati dal Dieselgate: l’azione di classe in Italia e la Musterfeststellungsklage in Germania. In conclusione dell’elaborato, saranno ripercorse le principali conseguenze e ripercussioni dello scandalo sulla società, consistite in particolare in una nuova consapevolezza nei consumatori dell’importanza delle tematiche ambientali ed un bisogno dell’industria automobilistica di investire in tecnologie realmente sostenibili.
Il Dieselgate: profili di diritto privato e processuale in Germania e in Italia
BRUSA, FEDERICA
2020/2021
Abstract
Il caso del Dieselgate è scoppiato il 18 settembre 2015, quando l’Environmental Protection Agency, l’agenzia statunitense per la tutela dell’ambiente, ha emesso un avviso di violazione nei confronti di Volkswagen, responsabile di aver installato su una serie di veicoli con motore a diesel prodotti tra il 2009 e il 2015 un software atto a manomettere i dati sulle emissioni al fine di superare i test previsti dalle normative ambientali per l’ottenimento dell’omologazione, un cosiddetto defeat device. I valori reali di emissioni inquinanti prodotte da tali veicoli sarebbero stati fino a quaranta volte superiore rispetto ai limiti consentiti. Dagli Stati Uniti lo scandalo si è velocemente propagato, raggiungendo anche l’Europa, dove si stima abbia coinvolto circa otto milioni di veicoli. La vicenda, che sollecita numerose branche del diritto, ha originato un ampio contenzioso a livello globale, volto a far accertare i diversi profili di responsabilità delle case automobilistiche rispetto alla violazione delle norme ambientali e delle regole poste a tutela dei consumatori. I risvolti più interessanti si sono rinvenuti però sul piano civilistico, con una moltitudine di azioni, in forma individuale o aggregata, intentate in tutti i Paesi coinvolti, volte a ottenere la condanna di Volkswagen al risarcimento dei danni a favore dei privati acquirenti dei veicoli equipaggiati con il defeat device. Obiettivo del presente contributo è analizzare i diversi sviluppi del caso del Dieselgate in Germania e in Italia. Dopo un’esposizione dettagliata dei fatti che hanno caratterizzato la vicenda, verranno presentati i diversi profili di diritto privato coinvolti nella vicenda, oggetto di pretese giudiziali in entrambi i Paesi. Saranno approfondite le diversità negli strumenti di tutela offerti in Germania e in Italia e verranno, dunque, messe in luce le differenze nell’approccio giurisprudenziale al caso. L’analisi verte, in particolare, sui §§ 434, 823 e 826 del BGB tedesco e sul concetto di “pratiche commerciali scorrette”, e la conseguente tutela, presente nel Codice del consumo italiano. Una ulteriore sezione fondamentale di questo lavoro si concentra sull'esame di uno strumento processuale che è stato essenziale per offrire un’adeguata tutela giurisdizionale ai consumatori danneggiati dal Dieselgate: l’azione di classe in Italia e la Musterfeststellungsklage in Germania. In conclusione dell’elaborato, saranno ripercorse le principali conseguenze e ripercussioni dello scandalo sulla società, consistite in particolare in una nuova consapevolezza nei consumatori dell’importanza delle tematiche ambientali ed un bisogno dell’industria automobilistica di investire in tecnologie realmente sostenibili.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
833317_tesidieselgate.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.12 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.12 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/130497