L'elaborato ricostruisce la storia della scuola La Salle di Grugliasco negli anni del regime fascista. Dalla nascita del fascismo alla sua caduta la scuola italiana subì grandi cambiamenti che investirono anche le numerose scuole cattoliche presenti nella penisola; l'attenzione si concentra dunque sulle ripercussioni del fascismo su questa scuola in particolare. L'istituto grugliaschese non risulta facilmente assimilabile a molte altre realtà della provincia di Torino, in quanto rappresentava l'unica scuola comunale, anche se gestita, in accordo con il comune, dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Inoltre, intorno ad essa, fiorì la vita lasalliana arricchendo la cittadina di una casa per i fratelli anziani, un Noviziato, un Piccolo Noviziato ed uno Scolasticato e rendendo così Grugliasco cuore pulsante dell'ordine lasalliano. Dopo una ricostruzione sintetica della politica scolastica italiana dall'inizio degli anni Venti alla caduta del regime, con particolare attenzione alla riforma Gentile , la tesi ripercorre i rapporti non sempre facili tra Chiesa e Stato fascista in materia scolastica. Vengono quindi esaminati i lasalliani, il loro stile educativo e le loro iniziative didattiche nel territorio piemontese. Infine, viene ricostruita l'esperienza grugliaschese nella sua evoluzione e nel suo rapporto con la città nel Ventennio fascista. Dato lo stretto connubio che la comunità lasalliana strinse con la cittadina, per la quale svolse per anni il ruolo di unico ente di formazione per i giovani grugliaschesi, nell'esaminare le dinamiche della comunità non si può ignorare l'influenza di quest'ordine sul territorio. Se talune scuole cattoliche spesso rappresentarono un baluardo nell'educazione anti-fascista sembra che questo istituto, seppure con peculiari sfaccettature, rappresenti una singolarità. Le riforme e l'ideologia fascista vennero accettate con entusiasmo nell'ambiente lasalliano pronto, proprio secondo la sua norma, ad accettare i cambiamenti e ad adattare i suoi metodi alla società, in continuo evolvere, che lo circonda. Nonostante questo iniziale affiatamento fra la scuola ed il regime in seguito si registra un mutato sentimento nella direzione dell'istituto. Si evidenzia inoltre in taluni documenti la posizione, per lo più di iniziale diffidenza, delle famiglie nei confronti di alcuni progetti come la creazione del Gruppo Balilla, inizialmente osteggiato dai genitori degli alunni e fortemente incoraggiato invece dalla scuola. Sfortunatamente è stato impossibile riuscire a rinvenire documenti come quaderni degli allievi o registri e diari personali dei professori che avrebbero permesso di indagare in modo più approfondito la vita scolastica. Gli unici documenti che è stato possibile esaminare sono infatti per lo più documenti ufficiali, attraverso i quali risulta difficile ricomporre in modo completo l'atteggiamento della scuola nei confronti del regime nell'ordinaria quotidianità e la percezione di essa da parte degli abitanti della cittadina.
La scuola La Salle di Grugliasco nel regime fascista
BARALDO, CHIARA
2014/2015
Abstract
L'elaborato ricostruisce la storia della scuola La Salle di Grugliasco negli anni del regime fascista. Dalla nascita del fascismo alla sua caduta la scuola italiana subì grandi cambiamenti che investirono anche le numerose scuole cattoliche presenti nella penisola; l'attenzione si concentra dunque sulle ripercussioni del fascismo su questa scuola in particolare. L'istituto grugliaschese non risulta facilmente assimilabile a molte altre realtà della provincia di Torino, in quanto rappresentava l'unica scuola comunale, anche se gestita, in accordo con il comune, dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Inoltre, intorno ad essa, fiorì la vita lasalliana arricchendo la cittadina di una casa per i fratelli anziani, un Noviziato, un Piccolo Noviziato ed uno Scolasticato e rendendo così Grugliasco cuore pulsante dell'ordine lasalliano. Dopo una ricostruzione sintetica della politica scolastica italiana dall'inizio degli anni Venti alla caduta del regime, con particolare attenzione alla riforma Gentile , la tesi ripercorre i rapporti non sempre facili tra Chiesa e Stato fascista in materia scolastica. Vengono quindi esaminati i lasalliani, il loro stile educativo e le loro iniziative didattiche nel territorio piemontese. Infine, viene ricostruita l'esperienza grugliaschese nella sua evoluzione e nel suo rapporto con la città nel Ventennio fascista. Dato lo stretto connubio che la comunità lasalliana strinse con la cittadina, per la quale svolse per anni il ruolo di unico ente di formazione per i giovani grugliaschesi, nell'esaminare le dinamiche della comunità non si può ignorare l'influenza di quest'ordine sul territorio. Se talune scuole cattoliche spesso rappresentarono un baluardo nell'educazione anti-fascista sembra che questo istituto, seppure con peculiari sfaccettature, rappresenti una singolarità. Le riforme e l'ideologia fascista vennero accettate con entusiasmo nell'ambiente lasalliano pronto, proprio secondo la sua norma, ad accettare i cambiamenti e ad adattare i suoi metodi alla società, in continuo evolvere, che lo circonda. Nonostante questo iniziale affiatamento fra la scuola ed il regime in seguito si registra un mutato sentimento nella direzione dell'istituto. Si evidenzia inoltre in taluni documenti la posizione, per lo più di iniziale diffidenza, delle famiglie nei confronti di alcuni progetti come la creazione del Gruppo Balilla, inizialmente osteggiato dai genitori degli alunni e fortemente incoraggiato invece dalla scuola. Sfortunatamente è stato impossibile riuscire a rinvenire documenti come quaderni degli allievi o registri e diari personali dei professori che avrebbero permesso di indagare in modo più approfondito la vita scolastica. Gli unici documenti che è stato possibile esaminare sono infatti per lo più documenti ufficiali, attraverso i quali risulta difficile ricomporre in modo completo l'atteggiamento della scuola nei confronti del regime nell'ordinaria quotidianità e la percezione di essa da parte degli abitanti della cittadina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/13049