"Unghie" di Ermanno Barovero a Piscina: il restauro. Un’opera di arte contemporanea dipinta, in lega ferro-carbonio, esposta in esterno.

In this thesis paper, I focused on the study and conservation and restoration intervention of "Unghie," a contemporary work created by the artist Ermanno Barovero (Turin, July 7, 1956) in 1987. The work consists of a galvanized steel sheet support with layers of alkyd and bituminous painting materials (120 x 70 cm). Since 1994 it has been part of the art event "Piscina Arte Aperta: Itinerari di arte contemporanea," a permanent exhibition itinerary that includes more than seventy works by Piedmontese artists displayed in the streets of the city of Piscina (Turin). "Unghie" is part of the artist's production focused on experimenting with works in painted metal, to which he devoted himself from the early 1980s until 1994, making hybrids between sculpture and painting with disjointed and expanded forms, investigating the combination of man and nature. Remained exhibited outdoors for almost thirty years, the work's metal support had corrosion products on the back support elements, while the paint film was affected by dusty deposits adhered to the surface, lifting, deformations and gaps, which hindered its proper legibility and fruition. The thesis work focused on the identification of possible solutions aimed at solving the work's conservation problems: first, the choice of how to remove the coherent deposits from the pictorial film was made, then test specimens were made to test adhesive products aimed at reattaching the pictorial film to the substrate and different mixtures (binder, inert and pigments) to carry out the integration of the gaps. The products were selected based on the criteria of stability (in particular to the outdoor exhibition environment), reversibility and compatibility with the constituent materials of the work. The selection was made by conducting adhesive strength tests (peel test) and subjecting the specimens to aging (humidity-heat cycles) to simulate outdoor exposure conditions. The restoration involved the removal of corrosion products from the back of the work's metal support, with subsequent inhibition and protection; dry cleaning of the paint film; reattachment and recovery of the lifts in the color layers; and integration of the gaps with products identified during tests. The restoration intervention conducted allowed to restore the legibility and proper enjoyment of the work while respecting its authenticity; each phase was supported by scientific analysis (XRF, FT-IR, optical microscope observations), photographic campaigns and graphic documentation (AutoCAD). There was, in addition, an opportunity to interview the artist Ermanno Barovero, so as to obtain more information about the work (constituent materials and execution techniques) and his artistic journey.

Nel presente elaborato di tesi mi sono concentrata sullo studio e sull’intervento di conservazione e restauro di "Unghie", opera contemporanea realizzata dall’artista Ermanno Barovero (Torino, 7 luglio 1956) nel 1987. L’opera è costituita da un supporto in lamiera di acciaio zincato con stratificazione di materiali pittorici alchidici e bituminosi di 120 x 70 cm. Dal 1994 fa parte della manifestazione artistica “Piscina Arte Aperta: Itinerari di arte contemporanea”, un percorso espositivo permanente che comprende più di settanta opere di artisti piemontesi esposte per le vie della città di Piscina (Torino). "Unghie" fa parte della produzione dell’artista incentrata sulla sperimentazione di opere in metallo dipinto, alle quali si è dedicato dall’inizio degli anni Ottanta fino al 1994, realizzando ibridi tra scultura e pittura con forme disarticolate ed espanse, indagando il binomio uomo-natura. Rimasta esposta in esterno per quasi trent’anni, il supporto metallico dell’opera presentava prodotti di corrosione sugli elementi di sostegno del retro, mentre la pellicola pittorica era interessata da depositi polverulenti adesi alla superficie, sollevamenti, deformazioni e lacune, che ne ostacolavano la corretta leggibilità e fruizione. Il lavoro di tesi è stato incentrato sull’individuazione delle possibili soluzioni volte a risolvere le problematiche conservative dell’opera: in primo luogo si è proceduto con la scelta della modalità di rimozione dei depositi coerenti dalla pellicola pittorica, successivamente sono stati realizzati provini per testare prodotti adesivi finalizzati alla riadesione della pellicola pittorica al substrato e differenti impasti (legante, inerte e pigmenti) per effettuare l’integrazione delle lacune. I prodotti sono stati scelti in base ai criteri di stabilità (in particolar modo all’ambiente espositivo in esterno), reversibilità e compatibilità con i materiali costitutivi dell’opera. La selezione è avvenuta effettuando delle prove di forza adesiva (peel test) e sottoponendo i provini ad invecchiamento (cicli di umidità-calore) per simulare le condizioni di esposizione in esterno. Il restauro ha previsto la rimozione dei prodotti di corrosione dal retro del supporto metallico dell’opera, con successiva inibizione e protezione; pulitura a secco (Dry Cleaning) della pellicola pittorica, riadesione e recupero dei sollevamenti degli strati cromatici e integrazione delle lacune con prodotti individuati durante prove. L’intervento di restauro condotto ha permesso di restituire la leggibilità e la corretta fruizione dell'opera rispettandone l’autenticità; ogni fase è stata supportata da analisi scientifiche (spettrometria in fluorescenza indotta da raggi X, spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier, osservazioni al microscopio ottico), campagne fotografiche e documentazione grafica (AutoCAD). Si è, inoltre, avuta l’opportunità di intervistare l’artista Ermanno Barovero, in modo da ottenere maggiori informazioni sull’opera (materiali costitutivi e tecniche esecutive) e sul suo percorso artistico.