BACKGROUND The subject of this thesis is a multicentric, retrospective study performed on patients affected by metastatic gastro-entero-pancreatic (GEP) neuroendocrine tumors (NET) and treated with peptide receptor radionuclide therapy (PPRT) between January 2019 and January 2021, in follow up care at two specialized centers belonging to two Turin hospitals. PURPOSE The purpose of the study was the evaluation of selection criteria, safety of the PRRT and outcome of the disease, with the aim of assessing its benefit in the therapeutic algorithm of NETs. Inclusion criteria were age > 18 at diagnosis of GEP-NET; histological, cytological and/or radiologic diagnosis of GEP-NET; implementation of PRRT during the treatment of the disease between 22/01/2019 and 18/01/2021. PATIENTS AND METHODS In total, 10 patients were selected and of each of them personal data, clinical data concerning diagnosis and GEP-NET history, anatomopathological data and information concerning the therapeutic approach (including PRRT and subsequent follow-up) were collected. RESULTS In regard to its effectiveness, of the 9 patients with available data (the 10th patient has not yet undergone disease restaging), the majority (6/7) showed a metabolic partial response (PR) to the treatment, whereas, in the remaining subjects (1/7) the best response was stable disease (SD). No progressive disease (PD) was registered. Concerning morphological imaging, for the patients with available data on this topic, the majority showed SD, with just one PR. What emerges from the collected data is a discrepancy between the disease response evaluated by morphologic imaging (CT e/o RM) and the one evaluated by metabolic/functional imaging (specifically 68Ga-SA PET/CT). PRRT has proven to be effective also in managing the symptoms of paraneoplastic syndromes: in one of the patients of our study, affected by malignant insulinoma, it was observed a net reduction in hypoglycemic symptoms already after only one session of PRRT. As for the safety of the therapy, PRRT has been well tolerated: 3 patients out of 10 have exhibited thrombocytopenia of low grade which has not forbidden the continuation of PRRT and no other adverse effect was reported. CONCLUSIONS The results of this study conducted in a real-life setting prove therefore the usefulness of PRRT in the management of patients with advanced NETs. Selection criteria to access the therapy are better defined and they are well differentiated advanced NETs without an excessive metastatic burden, positive to 68Ga-SA-PET/CT. Moreover, PRRT appears to be safe, in agreement with the minimal adverse effects exhibited by the recruited patients. Worthy of further studies remain the specific role and the correct placement of PRRT in the therapeutic algorithm of metastatic NETs, the role of 68Ga-SA PET/CT in evaluating the response to PRRT and the role of 18F-FDG PET/CT in assessing the eligibility for PRRT.
BACKGROUND Oggetto di questa tesi è uno studio multicentrico, retrospettivo, eseguito su pazienti da tumore neuroendocrino (NET) gastroenteropancreatico (GEP) metastatico trattati con terapia radiorecettoriale (PRRT) tra gennaio 2019 e gennaio 2021, seguiti presso centri specializzati afferenti a due Ospedali Torinesi. OBIETTIVI Scopo dello studio è stata la valutazione dei criteri di selezione, la sicurezza della PRRT e l’outcome di malattia, col fine di valutare la sua utilità nell’algoritmo terapeutico di tale patologia. PAZIENTI E METODI I criteri di inclusione nello studio erano: età > 18 anni alla diagnosi di GEP-NET; diagnosi istologica, citologica e/o radiologica di GEP-NET; esecuzione di PRRT nel corso del follow-up della patologia tumorale tra 22/01/2019 e 18/01/2021. In totale, sono stati selezionati 10 pazienti dei quali sono stati raccolti dati anagrafici, clinici riguardanti la diagnosi e la storia di GEP-NET, anatomopatologici e informazioni riguardanti la gestione terapeutica della neoplasia, tra cui i dati riguardanti la PRRT ed il follow-up successivo. RISULTATI Dal punto di vista dell’efficacia, dei 9 pazienti con dati disponibili (il decimo paziente non ha ancora eseguito un esame ristadiativo), la netta maggioranza (6/7) ha mostrato una risposta parziale (PR) metabolica al trattamento; mentre, nei restanti casi (1/7) la risposta migliore è stata una stabilità di malattia (SD). Non sono state registrate progressioni di malattia (PD). Dal punto di vista dell’imaging morfologico, nei pazienti in cui era disponibile tale dato, la maggioranza ha mostrato una SD, con una sola evidenza di PR. Ciò che quindi emerge dai dati raccolti è una discrepanza tra la risposta di malattia valutata dall’imaging morfologico (CT e/o RM) e quella valutata dall’imaging funzionale/metabolico (specificamente PET/CT con 68Ga-SA). La PRRT è risultata efficace anche nel controllo dei sintomi da sindrome paraneoplastica da GEP-NET: in uno dei pazienti del nostro studio, affetto da insulinoma maligno, si è osservata una netta riduzione della sintomatologia ipoglicemica già dopo la prima seduta di PRRT. In riferimento alla sicurezza della terapia, essa risulta ben tollerata: 3 pazienti su 10 hanno presentato piastrinopenia di grado lieve che non ha impedito la prosecuzione della PRRT e non sono stati segnalati altri effetti collaterali. CONCLUSIONI I risultati di questo studio condotto in un setting di “real life” dimostrano dunque l’utilità della PRRT nella gestione dei pazienti con NET avanzati. Risultano meglio definiti i criteri di selezione del paziente eleggibile a tale terapia, ossia NET ben differenziati avanzati senza eccessivo burden metastatico, con captazione significativa alla PET/CT con 68Ga-SA. La PRRT appare inoltre sicura, in accordo con i minimi effetti collaterali manifestati dai soggetti arruolati. Degni di ulteriori studi rimangono il ruolo specifico ed il corretto posizionamento della PRRT nell’algoritmo terapeutico dei NET metastatici, il ruolo della PET/CT con 68Ga-SA nella valutazione della risposta alla PRRT e della PET/CT con 18F-FDG nella valutazione di eleggibilità pre-PRRT.
TERAPIA RADIORECETTORIALE NEI TUMORI NEUROENDOCRINI GASTRO-ENTERO-PANCREATICI: DATI CLINICI DA UNA COORTE MULTICENTRICA
SCICOLONE, ROBERTA
2020/2021
Abstract
BACKGROUND Oggetto di questa tesi è uno studio multicentrico, retrospettivo, eseguito su pazienti da tumore neuroendocrino (NET) gastroenteropancreatico (GEP) metastatico trattati con terapia radiorecettoriale (PRRT) tra gennaio 2019 e gennaio 2021, seguiti presso centri specializzati afferenti a due Ospedali Torinesi. OBIETTIVI Scopo dello studio è stata la valutazione dei criteri di selezione, la sicurezza della PRRT e l’outcome di malattia, col fine di valutare la sua utilità nell’algoritmo terapeutico di tale patologia. PAZIENTI E METODI I criteri di inclusione nello studio erano: età > 18 anni alla diagnosi di GEP-NET; diagnosi istologica, citologica e/o radiologica di GEP-NET; esecuzione di PRRT nel corso del follow-up della patologia tumorale tra 22/01/2019 e 18/01/2021. In totale, sono stati selezionati 10 pazienti dei quali sono stati raccolti dati anagrafici, clinici riguardanti la diagnosi e la storia di GEP-NET, anatomopatologici e informazioni riguardanti la gestione terapeutica della neoplasia, tra cui i dati riguardanti la PRRT ed il follow-up successivo. RISULTATI Dal punto di vista dell’efficacia, dei 9 pazienti con dati disponibili (il decimo paziente non ha ancora eseguito un esame ristadiativo), la netta maggioranza (6/7) ha mostrato una risposta parziale (PR) metabolica al trattamento; mentre, nei restanti casi (1/7) la risposta migliore è stata una stabilità di malattia (SD). Non sono state registrate progressioni di malattia (PD). Dal punto di vista dell’imaging morfologico, nei pazienti in cui era disponibile tale dato, la maggioranza ha mostrato una SD, con una sola evidenza di PR. Ciò che quindi emerge dai dati raccolti è una discrepanza tra la risposta di malattia valutata dall’imaging morfologico (CT e/o RM) e quella valutata dall’imaging funzionale/metabolico (specificamente PET/CT con 68Ga-SA). La PRRT è risultata efficace anche nel controllo dei sintomi da sindrome paraneoplastica da GEP-NET: in uno dei pazienti del nostro studio, affetto da insulinoma maligno, si è osservata una netta riduzione della sintomatologia ipoglicemica già dopo la prima seduta di PRRT. In riferimento alla sicurezza della terapia, essa risulta ben tollerata: 3 pazienti su 10 hanno presentato piastrinopenia di grado lieve che non ha impedito la prosecuzione della PRRT e non sono stati segnalati altri effetti collaterali. CONCLUSIONI I risultati di questo studio condotto in un setting di “real life” dimostrano dunque l’utilità della PRRT nella gestione dei pazienti con NET avanzati. Risultano meglio definiti i criteri di selezione del paziente eleggibile a tale terapia, ossia NET ben differenziati avanzati senza eccessivo burden metastatico, con captazione significativa alla PET/CT con 68Ga-SA. La PRRT appare inoltre sicura, in accordo con i minimi effetti collaterali manifestati dai soggetti arruolati. Degni di ulteriori studi rimangono il ruolo specifico ed il corretto posizionamento della PRRT nell’algoritmo terapeutico dei NET metastatici, il ruolo della PET/CT con 68Ga-SA nella valutazione della risposta alla PRRT e della PET/CT con 18F-FDG nella valutazione di eleggibilità pre-PRRT.File | Dimensione | Formato | |
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