India is playing an increasingly significant role on the international economic stage, starting with a brief historical outline about the social and political situation, following the attainment of independence, in 1947. This paper analyzes the issues related to achieving global leadership of the great Indian continent, focusing the study on the economic reforms of the 1990's. This led to greater awareness of the need to adopt efficient rules of corporate governance, which were essential for interacting with the major Western economic powers, primarily the United States. The analysis focuses on the rules of corporate governance generally adopted in the Anglo-Saxon countries, which represent the reference model in India and the legal transplant of these from India, such as Clause 49 of the Listing Agreement. There are many challenges that India faces. The scourge of corruption undermines the possibility of development of the country and its credibility on the international stage. New social movements seem to be pushing toward a break from the past. Anna Hazare abandoned the teaching of Gandhian non-violence, with its brightly colored complaints awakening from the lethargy of the public resignation. This wind of change blows on the new generation of Indian entrepreneurs. They prefer a managerial vision of their companies with an emphasis on achieving concrete results. The new standards, such as the Right to Information Act, put the citizens in a position to oversee the political class and the abuses of a sick and corrupt bureaucracy.
L'India sta assumendo un ruolo sempre più significativo sul palcoscenico economico internazionale. Partendo da un breve profilo storico circa la situazione politica e sociale successiva al raggiungimento dell'indipendenza del 1947, questo lavoro analizza le problematiche relative al raggiungimento di una leadership mondiale del grande continente indiano, incentrando lo studio sulle riforme economiche degli anni '90 che hanno portato ad una maggiore consapevolezza della necessità di dotarsi di norme efficienti di corporate governance, indispensabili per l'interazione con le grandi potenze economiche occidentali, in primis gli Stati Uniti. L'analisi si focalizza sulle norme di corporate governance in generale adottate nei Paesi anglosassoni, che rappresentano il modello di riferimento indiano, e il recepimento di queste da parte dell'India, come la Clausola 49 del Listing Agreement. Le sfide che l'India deve affrontare sono molteplici e la piaga della corruzione mina le possibilità di sviluppo del Paese e la sua credibilità sul piano internazionale ma nuovi movimenti sociali sembrano spingere verso una rottura col passato, come quello di Anna Hazare che, abbandonato l'insegnamento gandhiano della non violenza, con le sue denunce dai toni accesi sta risvegliando l'opinione pubblica dal torpore della rassegnazione. Questo vento di cambiamento soffia anche sulla nuova generazione di imprenditori indiani che si sta staccando sempre più da una concezione familiare e clientelistica dell'impresa, privilegiando una visione manageriale improntata sul raggiungimento concreto di risultati, supportati anche da nuove norme, come il Right to Information Act, che pongono il cittadino nella condizione di poter vigilare sulla classe politica e denunciare gli abusi di una burocrazia malata e corrotta.
DIRITTO E FINANZA IN INDIA: RIFORME E CORPORATE GOVERNANCE
TRABUCCO, SARA
2010/2011
Abstract
L'India sta assumendo un ruolo sempre più significativo sul palcoscenico economico internazionale. Partendo da un breve profilo storico circa la situazione politica e sociale successiva al raggiungimento dell'indipendenza del 1947, questo lavoro analizza le problematiche relative al raggiungimento di una leadership mondiale del grande continente indiano, incentrando lo studio sulle riforme economiche degli anni '90 che hanno portato ad una maggiore consapevolezza della necessità di dotarsi di norme efficienti di corporate governance, indispensabili per l'interazione con le grandi potenze economiche occidentali, in primis gli Stati Uniti. L'analisi si focalizza sulle norme di corporate governance in generale adottate nei Paesi anglosassoni, che rappresentano il modello di riferimento indiano, e il recepimento di queste da parte dell'India, come la Clausola 49 del Listing Agreement. Le sfide che l'India deve affrontare sono molteplici e la piaga della corruzione mina le possibilità di sviluppo del Paese e la sua credibilità sul piano internazionale ma nuovi movimenti sociali sembrano spingere verso una rottura col passato, come quello di Anna Hazare che, abbandonato l'insegnamento gandhiano della non violenza, con le sue denunce dai toni accesi sta risvegliando l'opinione pubblica dal torpore della rassegnazione. Questo vento di cambiamento soffia anche sulla nuova generazione di imprenditori indiani che si sta staccando sempre più da una concezione familiare e clientelistica dell'impresa, privilegiando una visione manageriale improntata sul raggiungimento concreto di risultati, supportati anche da nuove norme, come il Right to Information Act, che pongono il cittadino nella condizione di poter vigilare sulla classe politica e denunciare gli abusi di una burocrazia malata e corrotta.File | Dimensione | Formato | |
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