Il vitello rappresenta un aspetto fondamentale per la redditività delle aziende bovine, sia da carne che da latte, in quanto parte costituente del futuro della mandria. Le patologie oculari, pur non essendo le più frequenti, possono compromettere fortemente la salute e il benessere del singolo vitello o, nel caso abbiamo un’eziologia infettiva, di più vitelli nello stesso allevamento. Da questo concetto nasce la necessità di diagnosticare correttamente queste malattie. Lo scopo di questo lavoro è analizzare l’efficacia di diverse sonde ecografiche per valutare la biometria e le caratteristiche intraoculari di vitelli sani in condizioni di campo. Sono stati reclutati vitelli di razza Piemontese e Frisona, clinicamente sani e con un’età inferiore ai 30 giorni. Lo stato di salute e lo stato clinico dell’occhio sono stati accertati eseguendo una visita clinica generale e specialistica dall’occhio riportando le informazioni ottenute su una cartella clinica dedicata. Alla visita ha fatto seguito lo studio ecografico mediante l’utilizzo di tre sonde: lineare tendinea, convex e lineare ginecologica. Per ogni sonda sono state effettuate scansioni orizzontali e verticali di entrambi gli occhi dopo aver applicato del gel ecografico. Al termine di ogni esame gli animali sono stati monitorati per valutare la ripresa alle normali attività e l’insorgenza di eventuali segni di fastidio locale o sistemico. Le rilevazioni biometriche prese in considerazione sono state: lunghezza assiale del globo, profondità della camera anteriore, profondità del corpo vitreo, spessore corneale, spessore del margine scleroretinico, diametro latero-mediale del cristallino, diametro antero-posteriore del cristallino e diametro del nervo ottico. Sono state valutate eventuali differenze significative tra le diverse scansioni (orizzontale o verticale), tra le sonde utilizzate nell’intera popolazione. Le stesse valutazioni sono state effettuate suddividendo la popolazione in base alla razza e all’occhio (sinistro-destro). Differenze statisticamente sono state osservate maggiormente confrontando le sonde lineare tendinea e ginecologica con la sonda convex, mentre tra la sonda lineare tendinea e la ginecologica hanno riportato risultati biometrici simili, seppur non completamente sovrapponibili. Queste differenze potrebbero essere determinate dalla scarsa adattabilità della sonda convex in campo oftalmico determinata dall’incapacità di visualizzare in maniera soddisfacente le strutture più superficiali dell’occhio. Al contrario la sonda lineare tendinea e quella ginecologica si sono mostrate migliori per raccogliere immagini oftalmiche di qualità in maniera relativamente semplice e rapida. L’esame ecografico dell’occhio risulta essere di facile esecuzione e di basso impatto sull’animale, per cui applicabile in condizioni di campo. Data la precisione e la facilità d'uso la sonda ginecologica potrebbe rappresentare uno strumento valido per la valutazione oftalmologica del vitello in campo, grazie anche alla sua diffusa utilizzazione in ambito buiatrico.

Valutazione ecografica delle strutture oculari del vitello in condizioni di campo: dati preliminari

RAMPINELLI, MAURO
2020/2021

Abstract

Il vitello rappresenta un aspetto fondamentale per la redditività delle aziende bovine, sia da carne che da latte, in quanto parte costituente del futuro della mandria. Le patologie oculari, pur non essendo le più frequenti, possono compromettere fortemente la salute e il benessere del singolo vitello o, nel caso abbiamo un’eziologia infettiva, di più vitelli nello stesso allevamento. Da questo concetto nasce la necessità di diagnosticare correttamente queste malattie. Lo scopo di questo lavoro è analizzare l’efficacia di diverse sonde ecografiche per valutare la biometria e le caratteristiche intraoculari di vitelli sani in condizioni di campo. Sono stati reclutati vitelli di razza Piemontese e Frisona, clinicamente sani e con un’età inferiore ai 30 giorni. Lo stato di salute e lo stato clinico dell’occhio sono stati accertati eseguendo una visita clinica generale e specialistica dall’occhio riportando le informazioni ottenute su una cartella clinica dedicata. Alla visita ha fatto seguito lo studio ecografico mediante l’utilizzo di tre sonde: lineare tendinea, convex e lineare ginecologica. Per ogni sonda sono state effettuate scansioni orizzontali e verticali di entrambi gli occhi dopo aver applicato del gel ecografico. Al termine di ogni esame gli animali sono stati monitorati per valutare la ripresa alle normali attività e l’insorgenza di eventuali segni di fastidio locale o sistemico. Le rilevazioni biometriche prese in considerazione sono state: lunghezza assiale del globo, profondità della camera anteriore, profondità del corpo vitreo, spessore corneale, spessore del margine scleroretinico, diametro latero-mediale del cristallino, diametro antero-posteriore del cristallino e diametro del nervo ottico. Sono state valutate eventuali differenze significative tra le diverse scansioni (orizzontale o verticale), tra le sonde utilizzate nell’intera popolazione. Le stesse valutazioni sono state effettuate suddividendo la popolazione in base alla razza e all’occhio (sinistro-destro). Differenze statisticamente sono state osservate maggiormente confrontando le sonde lineare tendinea e ginecologica con la sonda convex, mentre tra la sonda lineare tendinea e la ginecologica hanno riportato risultati biometrici simili, seppur non completamente sovrapponibili. Queste differenze potrebbero essere determinate dalla scarsa adattabilità della sonda convex in campo oftalmico determinata dall’incapacità di visualizzare in maniera soddisfacente le strutture più superficiali dell’occhio. Al contrario la sonda lineare tendinea e quella ginecologica si sono mostrate migliori per raccogliere immagini oftalmiche di qualità in maniera relativamente semplice e rapida. L’esame ecografico dell’occhio risulta essere di facile esecuzione e di basso impatto sull’animale, per cui applicabile in condizioni di campo. Data la precisione e la facilità d'uso la sonda ginecologica potrebbe rappresentare uno strumento valido per la valutazione oftalmologica del vitello in campo, grazie anche alla sua diffusa utilizzazione in ambito buiatrico.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
849693_tesimr.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 19.53 MB
Formato Adobe PDF
19.53 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130260