Questa tesi è un po' come l'"Emilio" di Rousseau, un viaggio alla scoperta dell'uomo e del modo che Rousseau a ideato per renderlo felice, prima da bambino, poi da fanciullo, infine da adulto e cittadino e che individua nella necessità, innanzitutto, e nella libertà, di conseguenza, i segnali guida di un simile percorso. Nel primo capitolo la dissertazione comincia parlando di Rousseau e del modo in cui si è approcciato ai suoi studi e di come sono entrate in gioco le tematiche della libertà e della necessità nella sua ricostruzione ideale dei valori umani, nel passaggio dallo stato di natura alla vita in società. Si analizza in particolar modo la posizione del materialismo, con riferimento ad alcuni suoi esponenti di spicco e si mostrano i punti di divergenza ma anche convergenza con Rousseau. Nel secondo capitolo il tema è il percorso educativo di Emilio, che funge da simbolo di tutti gli individui, in cui emerge la centralità di una rifondazione dell'educazione, per supplire alla vita dell'uomo in società e nel mondo. Rousseau affronta le varie tappe dell'educazione, ristrutturando il ruolo che in essa rivestono la necessità e la libertà. Una volta giunti alla fede risulta necessario abbandonarsi alla voce della coscienza che conduce a credere in Dio e ad altre verità inspiegabili ma necessarie alla mente dell'uomo. Nel terzo e ultimo capitolo, con l'ingresso in società, l'innamoramento, la prova del viaggio e il matrimonio si sancisce la chiusura del ciclo educativo di Emilio accompagnato dal precettore. Dopodiché si affrontano le vicende di Emilio, dopo il matrimonio con Sofia, nello scritto 'Emilio e Sofia o i solitari'. Esso narra del teatro interiore di Emilio e del modo in cui riesce a mettere in atto tutte le capacità acquisite con l'educazione per far fronte alle situazioni più tragiche, dimostrando il raggiungimento dell'obiettivo educativo e il valore della necessità. Infine nella ripresa delle tematiche iniziali, della persona di Jean-Jacques, della sua vita e della centralità del soggetto nei 'trasognamenti' delle 'Reveries', si istituisce un piccolo confronto tra Jean-Jacques ed Emilio; si mostra quanto il valore restituito alla necessità abbia avutoun ruolo fondamentale, in entrambi i casi, per la riscoperta della coscienza interiore che sola può condurre alla saggezza, alla felicità, dunque alla libertà. Il soggetto, punto di partenza e arrivo, diventa il filo rosso di tutta l'argomentazione, indispensabile ancòra di Rousseau per tenersi aggrappato alla verità e fonte inesauribile di libertà, da assaporare fin da bambini.

L'individuo e la necessità in 'Emilio' e in 'Emilio e Sofia o i solitari' di Jean-Jacques Rousseau

PASSANNANTI, ELENA
2014/2015

Abstract

Questa tesi è un po' come l'"Emilio" di Rousseau, un viaggio alla scoperta dell'uomo e del modo che Rousseau a ideato per renderlo felice, prima da bambino, poi da fanciullo, infine da adulto e cittadino e che individua nella necessità, innanzitutto, e nella libertà, di conseguenza, i segnali guida di un simile percorso. Nel primo capitolo la dissertazione comincia parlando di Rousseau e del modo in cui si è approcciato ai suoi studi e di come sono entrate in gioco le tematiche della libertà e della necessità nella sua ricostruzione ideale dei valori umani, nel passaggio dallo stato di natura alla vita in società. Si analizza in particolar modo la posizione del materialismo, con riferimento ad alcuni suoi esponenti di spicco e si mostrano i punti di divergenza ma anche convergenza con Rousseau. Nel secondo capitolo il tema è il percorso educativo di Emilio, che funge da simbolo di tutti gli individui, in cui emerge la centralità di una rifondazione dell'educazione, per supplire alla vita dell'uomo in società e nel mondo. Rousseau affronta le varie tappe dell'educazione, ristrutturando il ruolo che in essa rivestono la necessità e la libertà. Una volta giunti alla fede risulta necessario abbandonarsi alla voce della coscienza che conduce a credere in Dio e ad altre verità inspiegabili ma necessarie alla mente dell'uomo. Nel terzo e ultimo capitolo, con l'ingresso in società, l'innamoramento, la prova del viaggio e il matrimonio si sancisce la chiusura del ciclo educativo di Emilio accompagnato dal precettore. Dopodiché si affrontano le vicende di Emilio, dopo il matrimonio con Sofia, nello scritto 'Emilio e Sofia o i solitari'. Esso narra del teatro interiore di Emilio e del modo in cui riesce a mettere in atto tutte le capacità acquisite con l'educazione per far fronte alle situazioni più tragiche, dimostrando il raggiungimento dell'obiettivo educativo e il valore della necessità. Infine nella ripresa delle tematiche iniziali, della persona di Jean-Jacques, della sua vita e della centralità del soggetto nei 'trasognamenti' delle 'Reveries', si istituisce un piccolo confronto tra Jean-Jacques ed Emilio; si mostra quanto il valore restituito alla necessità abbia avutoun ruolo fondamentale, in entrambi i casi, per la riscoperta della coscienza interiore che sola può condurre alla saggezza, alla felicità, dunque alla libertà. Il soggetto, punto di partenza e arrivo, diventa il filo rosso di tutta l'argomentazione, indispensabile ancòra di Rousseau per tenersi aggrappato alla verità e fonte inesauribile di libertà, da assaporare fin da bambini.
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