Backgrounds - Adolescence may be defined as a critical and polymorphic time frame, a criticality that occurs frequently as episodes of risk taking (risky behaviors), such as a greater consumption of alcohol, tobacco and / or psychoactive substances, as an increased vulnerability to various forms of sexual violence or Teen Dating Violence (TDV). The phenomenon of sexual aggression in adolescents is very widespread, affecting, in certain geographical areas, up to half of the population between 15 and 24 years, in line with the results of this study; this age group is further characterized by frenetic experimentation, supported on a neurobiological level by an overstimulation of the reward circuits, accompanied by an inadequate maturation of cognitive control. For 26% of young Italians between 15 and 19 years old, this increased pleasure’s perception leads to a more frequent intake of psychoactive substances. From the combination of these two areas derive chemsex, or chemical sex, which refers solely to the use of substances during sexual act, and DFSA, or Drug Facilitated Sexual Assault, which describes the bidirectional relationship between drugs consumption and sexual violence, such that the use of psychoactive substances is a facilitating element associated with Teen Dating Violence. Materials and Methods - The patients assisted by the Sexual Violence Rescue Center of Turin in the 19 years of activity of the Center, from May 2003 to May 2022, were analyzed. 973 patients between 13 and 24 years old were selected, analyzing their association with the intake of psychoactive substances, with the final result of 228 patients meeting the criteria. Of these, were analyzed the epidemiological and anamnestic aspects of the attack, with particular attention to the use of alcohol and / or drugs declared by the victim, the method and place of intake, the type of substance taken and the results of the toxicological tests. Results - The study analyzes how 47.7% of women assisted at the S.V.S. Center was between 13 and 24 years and, of these, 23.4% had used drugs associated with the event, data that have seen a progressive increase over the last five years, also in association with SARS-COV-2 Pandemic, whose impact on gender-based violence was analyzed. The 87.3% of young women consumed alcoholic beverages voluntarily in 82% of cases, with 29% of adolescents declaring their drugs’ use. This contributes to the delineation of two facets belonging to the DFSA: the opportunistic assaults, that’s the exploitation of a state of incapacity and amnesia induced by the voluntary consumption of substances, and the proactive assault, in which the assumption is primitively unaware and extorted by deceit, if not also forced. Conclusions – The study has documented the co-occurrence and the association between substances use and sexual violence in adolescents or Teen Dating Violence (TDV), confirming what is described in American literature and providing an assessment of the Italian situation; this ambivalent relationship, which continues to grow, constitutes an extremely pressing public health issue.
Introduzione – L’adolescenza si delinea quale un arco temporale critico e polimorfo, criticità che si estrinseca tanto frequentemente con episodi di risk taking (comportamenti a rischio), come un maggior consumo di alcol, tabacco e/o sostanze psicoattive, quanto in un’incrementata vulnerabilità alle diverse forme di violenza sessuale o Teen Dating Violence (TDV). Il fenomeno delle aggressioni sessuali negli adolescenti è assai diffuso, arrivando ad interessare, in determinate aree geografiche, fino alla metà della popolazione fra i 15 e i 24 anni; tale fascia d’età è ulteriormente caratterizzata da una sperimentazione frenetica, sostenuta a livello neurobiologico da un’iperstimolazione dei circuiti della ricompensa, accompagnati da una non adeguata maturazione del controllo cognitivo. Per il 26% dei giovani italiani fra i 15 e i 19 anni questa incrementata percezione del piacere conduce ad una più frequente assunzione di sostanze psicoattive. Dalla combinazione di questi due ambiti derivano il ChemSex, o sesso chimico, il quale si riferisce unicamente all’uso di sostanze nel corso dell’atto sessuale, e le DFSA, o Drug Facilitated Sexual Assault, che descrive il rapporto bidirezionale intercorrente tra il consumo di sostanze stupefacenti e la violenza sessuale, tale per cui l’assunzione di sostanze psicoattive rappresenta un elemento facilitatore associato alla Teen Dating Violence. Materiali e Metodi – Sono state analizzate le pazienti assistite dal Centro Soccorso Violenza Sessuale di Torino nei 19 anni di attività del Centro, da maggio 2003 fino a maggio 2022. Sono state selezionate 973 pazienti tra i 13 e i 24 anni, analizzandone l’associazione con l’assunzione di sostanze psicoattive, con risultato finale di 228 assistite rispondenti ai criteri. Di queste sono stati analizzati gli aspetti epidemiologici e anamnestici dell’aggressione, con particolare attenzione al consumo di alcol e/o sostanze stupefacenti dichiarati dalla vittima, la modalità e il luogo di assunzione, la tipologia di sostanza assunta e gli esiti degli esami tossicologici. Risultati – Lo studio analizza come il 47,7% delle donne assistite presso il Centro S.V.S. avesse tra i 13 e i 24 anni e, di queste, il 23,4% avesse fatto uso di sostanze psicoattive associate all’evento, dati andati incontro ad un progressivo incremento nel corso degli ultimi cinque anni, anche in associazione con la Pandemia di SARS-COV-2, il cui impatto sulla violenza di genere è stato analizzato. L’87,3% delle giovani hanno consumato bevande alcoliche, volontariamente nell’82% dei casi, con il 29% delle adolescenti che dichiaravano l’assunzione di sostanze stupefacenti. Ciò contribuisce alla delineazione di due sfaccettature appartenenti allo scenario delle DFSA: l’opportunistc assaults, ossia lo sfruttamento di uno stato di incapacità e di amnesia indotto dal consumo volontario di sostanze, e il proactive assault, nel quale l’assunzione è primitivamente inconsapevole ed estorto con l’inganno, se non anche obbligato. Conclusioni – La studio ha documentato l’associazione fra l’uso di alcol e sostanze stupefacenti e la violenza sessuale negli adolescenti adolescenti o Teen Dating Violence (TDV), confermando quanto descritto dalla letteratura americana e fornendo una valutazione in merito alla situazione italiana; tale rapporto ambivalente, in continua crescita, costituisce una questione di salute pubblica quanto mai impellente.
Adolescenza e violenza: il ruolo delle sostanze d'abuso
SIMONAGGIO, CINZIA
2021/2022
Abstract
Introduzione – L’adolescenza si delinea quale un arco temporale critico e polimorfo, criticità che si estrinseca tanto frequentemente con episodi di risk taking (comportamenti a rischio), come un maggior consumo di alcol, tabacco e/o sostanze psicoattive, quanto in un’incrementata vulnerabilità alle diverse forme di violenza sessuale o Teen Dating Violence (TDV). Il fenomeno delle aggressioni sessuali negli adolescenti è assai diffuso, arrivando ad interessare, in determinate aree geografiche, fino alla metà della popolazione fra i 15 e i 24 anni; tale fascia d’età è ulteriormente caratterizzata da una sperimentazione frenetica, sostenuta a livello neurobiologico da un’iperstimolazione dei circuiti della ricompensa, accompagnati da una non adeguata maturazione del controllo cognitivo. Per il 26% dei giovani italiani fra i 15 e i 19 anni questa incrementata percezione del piacere conduce ad una più frequente assunzione di sostanze psicoattive. Dalla combinazione di questi due ambiti derivano il ChemSex, o sesso chimico, il quale si riferisce unicamente all’uso di sostanze nel corso dell’atto sessuale, e le DFSA, o Drug Facilitated Sexual Assault, che descrive il rapporto bidirezionale intercorrente tra il consumo di sostanze stupefacenti e la violenza sessuale, tale per cui l’assunzione di sostanze psicoattive rappresenta un elemento facilitatore associato alla Teen Dating Violence. Materiali e Metodi – Sono state analizzate le pazienti assistite dal Centro Soccorso Violenza Sessuale di Torino nei 19 anni di attività del Centro, da maggio 2003 fino a maggio 2022. Sono state selezionate 973 pazienti tra i 13 e i 24 anni, analizzandone l’associazione con l’assunzione di sostanze psicoattive, con risultato finale di 228 assistite rispondenti ai criteri. Di queste sono stati analizzati gli aspetti epidemiologici e anamnestici dell’aggressione, con particolare attenzione al consumo di alcol e/o sostanze stupefacenti dichiarati dalla vittima, la modalità e il luogo di assunzione, la tipologia di sostanza assunta e gli esiti degli esami tossicologici. Risultati – Lo studio analizza come il 47,7% delle donne assistite presso il Centro S.V.S. avesse tra i 13 e i 24 anni e, di queste, il 23,4% avesse fatto uso di sostanze psicoattive associate all’evento, dati andati incontro ad un progressivo incremento nel corso degli ultimi cinque anni, anche in associazione con la Pandemia di SARS-COV-2, il cui impatto sulla violenza di genere è stato analizzato. L’87,3% delle giovani hanno consumato bevande alcoliche, volontariamente nell’82% dei casi, con il 29% delle adolescenti che dichiaravano l’assunzione di sostanze stupefacenti. Ciò contribuisce alla delineazione di due sfaccettature appartenenti allo scenario delle DFSA: l’opportunistc assaults, ossia lo sfruttamento di uno stato di incapacità e di amnesia indotto dal consumo volontario di sostanze, e il proactive assault, nel quale l’assunzione è primitivamente inconsapevole ed estorto con l’inganno, se non anche obbligato. Conclusioni – La studio ha documentato l’associazione fra l’uso di alcol e sostanze stupefacenti e la violenza sessuale negli adolescenti adolescenti o Teen Dating Violence (TDV), confermando quanto descritto dalla letteratura americana e fornendo una valutazione in merito alla situazione italiana; tale rapporto ambivalente, in continua crescita, costituisce una questione di salute pubblica quanto mai impellente.| File | Dimensione | Formato | |
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