Semy-parliamentary form of Government has had, as in the past as nowadays, little application across the world, however it presents many interesting characteristics, in relation to the connection between the Government and the Parliament, that deserve to be analyzed thoroughly. The existence of a political responsibility, such as in a “classic” parliamentary system, goes with an interdependence precept, that we can sum up with the Latin sentence “simul stabunt simul cadent”, and a direct electoral mandate of the Chief of Government. The union of these elements creates a dynamics that can't be found in other Forms of Government such as presidentialism and parliamentarism, except for the similarity with the particular “Westminster model” of the United Kingdom. This paper intends showing up that the link between Parliament and Government results deeply unbalanced in favor to the Executive power, if there are some feautures, and we'll try to formulate some solutions to contain the concentration trend of the semi-parliamentary systems.
La forma di governo neo-parlamentare, nonostante abbia avuto, in passato come oggi, uno scarso utilizzo a livello internazionale, presenta una serie di interessanti caratteristiche con riferimento al rapporto tra esecutivo ed Assemblea che meritano di essere analizzate in modo approfondito. L'esistenza di un vincolo fiduciario tra i due organi, che riproduce uno degli aspetti più importanti di un sistema parlamentare “classico”, si accompagna ad un principio di interdipendenza, riassumibile con il brocardo latino “simul stabunt simul cadent”, e ad una legittimazione diretta anche del Capo del Governo. La combinazione di questi elementi crea dinamiche sconosciute sia alle forme di governo presidenziali sia a quella parlamentare, manifestando invece una somiglianza con il particolare “modello Westminster” presente nel Regno Unito. Questo elaborato si propone di mettere in luce come il rapporto tra Assemblea ed esecutivo risulti, in presenza di una serie di connotati, profondamente sbilanciato a favore del secondo, provando a formulare alcune soluzioni per porre un freno adeguato alla forte tendenza di accentramento dei sistemi neo-parlamentari.
Il neo-parlamentarismo nel panorama delle forme di governo
GADRINO, LUCA
2021/2022
Abstract
La forma di governo neo-parlamentare, nonostante abbia avuto, in passato come oggi, uno scarso utilizzo a livello internazionale, presenta una serie di interessanti caratteristiche con riferimento al rapporto tra esecutivo ed Assemblea che meritano di essere analizzate in modo approfondito. L'esistenza di un vincolo fiduciario tra i due organi, che riproduce uno degli aspetti più importanti di un sistema parlamentare “classico”, si accompagna ad un principio di interdipendenza, riassumibile con il brocardo latino “simul stabunt simul cadent”, e ad una legittimazione diretta anche del Capo del Governo. La combinazione di questi elementi crea dinamiche sconosciute sia alle forme di governo presidenziali sia a quella parlamentare, manifestando invece una somiglianza con il particolare “modello Westminster” presente nel Regno Unito. Questo elaborato si propone di mettere in luce come il rapporto tra Assemblea ed esecutivo risulti, in presenza di una serie di connotati, profondamente sbilanciato a favore del secondo, provando a formulare alcune soluzioni per porre un freno adeguato alla forte tendenza di accentramento dei sistemi neo-parlamentari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/130229