Un modello meteorologico a mesoscala è uno strumento che, partendo dallo stato dell'atmosfera in un certo istante, ne descrive l'evoluzione risolvendo numericamente le equazioni fluidodinamiche. Per risolvere numericamente le equazioni dell'atmosfera, essa viene suddivisa in una serie di punti , detti punti griglia: in ogni punto i valori delle principali grandezze fisiche, in quota e sulla superficie, vengono inizializzati dalle analisi calcolate da un modello globale; successivamente il modello simula in modo numerico l'evoluzione dei parametri atmosferici. Un modello meteorologico può produrre sia previsioni, sia simulazioni di un evento giàa avvenuto nel passato. Nel lavoro della mia tesi ho studiato, utilizzando il modello meteorologico WRF (Weather Research and Forecasting), un evento meteorologico di pioggia con nubi prevalentemente stratiformi, avvenuto fra il 24 e il 25 ottobre del 2010 sull'Italia nord occidentale. Per poter effettuare le simulazioni dell'evento meteorologico, per ogni run ho impostato differenti parametrizzazioni della microfisica. Una volta effettuate le simulazioni, per capire la bontà dei risultati ottenuti, ho effettuato un confronto con alcuni dati osservati: - Ho effettuato un primo confronto qualitativo fra le simulazioni e i radiosondaggi, utile perchè fornisce informazioni su tutto lo spessore troposferico; - Successivamente ho effettuato un confronto, sia qualitativo che quantitativo, con la pioggia cumulata rilevata dal radar dell'Arpa Piemonte. Quest'ultimo confronto è molto utile perchè permette di capire quale sia la simulazione che meglio rappresenta i dati osservati; una volta trovato il run migliore è possibile capire quali siano le migliori parametrizzazioni fisiche che si adattano meglio al caso studiato.

SIMULAZIONI METEOROLOGICHE WRF E DATI OSSERVATI: SADI DI STUDIO SULL'ITALIA NORD-OCCIDENTALE

MASERA, ANNA
2011/2012

Abstract

Un modello meteorologico a mesoscala è uno strumento che, partendo dallo stato dell'atmosfera in un certo istante, ne descrive l'evoluzione risolvendo numericamente le equazioni fluidodinamiche. Per risolvere numericamente le equazioni dell'atmosfera, essa viene suddivisa in una serie di punti , detti punti griglia: in ogni punto i valori delle principali grandezze fisiche, in quota e sulla superficie, vengono inizializzati dalle analisi calcolate da un modello globale; successivamente il modello simula in modo numerico l'evoluzione dei parametri atmosferici. Un modello meteorologico può produrre sia previsioni, sia simulazioni di un evento giàa avvenuto nel passato. Nel lavoro della mia tesi ho studiato, utilizzando il modello meteorologico WRF (Weather Research and Forecasting), un evento meteorologico di pioggia con nubi prevalentemente stratiformi, avvenuto fra il 24 e il 25 ottobre del 2010 sull'Italia nord occidentale. Per poter effettuare le simulazioni dell'evento meteorologico, per ogni run ho impostato differenti parametrizzazioni della microfisica. Una volta effettuate le simulazioni, per capire la bontà dei risultati ottenuti, ho effettuato un confronto con alcuni dati osservati: - Ho effettuato un primo confronto qualitativo fra le simulazioni e i radiosondaggi, utile perchè fornisce informazioni su tutto lo spessore troposferico; - Successivamente ho effettuato un confronto, sia qualitativo che quantitativo, con la pioggia cumulata rilevata dal radar dell'Arpa Piemonte. Quest'ultimo confronto è molto utile perchè permette di capire quale sia la simulazione che meglio rappresenta i dati osservati; una volta trovato il run migliore è possibile capire quali siano le migliori parametrizzazioni fisiche che si adattano meglio al caso studiato.
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