L'apparenza generale di un oggetto può essere influenzata dalla composizione spettrale della radiazione illuminante oltre che dalla geometria con cui si illumina e si osserva l'oggetto. L'illuminazione delle opere d'arte in luoghi di fruizione quali musei e gallerie d'arte è, dunque, una pratica complessa in cui si devono combinare le esigenze conservative a quelle di fruibilità e leggibilità delle opere esposte. Al fine di impostare un corretto impianto di illuminazione sarebbe utile ottenere una misura dell'apparenza (nelle sue declinazioni di colore, gloss, traslucenza e tessitura) e quindi dei metodi che permettano di prevederne le variazioni dovute all'impiego di sorgenti diverse e in configurazioni diverse. Tuttavia, modelli per la valutazione dell'apparenza, ben correlati con la percezione umana e che tengano conto della complessità della realtà sono ancora in fase di sviluppo. Gli studi per valutare la correlazione tra le grandezze fisiche misurabili e la percezione visiva umana ad esse associata sono condotti integrando indagini oggettive su campioni con indagini di tipo soggettivo in cui alcuni osservatori sono invitati a esprimere delle valutazioni sugli stessi campioni considerandoli alle medesime condizioni. Con questo lavoro si è voluto realizzare un esperimento di percezione, mediante indagini oggettive e soggettive, mirato su campioni di tempera verniciati con diverse vernici naturali usualmente impiegate in ambito conservativo, ma a diverso grado di lucentezza (gloss), per contribuire alle ricerche in atto. Lo scopo è di valutare come l'interazione tra diverse sorgenti di luce, proprietà ottiche del materiale, geometria di osservazione, gloss e colore influiscano sulla valutazione dell'apparenza dei campioni. Sono state preparate tre scale cromatiche di gloss (rosso, verde e blu), composte ognuna da sette tavolette monocromatiche a diversi livelli di lucentezza, ottenute con l'impiego di vernici naturali lucide e opache, miscelate in varie proporzioni. Un gruppo di osservatori è stato invitato a confrontare ciascuna serie di campioni sotto la luce di una lampada a fluorescenza e di una lampada a LED, della stessa temperatura di colore e per un'illuminazione a luce calda e una a luce fredda, da quattro angolazioni differenti. Le risposte degli osservatori circa la loro percezione del gloss, del colore (saturazione), delle differenze e uguaglianze di colore sono state confrontate con gli analoghi valori oggettivi misurati in condizioni di riferimento e con le stesse sorgenti utilizzate. Questo lavoro rappresenta un primo passo verso lo studio della correlazione tra gloss e colore con la sensazione soggettiva che si ha di questi attributi, su campioni pittorici realizzati ad hoc.

Influenza delle vernici pittoriche sulla misurazione e percezione del colore

VALENTINI, GIULIA MARIA VITTORINA
2014/2015

Abstract

L'apparenza generale di un oggetto può essere influenzata dalla composizione spettrale della radiazione illuminante oltre che dalla geometria con cui si illumina e si osserva l'oggetto. L'illuminazione delle opere d'arte in luoghi di fruizione quali musei e gallerie d'arte è, dunque, una pratica complessa in cui si devono combinare le esigenze conservative a quelle di fruibilità e leggibilità delle opere esposte. Al fine di impostare un corretto impianto di illuminazione sarebbe utile ottenere una misura dell'apparenza (nelle sue declinazioni di colore, gloss, traslucenza e tessitura) e quindi dei metodi che permettano di prevederne le variazioni dovute all'impiego di sorgenti diverse e in configurazioni diverse. Tuttavia, modelli per la valutazione dell'apparenza, ben correlati con la percezione umana e che tengano conto della complessità della realtà sono ancora in fase di sviluppo. Gli studi per valutare la correlazione tra le grandezze fisiche misurabili e la percezione visiva umana ad esse associata sono condotti integrando indagini oggettive su campioni con indagini di tipo soggettivo in cui alcuni osservatori sono invitati a esprimere delle valutazioni sugli stessi campioni considerandoli alle medesime condizioni. Con questo lavoro si è voluto realizzare un esperimento di percezione, mediante indagini oggettive e soggettive, mirato su campioni di tempera verniciati con diverse vernici naturali usualmente impiegate in ambito conservativo, ma a diverso grado di lucentezza (gloss), per contribuire alle ricerche in atto. Lo scopo è di valutare come l'interazione tra diverse sorgenti di luce, proprietà ottiche del materiale, geometria di osservazione, gloss e colore influiscano sulla valutazione dell'apparenza dei campioni. Sono state preparate tre scale cromatiche di gloss (rosso, verde e blu), composte ognuna da sette tavolette monocromatiche a diversi livelli di lucentezza, ottenute con l'impiego di vernici naturali lucide e opache, miscelate in varie proporzioni. Un gruppo di osservatori è stato invitato a confrontare ciascuna serie di campioni sotto la luce di una lampada a fluorescenza e di una lampada a LED, della stessa temperatura di colore e per un'illuminazione a luce calda e una a luce fredda, da quattro angolazioni differenti. Le risposte degli osservatori circa la loro percezione del gloss, del colore (saturazione), delle differenze e uguaglianze di colore sono state confrontate con gli analoghi valori oggettivi misurati in condizioni di riferimento e con le stesse sorgenti utilizzate. Questo lavoro rappresenta un primo passo verso lo studio della correlazione tra gloss e colore con la sensazione soggettiva che si ha di questi attributi, su campioni pittorici realizzati ad hoc.
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