The present work aims to study and investigate contagious yawning by exploring this behaviour through a psychological perspective about its functioning, mainly highlighting the emotional sphere and the phenomenon of human contagion. Starting from a definition of spontaneous yawning , with the existing differences in functional terms as well as of expression, in comparison to contagious yawning; it goes deeper on the current state of researches which have investigated the power of yawn to be contagious. These researches have been carried out mainly: in the neuroscientific field, in order to discover the correlated neurological structures of contagious yawning; in the psychological area, through researches carried out on samples of adult people, in presence of live models or by videos, finally within the ethological field to investigate the existence of contagious yawning in some animal species, particularly in the primates. Many researches link contagious yawning to empathy and individual social development. This connection represents a starting point to focus on researches previously conducted in childhood, to propose an investigation based on the observation method in the circle during the infancy period of life. The aim is to investigate, in domestic life and in presence of significant models who yawn spontaneously, susceptibility to contagious yawning among children, and verify if it's more precocious than stated in present literature. The analysis of data gathered has highlighted that the contagious effect of yawning in the family circle appears earlier than stated in present studies. In the pre-school age, from two months to five years old, 70% of the children observed has shown a certain susceptibility to contagious yawning if who yawns belongs to the childs everyday life. Therefore the emotional closeness and the familiarity with a model who yawns represents, for most children, an important and effective stimulation for the firstly susceptibility to contagion. Hence the contagious effect appears first in the familiar context then, subsequently and in parallel with development, to other contexts of life besides other unknown models as the researches in the field confirm.

Il presente lavora si pone l'obiettivo di approfondire ed esaminare lo sbadiglio contagioso, ponendo l'accento sul comportamento in questione con un taglio psicologico circa il suo funzionamento, per lo più evidenziandone la sfera emotiva ed il fenomeno del contagio umano. Partendo da una definizione dello sbadiglio spontaneo e delle differenze esistenti in termini funzionali nonché di espressione con lo sbadiglio contagioso, si approfondisce poi lo stato dell'arte delle ricerche che hanno indagato il potere contagioso dello sbadiglio. Queste ricerche si sono perlopiù svolte: in ambito neuroscientifico con lo scopo di conoscere i correlati neurostrutturali della sbadiglio contagioso; in ambito psicologico con le ricerche condotte con campioni di persone adulte in presenza di modelli dal vivo o in video, ed infine in ambito etologico per indagare l'esistenza o meno della suscettibilità allo sbadiglio in alcune specie animali e in particolar modo nei primati. Molte ricerche collegano lo sbadiglio contagioso al costrutto dell'empatia e dello sviluppo sociale dell'individuo. A partire da questo collegamento si approfondiscono le ricerche che sono state condotte in età evolutiva e si propone un'indagine basata sul metodo di osservazione in ambito familiare, nel contesto di vita della prima infanzia, che consenta quindi di indagare se nella vita domestica e alla presenza di modelli significativi che sbadigliano spontaneamente, si possa registrare la suscettibilità allo sbadiglio contagioso nei bambini più precocemente rispetto a quanto le ricerche presenti in letteratura rilevano. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato che l'effetto contagioso dello sbadiglio nell'ambiente di vita quotidiana del bambino, si manifesta anticipatamente rispetto a quanto emerso dalle ricerche in letteratura. Nella fascia di età prescolare, a partire dai due mesi di vita fino ai cinque anni di età, il 70% dei bambini osservati ha manifestato lo sbadiglio contagioso, se a sbadigliare spontaneamente era una persona che fa parte della quotidianità del bambino. Dunque la vicinanza emotiva e la familiarità con un modello che sbadiglia rappresentano per la maggior parte dei bambini, uno stimolo sufficientemente potente di suscettibilità al contagio. Pertanto si può ipotizzare che l'effetto contagioso compaia, prima in ambito familiare e successivamente, di pari passo con la crescita, si estende ad altri contesti di vita oltre che ad altri modelli non conosciuti, come le ricerche in ambito ci confermano.

IL CONTAGIO DELLO SBADIGLIO: UNA RICERCA IN AMBITO FAMILIARE

D'EMILIO, LAURA
2015/2016

Abstract

Il presente lavora si pone l'obiettivo di approfondire ed esaminare lo sbadiglio contagioso, ponendo l'accento sul comportamento in questione con un taglio psicologico circa il suo funzionamento, per lo più evidenziandone la sfera emotiva ed il fenomeno del contagio umano. Partendo da una definizione dello sbadiglio spontaneo e delle differenze esistenti in termini funzionali nonché di espressione con lo sbadiglio contagioso, si approfondisce poi lo stato dell'arte delle ricerche che hanno indagato il potere contagioso dello sbadiglio. Queste ricerche si sono perlopiù svolte: in ambito neuroscientifico con lo scopo di conoscere i correlati neurostrutturali della sbadiglio contagioso; in ambito psicologico con le ricerche condotte con campioni di persone adulte in presenza di modelli dal vivo o in video, ed infine in ambito etologico per indagare l'esistenza o meno della suscettibilità allo sbadiglio in alcune specie animali e in particolar modo nei primati. Molte ricerche collegano lo sbadiglio contagioso al costrutto dell'empatia e dello sviluppo sociale dell'individuo. A partire da questo collegamento si approfondiscono le ricerche che sono state condotte in età evolutiva e si propone un'indagine basata sul metodo di osservazione in ambito familiare, nel contesto di vita della prima infanzia, che consenta quindi di indagare se nella vita domestica e alla presenza di modelli significativi che sbadigliano spontaneamente, si possa registrare la suscettibilità allo sbadiglio contagioso nei bambini più precocemente rispetto a quanto le ricerche presenti in letteratura rilevano. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato che l'effetto contagioso dello sbadiglio nell'ambiente di vita quotidiana del bambino, si manifesta anticipatamente rispetto a quanto emerso dalle ricerche in letteratura. Nella fascia di età prescolare, a partire dai due mesi di vita fino ai cinque anni di età, il 70% dei bambini osservati ha manifestato lo sbadiglio contagioso, se a sbadigliare spontaneamente era una persona che fa parte della quotidianità del bambino. Dunque la vicinanza emotiva e la familiarità con un modello che sbadiglia rappresentano per la maggior parte dei bambini, uno stimolo sufficientemente potente di suscettibilità al contagio. Pertanto si può ipotizzare che l'effetto contagioso compaia, prima in ambito familiare e successivamente, di pari passo con la crescita, si estende ad altri contesti di vita oltre che ad altri modelli non conosciuti, come le ricerche in ambito ci confermano.
ITA
The present work aims to study and investigate contagious yawning by exploring this behaviour through a psychological perspective about its functioning, mainly highlighting the emotional sphere and the phenomenon of human contagion. Starting from a definition of spontaneous yawning , with the existing differences in functional terms as well as of expression, in comparison to contagious yawning; it goes deeper on the current state of researches which have investigated the power of yawn to be contagious. These researches have been carried out mainly: in the neuroscientific field, in order to discover the correlated neurological structures of contagious yawning; in the psychological area, through researches carried out on samples of adult people, in presence of live models or by videos, finally within the ethological field to investigate the existence of contagious yawning in some animal species, particularly in the primates. Many researches link contagious yawning to empathy and individual social development. This connection represents a starting point to focus on researches previously conducted in childhood, to propose an investigation based on the observation method in the circle during the infancy period of life. The aim is to investigate, in domestic life and in presence of significant models who yawn spontaneously, susceptibility to contagious yawning among children, and verify if it's more precocious than stated in present literature. The analysis of data gathered has highlighted that the contagious effect of yawning in the family circle appears earlier than stated in present studies. In the pre-school age, from two months to five years old, 70% of the children observed has shown a certain susceptibility to contagious yawning if who yawns belongs to the childs everyday life. Therefore the emotional closeness and the familiarity with a model who yawns represents, for most children, an important and effective stimulation for the firstly susceptibility to contagion. Hence the contagious effect appears first in the familiar context then, subsequently and in parallel with development, to other contexts of life besides other unknown models as the researches in the field confirm.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130164