Background and aim: in recent years, the widespread use of abdominal imaging has led to an increase in the incidental detection of adrenal masses. Available evidence suggests that adrenal incidentalomas are mainly non-functioning cortical adenomas, but their epidemiology and clinical consequences are not yet fully defined. In this context, our study aims to improve current knowledge, relying on a considerable number of patients from 30 European centres. Methods: we analysed data from 4288 patients with incidentally discovered adrenal adenoma, followed in 30 centres including the A.O.U. San Luigi Gonzaga in Orbassano. Patients were classified into 3 categories according to their cortisol secretive capacity after the 1 mg dexamethasone suppression test (DST). According to ESE/ENSAT guidelines, post-DST cortisol levels < 1.8 µg/dl were used to determine the non-secreting adenomas, levels between 1.9 and 5 µg/dl to determine the "possible autonomous cortisol secretion" and levels > 5 µg/dl to determine the "autonomous cortisol secretion". We analysed baseline demographic and clinical features of patients and the differences between them based on cortisol secretion; we analysed baseline differences between operated and non-operated patients; finally, the risk of comorbidity at follow-up was assessed by comparing operated and non-operated patients at a follow-up time > 12 months, > 24 months and > 36 months. Results: the prevalence of cardiovascular and metabolic comorbidity in our sample was high overall and, particularly, it was significantly higher in patients with "possible autonomous cortisol secretion" and "autonomous cortisol secretion" than in patients with non-secreting adenomas. Data on the comparison between operated and non-operated patients showed which were the variables determining the surgical choice in this European case study: age at diagnosis, tumour size and cortisol secretion; conversely, the presence of the main cardio-metabolic comorbidities (arterial hypertension, diabetes and dyslipidemia) did not seem to have influenced the selection of candidates for surgery. The analysis of the risk of comorbidity at follow-up between operated and non-operated patients showed no significant differences between the two groups, contrary to what was expected. Conclusions: the results of this study, obtained from analyses performed on a very large population, contribute significantly to clarify the epidemiology of incidentally discovered adrenal adenomas and, despite the limitation represented by the retrospective nature of the study, may be a starting point to better personalize the recruitment of patients for surgery.
Premessa e obiettivo: negli ultimi anni, l'utilizzo estensivo di tecniche di imaging addominale ha determinato un aumento significativo del riscontro incidentale di masse surrenaliche. Le evidenze disponibili indicano che gli incidentalomi surrenalici sono in massima parte adenomi corticali non funzionanti, ma l'epidemiologia e le conseguenze cliniche di questi ultimi non sono ancora completamente definite. In tale contesto il nostro studio si propone di arricchire le attuali conoscenze, potendo contare su una considerevole casistica di pazienti provenienti da 30 centri europei. Metodi: sono stati analizzati i dati di 4288 pazienti con adenoma surrenalico di riscontro occasionale, in follow-up presso 30 centri tra cui l'A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano. I pazienti sono stati suddivisi in 3 categorie in base alla capacità secretiva di cortisolo dopo il test di soppressione con desametasone 1 mg (DST). In accordo con le linee guida ESE/ENSAT, livelli di cortisolo post-DST < 1,8 µg/dl sono stati utilizzati per definire gli adenomi non secernenti, livelli compresi tra 1,9 e 5 µg/dl per definire la “possibile secrezione autonoma di cortisolo” e livelli > 5 µg/dl per definire la “secrezione autonoma di cortisolo”. Sono state analizzate le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti al baseline e le differenze tra questi in base alla secrezione di cortisolo; sono state analizzate le differenze al baseline tra i pazienti operati e i non operati; infine è stato valutato il rischio di comorbidità al follow-up confrontando i pazienti operati e non operati ad un tempo di follow-up > 12 mesi, > 24 mesi e > 36 mesi. Risultati: la prevalenza di comorbidità cardiovascolari e metaboliche nella nostra casistica è risultata complessivamente alta e, in particolare, è risultata significativamente maggiore nei pazienti con “possibile secrezione autonoma di cortisolo” e con “secrezione autonoma di cortisolo” rispetto ai pazienti con adenomi non secernenti. I dati sul confronto tra pazienti operati e non operati hanno dimostrato quali sono state le variabili determinanti la scelta chirurgica in questa casistica europea: l'età alla diagnosi, la dimensione tumorale e la secrezione di cortisolo; al contrario non sembra aver influito sulla selezione dei candidati all'intervento la presenza delle principali comorbidità cardio-metaboliche (ipertensione arteriosa, diabete e dislipidemia). L'analisi sul rischio di comorbidità al follow-up tra pazienti operati e non operati non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi, diversamente da quanto atteso. Conclusioni: i risultati di questo studio, derivanti da analisi condotte su una popolazione molto ampia, contribuiscono in maniera rilevante a chiarire l'epidemiologia degli adenomi surrenalici di riscontro occasionale e, nonostante il limite rappresentato dalla natura retrospettiva dello studio, possono essere di spunto per meglio personalizzare il reclutamento dei pazienti destinati all'intervento chirurgico.
Epidemiologia e conseguenze cliniche degli adenomi surrenalici di riscontro occasionale: analisi di un database multicentrico europeo.
CIANCIO, STEFANO
2019/2020
Abstract
Premessa e obiettivo: negli ultimi anni, l'utilizzo estensivo di tecniche di imaging addominale ha determinato un aumento significativo del riscontro incidentale di masse surrenaliche. Le evidenze disponibili indicano che gli incidentalomi surrenalici sono in massima parte adenomi corticali non funzionanti, ma l'epidemiologia e le conseguenze cliniche di questi ultimi non sono ancora completamente definite. In tale contesto il nostro studio si propone di arricchire le attuali conoscenze, potendo contare su una considerevole casistica di pazienti provenienti da 30 centri europei. Metodi: sono stati analizzati i dati di 4288 pazienti con adenoma surrenalico di riscontro occasionale, in follow-up presso 30 centri tra cui l'A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano. I pazienti sono stati suddivisi in 3 categorie in base alla capacità secretiva di cortisolo dopo il test di soppressione con desametasone 1 mg (DST). In accordo con le linee guida ESE/ENSAT, livelli di cortisolo post-DST < 1,8 µg/dl sono stati utilizzati per definire gli adenomi non secernenti, livelli compresi tra 1,9 e 5 µg/dl per definire la “possibile secrezione autonoma di cortisolo” e livelli > 5 µg/dl per definire la “secrezione autonoma di cortisolo”. Sono state analizzate le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti al baseline e le differenze tra questi in base alla secrezione di cortisolo; sono state analizzate le differenze al baseline tra i pazienti operati e i non operati; infine è stato valutato il rischio di comorbidità al follow-up confrontando i pazienti operati e non operati ad un tempo di follow-up > 12 mesi, > 24 mesi e > 36 mesi. Risultati: la prevalenza di comorbidità cardiovascolari e metaboliche nella nostra casistica è risultata complessivamente alta e, in particolare, è risultata significativamente maggiore nei pazienti con “possibile secrezione autonoma di cortisolo” e con “secrezione autonoma di cortisolo” rispetto ai pazienti con adenomi non secernenti. I dati sul confronto tra pazienti operati e non operati hanno dimostrato quali sono state le variabili determinanti la scelta chirurgica in questa casistica europea: l'età alla diagnosi, la dimensione tumorale e la secrezione di cortisolo; al contrario non sembra aver influito sulla selezione dei candidati all'intervento la presenza delle principali comorbidità cardio-metaboliche (ipertensione arteriosa, diabete e dislipidemia). L'analisi sul rischio di comorbidità al follow-up tra pazienti operati e non operati non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi, diversamente da quanto atteso. Conclusioni: i risultati di questo studio, derivanti da analisi condotte su una popolazione molto ampia, contribuiscono in maniera rilevante a chiarire l'epidemiologia degli adenomi surrenalici di riscontro occasionale e, nonostante il limite rappresentato dalla natura retrospettiva dello studio, possono essere di spunto per meglio personalizzare il reclutamento dei pazienti destinati all'intervento chirurgico.File | Dimensione | Formato | |
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