This dissertation reports the study of a late fourteenth-century mural painting representing the Mystical wedding of Saint Catherine of Alexandria with a devotee, taken from the Capriate Room of the Palazzo della Ragione and property of the Carrara Accademy in Bergamo. The data acquisition was carried out through historical-artistic research, direct observation of the artefact and with the support of diagnostic analysis on materials. The interpretation of the nineteenth-century sources made it possible to reconstruct the complex conservative history of the artwork, to identify the site of the painting and to highlight some aspects related to the extraction and transport operations. The mural painting, detached from the wall of one of apses of the basilica of Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta, underwent two documented restoration works and was transferred currently to a composite mobile support. It was decided to maintain the support respecting the conservative history of the artwork; in fact, the system is a paradigmatic case in which there are materials of natural origin of 19th century practice, together with synthesis products introduced by the industrial progress of the twentieth century. The alterations caused by complex conservative events made it difficult to correctly read the pictorial surface of the painting, however, despite the stratification of the deposits, it was possible to formulate an hypothesis regarding the technique of approaching the pictorial layers of the artwork. Upon arrival at the laboratories of the Conservation and Restoration Center, the wooden support presented a xylophage attack, for this reason a prompt intervention was carried out with a disinfestation treatment to prevent the progress of entomatic damage and a wood preservative treatment was carried out. The matter of the pictorial film of the painting was compromised by a widespread presence of micro and macro gaps and by various materials of foreign nature - including the homogeneous drafting of acrylic polymer and protein residues. The gradual and selective cleaning phase allowed to restore the correct reading of the colors and to appreciate some details of the pictorial scene; the use of traditional materials was taken into account, but at the same time, according to the response of the pictorial film, the spectrum of action was broadened by evaluating different methodological approaches. The identified methodological practice took into consideration the use of heterogeneous systems capable of obtaining a selective removal of the acrylic film-forming layer respecting the materials of the pictorial film and the gold leaf decoration. By comparing different systems it was possible to deepen the cleaning level by removing the residues of protein material. Finally, an intervention proposal and a chronoprogram of the final expected operations were elaborated by inserting the studies conducted, the validated tests and the materials to be adopted. The composition of the aesthetic mortar to be used in the material integration operations was thus indicated and, considering restoring the communication function priority of the artwork, an on-site proposition and two digital simulations of pictorial rebalancing in sample areas, were realized aiming at reducing visual disturbances.

Il presente elaborato di tesi riporta lo studio di un dipinto murale tardo trecentesco rappresentante le Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria con un devoto, proveniente dalla Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione e di proprietà dell'Accademia Carrara di Bergamo. L'acquisizione di dati è stata condotta mediante la ricerca storico-artistica, l'osservazione diretta del manufatto ed il supporto delle analisi diagnostiche sui materiali. Dall'interpretazione delle fonti ottocentesche è stato possibile ricostruire la complessa storia conservativa dell'opera, identificare l'area di provenienza del dipinto e mettere in luce alcuni aspetti legati alle operazioni di estrazione e di trasporto effettuate. Di fatto, la pittura murale, distaccata dall'apparato murario da una delle absidi della basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta, subì due interventi di restauro e risulta attualmente trasferita su un supporto mobile composito. È stato deciso di mantenere il supporto nel rispetto della storia conservativa dell'opera; infatti il sistema costituisce un caso paradigmatico in cui si riscontrano materiali di origine naturale impiegati nella prassi conservativa ottocentesca e prodotti di sintesi introdotti dal progresso industriale del Novecento. Le alterazioni causate dalle complesse vicende conservative rendevano difficile eseguire una corretta lettura della superficie pittorica del dipinto, tuttavia, nonostante la stratificazione dei depositi, è stato possibile formulare un'ipotesi relativa alla tecnica di esecuzione degli strati pittorici dell'opera. All'arrivo ai laboratori del Centro di Conservazione e Restauro, il supporto ligneo presentava un attacco xilofago; è stato necessario intervenire ricorrendo al trattamento con atmosfere modificate allo scopo di impedire il progredire del danno entomatico ed è stato eseguito un trattamento preservante della specie lignea. La materia del film pittorico del dipinto era compromessa dalla diffusa presenza di micro e macro-lacune e da vari materiali di natura estranea – tra cui la stesura omogenea di un polimero acrilico e residui di sostanza proteica. La graduale e selettiva fase di pulitura ha permesso di ripristinare la corretta lettura delle cromie e apprezzare maggiormente alcuni dettagli della scena raffigurata; è stato tenuto conto dell'utilizzo di materiali tradizionali, ma allo stesso tempo, in funzione della risposta della pellicola pittorica, si è allargato lo spettro d'azione valutando diversi approcci metodologici. La prassi metodologica individuata ha considerato l'impiego di sistemi eterogenei in grado di ottenere una rimozione selettiva dello strato filmogeno acrilico rispettando i materiali della pellicola pittorica e della decorazione a foglia oro. Mediante il confronto di diversi sistemi è stato possibile approfondire il livello di pulitura rimuovendo i residui di materiale proteico. Infine, sono stati elaborati una proposta d'intervento ed un cronoprogramma relativi alle operazioni finali previste inserendo gli studi condotti, le prove validate ed i materiali da adottare. É stata così indicata la composizione della malta estetica per le operazioni di integrazione materica e, vista la necessità di ripristinare la funzione comunicativa dell'opera, sono state realizzate una proposta in opera e due simulazioni digitali di riequilibratura pittorica in aree campione volte ad attenuare i disturbi visivi.

Il dipinto murale con le Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria e devoto dell'Accademia Carrara di Bergamo: studio, revisione conservativa e recupero della cromia

STELLA, FRANCESCA MARIA
2018/2019

Abstract

Il presente elaborato di tesi riporta lo studio di un dipinto murale tardo trecentesco rappresentante le Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria con un devoto, proveniente dalla Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione e di proprietà dell'Accademia Carrara di Bergamo. L'acquisizione di dati è stata condotta mediante la ricerca storico-artistica, l'osservazione diretta del manufatto ed il supporto delle analisi diagnostiche sui materiali. Dall'interpretazione delle fonti ottocentesche è stato possibile ricostruire la complessa storia conservativa dell'opera, identificare l'area di provenienza del dipinto e mettere in luce alcuni aspetti legati alle operazioni di estrazione e di trasporto effettuate. Di fatto, la pittura murale, distaccata dall'apparato murario da una delle absidi della basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta, subì due interventi di restauro e risulta attualmente trasferita su un supporto mobile composito. È stato deciso di mantenere il supporto nel rispetto della storia conservativa dell'opera; infatti il sistema costituisce un caso paradigmatico in cui si riscontrano materiali di origine naturale impiegati nella prassi conservativa ottocentesca e prodotti di sintesi introdotti dal progresso industriale del Novecento. Le alterazioni causate dalle complesse vicende conservative rendevano difficile eseguire una corretta lettura della superficie pittorica del dipinto, tuttavia, nonostante la stratificazione dei depositi, è stato possibile formulare un'ipotesi relativa alla tecnica di esecuzione degli strati pittorici dell'opera. All'arrivo ai laboratori del Centro di Conservazione e Restauro, il supporto ligneo presentava un attacco xilofago; è stato necessario intervenire ricorrendo al trattamento con atmosfere modificate allo scopo di impedire il progredire del danno entomatico ed è stato eseguito un trattamento preservante della specie lignea. La materia del film pittorico del dipinto era compromessa dalla diffusa presenza di micro e macro-lacune e da vari materiali di natura estranea – tra cui la stesura omogenea di un polimero acrilico e residui di sostanza proteica. La graduale e selettiva fase di pulitura ha permesso di ripristinare la corretta lettura delle cromie e apprezzare maggiormente alcuni dettagli della scena raffigurata; è stato tenuto conto dell'utilizzo di materiali tradizionali, ma allo stesso tempo, in funzione della risposta della pellicola pittorica, si è allargato lo spettro d'azione valutando diversi approcci metodologici. La prassi metodologica individuata ha considerato l'impiego di sistemi eterogenei in grado di ottenere una rimozione selettiva dello strato filmogeno acrilico rispettando i materiali della pellicola pittorica e della decorazione a foglia oro. Mediante il confronto di diversi sistemi è stato possibile approfondire il livello di pulitura rimuovendo i residui di materiale proteico. Infine, sono stati elaborati una proposta d'intervento ed un cronoprogramma relativi alle operazioni finali previste inserendo gli studi condotti, le prove validate ed i materiali da adottare. É stata così indicata la composizione della malta estetica per le operazioni di integrazione materica e, vista la necessità di ripristinare la funzione comunicativa dell'opera, sono state realizzate una proposta in opera e due simulazioni digitali di riequilibratura pittorica in aree campione volte ad attenuare i disturbi visivi.
ITA
This dissertation reports the study of a late fourteenth-century mural painting representing the Mystical wedding of Saint Catherine of Alexandria with a devotee, taken from the Capriate Room of the Palazzo della Ragione and property of the Carrara Accademy in Bergamo. The data acquisition was carried out through historical-artistic research, direct observation of the artefact and with the support of diagnostic analysis on materials. The interpretation of the nineteenth-century sources made it possible to reconstruct the complex conservative history of the artwork, to identify the site of the painting and to highlight some aspects related to the extraction and transport operations. The mural painting, detached from the wall of one of apses of the basilica of Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta, underwent two documented restoration works and was transferred currently to a composite mobile support. It was decided to maintain the support respecting the conservative history of the artwork; in fact, the system is a paradigmatic case in which there are materials of natural origin of 19th century practice, together with synthesis products introduced by the industrial progress of the twentieth century. The alterations caused by complex conservative events made it difficult to correctly read the pictorial surface of the painting, however, despite the stratification of the deposits, it was possible to formulate an hypothesis regarding the technique of approaching the pictorial layers of the artwork. Upon arrival at the laboratories of the Conservation and Restoration Center, the wooden support presented a xylophage attack, for this reason a prompt intervention was carried out with a disinfestation treatment to prevent the progress of entomatic damage and a wood preservative treatment was carried out. The matter of the pictorial film of the painting was compromised by a widespread presence of micro and macro gaps and by various materials of foreign nature - including the homogeneous drafting of acrylic polymer and protein residues. The gradual and selective cleaning phase allowed to restore the correct reading of the colors and to appreciate some details of the pictorial scene; the use of traditional materials was taken into account, but at the same time, according to the response of the pictorial film, the spectrum of action was broadened by evaluating different methodological approaches. The identified methodological practice took into consideration the use of heterogeneous systems capable of obtaining a selective removal of the acrylic film-forming layer respecting the materials of the pictorial film and the gold leaf decoration. By comparing different systems it was possible to deepen the cleaning level by removing the residues of protein material. Finally, an intervention proposal and a chronoprogram of the final expected operations were elaborated by inserting the studies conducted, the validated tests and the materials to be adopted. The composition of the aesthetic mortar to be used in the material integration operations was thus indicated and, considering restoring the communication function priority of the artwork, an on-site proposition and two digital simulations of pictorial rebalancing in sample areas, were realized aiming at reducing visual disturbances.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130065