The present work consists of an analysis, divided into three parts, of the Savoy political-constitutional influence and the way in which it profoundly marked the customs and traditions of the Swiss canton of Vaud between the 12th e 16th centuries. First, we describe the political-institutional framework, a result of the Savoy domination, to which the Vaud territory was subjected. We see how, in a highly heterogeneous context, in which custom reigned supreme, the statutes, the franchises, the fiscal and judicial privileges granted to the subordinate territories, represent the meeting point between administration and community, as well as political cohesion. The relationship between customs and written law is also discussed, and how the latter entered a strictly defined jurisdiction "in small steps", and then merge and blende with Vaud customs. Customary law continued to dominate until the end of the Middle Ages but, at the same time, the weight of learned law gradually began to increase, especially in areas of ecclesiastical jurisdiction: marriages and successions. In the second part of the work, we retrace the steps that lead to a perfection of the marriage contract, dealing specifically with the modification of marriage agreements, the conditions of validity of the bond and the causes of dissolution of the same. This is followed by the treatment of the dotation system which highlights the foundations of the patrimonial relations between the spouses. The final topic concerns the law of succession which, despite its Romanesque ancestry, in the medieval period is characterized as a non-systematic and highly incomplete subject. The focus of our discussion is on the loss and revival of the testamentary will in the Vaud region. An attempt is made to analyze, in a comprehensive manner, how wills, for at least four centuries, were replaced by various forms of donations, and how the reemergence of the testamentary will in Vaud took place from the twelfth century, thanks in part to a recovery of the Burgundian law, one of the oldest Germanic laws with which the Burgundians in the fifth century redefined Roman law. The talk concludes with a description of the formal aspects of the will, the clause, and the codicil.
Il presente lavoro consiste in un'analisi, divisa in tre parti, riguardo l'influenza politico-istituzionale sabauda e il modo con cui questa abbia segnato profondamente gli usi e le tradizioni del cantone svizzero vodese tra il XII e il XVI secolo. In prima battuta si descrive il quadro politico-istituzionale, frutto della dominazione sabauda, a cui è soggetto il territorio vodese. Vediamo come, in un contesto fortemente eterogeneo, in cui la consuetudine regna sovrana, gli statuti, le franchigie, i privilegi fiscali e giudiziari concessi ai territori subordinati, rappresentano il punto di incontro tra amministrazione e comunità, nonché di coesione politica. Si discute del rapporto tra consuetudini e diritto scritto e di come quest'ultimo sia entrato "a piccoli trotti" in una giurisdizione rigorosamente definita, per poi fondersi e confondersi con le usanze vodesi. Il diritto consuetudinario continua a dominare fino alla fine del Medioevo ma, al contempo, comincia gradualmente a crescere il peso di una legge dotta, in particolar modo negli ambiti di competenza ecclesiastica: matrimoni e successioni. Nella seconda parte del lavoro, si ripercorrono le tappe che portano a un perfezionamento del contratto di matrimonio, trattando nello specifico anche le modifiche delle convenzioni matrimoniali, le condizioni di validità del vincolo e le cause di scioglimento dello stesso. Segue poi la trattazione relativa al sistema dotale che mette in risalto quelle che sono le fondamenta dei rapporti patrimoniali fra i coniugi. L'argomento conclusivo riguarda la legislazione successoria che, nonostante la sua ascendenza romanistica, si connota nel periodo medievale come una materia non sistematica e fortemente lacunosa. Al centro del nostro discorso la perdita e la rinascita della volontà testamentaria nella regione di Vaud. Si cerca di analizzare in che modo i testamenti, per almeno quattro secoli, siano stati sostituiti da varie forme di donazioni e come il riemergere della volontà testamentaria nel Vaud si sia concretizzata a partire dal XII secolo, grazie anche a un recupero della legge borgognona, una delle più antiche leggi germaniche con cui i Borgognoni nel V secolo ridefiniscono il diritto romano. Si conclude il discorso con una descrizione degli aspetti formali del testamento, della clausola e del codicillo.
Famiglia e patrimonio nel diritto consuetudinario del Vaud (Secoli XII-XVI)
GALLUZZO, ERICA
2019/2020
Abstract
Il presente lavoro consiste in un'analisi, divisa in tre parti, riguardo l'influenza politico-istituzionale sabauda e il modo con cui questa abbia segnato profondamente gli usi e le tradizioni del cantone svizzero vodese tra il XII e il XVI secolo. In prima battuta si descrive il quadro politico-istituzionale, frutto della dominazione sabauda, a cui è soggetto il territorio vodese. Vediamo come, in un contesto fortemente eterogeneo, in cui la consuetudine regna sovrana, gli statuti, le franchigie, i privilegi fiscali e giudiziari concessi ai territori subordinati, rappresentano il punto di incontro tra amministrazione e comunità, nonché di coesione politica. Si discute del rapporto tra consuetudini e diritto scritto e di come quest'ultimo sia entrato "a piccoli trotti" in una giurisdizione rigorosamente definita, per poi fondersi e confondersi con le usanze vodesi. Il diritto consuetudinario continua a dominare fino alla fine del Medioevo ma, al contempo, comincia gradualmente a crescere il peso di una legge dotta, in particolar modo negli ambiti di competenza ecclesiastica: matrimoni e successioni. Nella seconda parte del lavoro, si ripercorrono le tappe che portano a un perfezionamento del contratto di matrimonio, trattando nello specifico anche le modifiche delle convenzioni matrimoniali, le condizioni di validità del vincolo e le cause di scioglimento dello stesso. Segue poi la trattazione relativa al sistema dotale che mette in risalto quelle che sono le fondamenta dei rapporti patrimoniali fra i coniugi. L'argomento conclusivo riguarda la legislazione successoria che, nonostante la sua ascendenza romanistica, si connota nel periodo medievale come una materia non sistematica e fortemente lacunosa. Al centro del nostro discorso la perdita e la rinascita della volontà testamentaria nella regione di Vaud. Si cerca di analizzare in che modo i testamenti, per almeno quattro secoli, siano stati sostituiti da varie forme di donazioni e come il riemergere della volontà testamentaria nel Vaud si sia concretizzata a partire dal XII secolo, grazie anche a un recupero della legge borgognona, una delle più antiche leggi germaniche con cui i Borgognoni nel V secolo ridefiniscono il diritto romano. Si conclude il discorso con una descrizione degli aspetti formali del testamento, della clausola e del codicillo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/130049