The fairy tale is not only an entertainment genre for children, but it plays an important role in their growth and education: this thesis aims to analyse the pedagogical value of the fairy tale. After briefly examining the definition of the genre and its close connection to other simple forms of narrative (fable and myth), the first chapter explores the structural characteristics of the fairy tale through the studies of Russian linguist and anthropologist Vladimir Propp. The second chapter deals with the importance of the fairy tale in the psychological development of the child through the theory of the well-known psychoanalyst Bruno Bettelheim, who identifies the deep meanings that it contains and the profound analogy with infantile thought. The following chapter illustrates the oral and popular origins of the genre and its subsequent historical development: from the first written collections of Straparola and Basile, the fairy tale enters the literary world thanks to the diffusion of the works of authors such as Perrault, Grimm and Andersen. The fourth chapter introduces the figure of a famous Italian writer for children, Gianni Rodari: thanks to his creative genius, the fairy tale is renewed and acquires more modern characteristics. He recovers the typical structures of fairy tale narration and reinterprets them through variations, reversals and deconstructions with the aim of amusing and stimulating the imagination of children. After delving into the historical evolution of the genre, the last chapter is dedicated to the use of fairy tales at school and in support of this are reported the main benefits (cognitive, linguistic, relational, emotional) that reading or listening to these stories bring to the growing child. In conclusion, the fairy tale is a valuable educational tool, as it accompanies the child in his difficult growth path: thanks to the many meanings hidden within it, the fairy tale narrative stimulates the development of some important personal skills and at the same time helps to address fears and insecurities.
La fiaba non è soltanto un genere d’intrattenimento per bambini, ma riveste un ruolo importante nel loro percorso di crescita e formazione: questo lavoro di tesi si pone quindi l’obiettivo di approfondire la valenza pedagogica del racconto fiabesco. Dopo aver brevemente esaminato la definizione del genere e la sua stretta connessione con le altre forme semplici di narrativa (favola e mito), nel primo capitolo vengono approfondite le caratteristiche strutturali della fiaba grazie agli studi del linguista e antropologo russo Vladimir Propp. Il secondo capitolo tratta l’importanza della fiaba nello sviluppo psicologico del bambino attraverso la teoria del noto psicoanalista Bruno Bettelheim, il quale individua i significati profondi che essa racchiude e la profonda analogia con il pensiero infantile. Il capitolo successivo illustra le origini orali e popolari del genere e il suo successivo sviluppo storico: dalle prime raccolte scritte di Straparola e Basile la fiaba accede al mondo letterario grazie alla diffusione delle opere di autori come Perrault, Grimm e Andersen. Nel quarto capitolo si introduce la figura di un noto scrittore italiano per bambini, Gianni Rodari: grazie al suo genio creativo la fiaba si rinnova e acquisisce caratteri più moderni. Egli recupera le strutture tipiche della narrazione fiabesca e le reinterpreta mediante variazioni, rovesciamenti, decostruzioni con l’obiettivo di divertire e stimolare la fantasia dei più piccoli. Dopo aver approfondito l’evoluzione storica del genere, l’ultimo capitolo è dedicato all’utilizzo della fiaba a scuola e a sostegno di ciò vengono riportati i principali benefici (cognitivi, linguistici, relazionali, emotivi) che la lettura o l’ascolto di questi racconti recano al bambino in fase di crescita. In conclusione la fiaba costituisce un valido strumento educativo, in quanto accompagna il bambino nel suo difficile percorso di crescita: grazie ai numerosi significati celati al suo interno, la narrazione fiabesca stimola lo sviluppo di alcune importanti abilità personali e allo stesso tempo aiuta ad affrontare paure e insicurezze.
C’era una volta la fiaba: l’evoluzione del genere e le sue potenzialità
BARIONA, LUCIA
2020/2021
Abstract
La fiaba non è soltanto un genere d’intrattenimento per bambini, ma riveste un ruolo importante nel loro percorso di crescita e formazione: questo lavoro di tesi si pone quindi l’obiettivo di approfondire la valenza pedagogica del racconto fiabesco. Dopo aver brevemente esaminato la definizione del genere e la sua stretta connessione con le altre forme semplici di narrativa (favola e mito), nel primo capitolo vengono approfondite le caratteristiche strutturali della fiaba grazie agli studi del linguista e antropologo russo Vladimir Propp. Il secondo capitolo tratta l’importanza della fiaba nello sviluppo psicologico del bambino attraverso la teoria del noto psicoanalista Bruno Bettelheim, il quale individua i significati profondi che essa racchiude e la profonda analogia con il pensiero infantile. Il capitolo successivo illustra le origini orali e popolari del genere e il suo successivo sviluppo storico: dalle prime raccolte scritte di Straparola e Basile la fiaba accede al mondo letterario grazie alla diffusione delle opere di autori come Perrault, Grimm e Andersen. Nel quarto capitolo si introduce la figura di un noto scrittore italiano per bambini, Gianni Rodari: grazie al suo genio creativo la fiaba si rinnova e acquisisce caratteri più moderni. Egli recupera le strutture tipiche della narrazione fiabesca e le reinterpreta mediante variazioni, rovesciamenti, decostruzioni con l’obiettivo di divertire e stimolare la fantasia dei più piccoli. Dopo aver approfondito l’evoluzione storica del genere, l’ultimo capitolo è dedicato all’utilizzo della fiaba a scuola e a sostegno di ciò vengono riportati i principali benefici (cognitivi, linguistici, relazionali, emotivi) che la lettura o l’ascolto di questi racconti recano al bambino in fase di crescita. In conclusione la fiaba costituisce un valido strumento educativo, in quanto accompagna il bambino nel suo difficile percorso di crescita: grazie ai numerosi significati celati al suo interno, la narrazione fiabesca stimola lo sviluppo di alcune importanti abilità personali e allo stesso tempo aiuta ad affrontare paure e insicurezze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/130037