Con Outdoor education ci si riferisce a una vasta area di pratiche educative il cui comune denominatore è la valorizzazione dell’ambiente esterno assunto come ambiente di formazione. L'esperienza in natura è un'esperienza primaria che offre infinite possibilità di apprendimento e che pone l’essere umano a diretto contatto con una molteplicità di elementi favorendo la stimolazione di tutti i cinque i sensi simultaneamente. La vita nelle città moderne, frenetiche e inquinate offre però ai bambini poche occasioni di esperienze all’aperto. Per questo motivo, oggi più che mai, la scuola deve consentire ai bambini di recuperare un legame profondo con la natura utile a costruire la propria identità personale, conquistare autonomia e fiducia in sé stessi, migliorare le competenze relazionali e sociali, far maturare le competenze di cittadinanza responsabile affinché i nostri alunni imparino anche a difendere e a salvaguardare l’ambiente nel quale vivono. La capacità di mettersi alla prova e di calcolare il rischio, sia quello legato all'ambiente esterno sia quello legato all'ambito delle relazioni umane, quindi la capacità psicologica di riconoscere le proprie e altrui emozioni, la capacità di gestirle e saper entrare in relazione con gli altri, costruire e gestire un rapporto umano: tutto queste competenze sono favorite dall'outdoor education. L’importanza dell’ambiente naturale nei processi educativi dell’infanzia non é però cosa nuova. Illustri sono i nomi di coloro i quali hanno contribuito a costruire quella che, recentemente, é stata definita Outdoor education, l’educazione fuori dalla porta: da Locke, Rousseau, Frobel, Montessori che hanno lasciato preziose eredità, ai maestri Zavalloni e Farné, per citarne alcuni, i quali hanno contribuito a rinnovare la scuola italiana. Prendendo come riferimento le Indicazioni nazionali per il curricolo, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria devono utilizzare la metodologia dell’outdoor education per offrire esperienze didattiche significative, coltivare la crescita della persona sperimentando il contatto con la natura, favorendo gli apprendimenti e, nello stesso tempo, suscitando emozioni nuove. In quest’ottica, gli insegnanti diventano degli accompagnatori e il loro ruolo è fondamentalmente quello di accogliere con flessibilità e amorevolezza gli stimoli e gli interessi che i bambini portano, lasciando loro uno spazio di libera immersione e scoperta. Le attività svolte all’aperto, l’osservazione e la conoscenza dell’ambiente naturale rendono più piacevole l’apprendimento e sensibilizzano al rispetto e all’amore verso la natura e l’ambiente. In situazioni piacevoli e stimolanti, si attivano circuiti neurali tali per cui apprendere risulta più facile e proprio queste condizioni deve favorire la scuola per produrre negli studenti apprendimento sensato e a lungo termine. Gli ambiti curricolari devono, dunque, essere affiancati e arricchiti da attività svolte all'aperto, la scuola deve sperimentare e proporre nuove metodologie didattiche e modalità di apprendimento più dirette e concrete, più vicine ai bambini. Progetti di educazione all'aria aperta che si avvicinano con sensibilità e attenzione ai bisogni contemporanei dell'infanzia, mirati alla costruzione del sapere attraverso la pratica, promuovendo un ruolo attivo e riflessivo nei bambini e potenziando il sentimento di affinità che li lega alla natura.
Outdoor education: un approccio esperienziale all'apprendimento.
ROSSI, ANGELA
2020/2021
Abstract
Con Outdoor education ci si riferisce a una vasta area di pratiche educative il cui comune denominatore è la valorizzazione dell’ambiente esterno assunto come ambiente di formazione. L'esperienza in natura è un'esperienza primaria che offre infinite possibilità di apprendimento e che pone l’essere umano a diretto contatto con una molteplicità di elementi favorendo la stimolazione di tutti i cinque i sensi simultaneamente. La vita nelle città moderne, frenetiche e inquinate offre però ai bambini poche occasioni di esperienze all’aperto. Per questo motivo, oggi più che mai, la scuola deve consentire ai bambini di recuperare un legame profondo con la natura utile a costruire la propria identità personale, conquistare autonomia e fiducia in sé stessi, migliorare le competenze relazionali e sociali, far maturare le competenze di cittadinanza responsabile affinché i nostri alunni imparino anche a difendere e a salvaguardare l’ambiente nel quale vivono. La capacità di mettersi alla prova e di calcolare il rischio, sia quello legato all'ambiente esterno sia quello legato all'ambito delle relazioni umane, quindi la capacità psicologica di riconoscere le proprie e altrui emozioni, la capacità di gestirle e saper entrare in relazione con gli altri, costruire e gestire un rapporto umano: tutto queste competenze sono favorite dall'outdoor education. L’importanza dell’ambiente naturale nei processi educativi dell’infanzia non é però cosa nuova. Illustri sono i nomi di coloro i quali hanno contribuito a costruire quella che, recentemente, é stata definita Outdoor education, l’educazione fuori dalla porta: da Locke, Rousseau, Frobel, Montessori che hanno lasciato preziose eredità, ai maestri Zavalloni e Farné, per citarne alcuni, i quali hanno contribuito a rinnovare la scuola italiana. Prendendo come riferimento le Indicazioni nazionali per il curricolo, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria devono utilizzare la metodologia dell’outdoor education per offrire esperienze didattiche significative, coltivare la crescita della persona sperimentando il contatto con la natura, favorendo gli apprendimenti e, nello stesso tempo, suscitando emozioni nuove. In quest’ottica, gli insegnanti diventano degli accompagnatori e il loro ruolo è fondamentalmente quello di accogliere con flessibilità e amorevolezza gli stimoli e gli interessi che i bambini portano, lasciando loro uno spazio di libera immersione e scoperta. Le attività svolte all’aperto, l’osservazione e la conoscenza dell’ambiente naturale rendono più piacevole l’apprendimento e sensibilizzano al rispetto e all’amore verso la natura e l’ambiente. In situazioni piacevoli e stimolanti, si attivano circuiti neurali tali per cui apprendere risulta più facile e proprio queste condizioni deve favorire la scuola per produrre negli studenti apprendimento sensato e a lungo termine. Gli ambiti curricolari devono, dunque, essere affiancati e arricchiti da attività svolte all'aperto, la scuola deve sperimentare e proporre nuove metodologie didattiche e modalità di apprendimento più dirette e concrete, più vicine ai bambini. Progetti di educazione all'aria aperta che si avvicinano con sensibilità e attenzione ai bisogni contemporanei dell'infanzia, mirati alla costruzione del sapere attraverso la pratica, promuovendo un ruolo attivo e riflessivo nei bambini e potenziando il sentimento di affinità che li lega alla natura.File | Dimensione | Formato | |
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