Durante il percorso di apprendimento scolastico possono insorgere diverse difficoltà che ostacolano l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze: la matematica è una delle discipline che maggiormente risente di questo problema. In questo caso specifico, molteplici sono le fonti che possono portare alle difficoltà di apprendimento degli allievi. In primo luogo, alcuni argomenti della stessa disciplina, la cui complessità porta sistematicamente gli studiosi a scontrarsi con ostacoli ontogenetici ed epistemologici e a sviluppare misconcezioni inevitabili riguardanti quei contenuti. In secondo luogo gli insegnanti, che possono trasmettere il sapere didattico senza averne piena conoscenza e usando metodologie inadeguate per il contenuto da spiegare. Ciò contribuisce alla creazione dei contratti didattici impliciti degli studenti, i quali basano le risposte ad esercizi matematici sulle reazioni dell’insegnante. Infine gli allievi stessi, che compiono errori dettati da distrazione o sistematici, dovuti a modelli primitivi o intuitivi del concetto di studio. Per eludere il più possibile l’insorgenza delle difficoltà evitabili e per superare le difficoltà inevitabili, si deve fornire agli alunni un ambiente di studio adatto per la formazione personale e un apprendimento significativo, costruttivo e interattivo. Partendo dal Cognitivismo fino ai giorni nostri, con le ricerche di Bloom, Guilford, Anderson e Krathwohl, si sostiene l’importanza di attivare e potenziare i processi cognitivi attraverso le attività didattiche, per sviluppare le abilità legate alla disciplina e apprendere i concetti in modo attivo e partecipativo. Affinché questo sia possibile, gli insegnanti devono proporre in aula metodi d’insegnamento incentrati sulla partecipazione attiva degli alunni, che li spingano ad imparare tramite l’osservazione del contesto di studio e l’esplorazione attiva dei concetti e processi da apprendere. Questi, inoltre, devono essere fonte di motivazione per gli studenti, inserendoli in un contesto stimolante che abbia richiami all’esperienza di vita comune ed elementi ludici. Alla luce di quanto evidenziato, la tesi analizza le tematiche relative alle difficoltà in matematica, all’attivazione dei processi cognitivi durante lo studio di questa disciplina e alle caratteristiche dei metodi di insegnamento per promuoverne un apprendimento di qualità, da un punto di vista teorico e tramite l’esposizione di ricerche accademiche recenti. In seguito viene presentato il progetto sperimentale “La scuola per detective: missione matematica”, svolto in didattica a distanza con un gruppo di quattro alunni di quarta primaria che frequentano una scuola di Torino. Questo intervento ha lo scopo di contrastare le difficoltà in matematica con l’uso di attività didattiche a carattere ludico, intervenendo sull’attivazione delle abilità matematiche, sul potenziamento dei processi cognitivi e stimolando la motivazione allo studio. Le attività nello specifico riguardano il calcolo, i numeri razionali, la geometria e la soluzione di problemi.
Contrastare le difficoltà di apprendimento in matematica alla fine della scuola primaria. Un quasi esperimento in DAD in una classe quarta.
SALSA, IRENE
2020/2021
Abstract
Durante il percorso di apprendimento scolastico possono insorgere diverse difficoltà che ostacolano l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze: la matematica è una delle discipline che maggiormente risente di questo problema. In questo caso specifico, molteplici sono le fonti che possono portare alle difficoltà di apprendimento degli allievi. In primo luogo, alcuni argomenti della stessa disciplina, la cui complessità porta sistematicamente gli studiosi a scontrarsi con ostacoli ontogenetici ed epistemologici e a sviluppare misconcezioni inevitabili riguardanti quei contenuti. In secondo luogo gli insegnanti, che possono trasmettere il sapere didattico senza averne piena conoscenza e usando metodologie inadeguate per il contenuto da spiegare. Ciò contribuisce alla creazione dei contratti didattici impliciti degli studenti, i quali basano le risposte ad esercizi matematici sulle reazioni dell’insegnante. Infine gli allievi stessi, che compiono errori dettati da distrazione o sistematici, dovuti a modelli primitivi o intuitivi del concetto di studio. Per eludere il più possibile l’insorgenza delle difficoltà evitabili e per superare le difficoltà inevitabili, si deve fornire agli alunni un ambiente di studio adatto per la formazione personale e un apprendimento significativo, costruttivo e interattivo. Partendo dal Cognitivismo fino ai giorni nostri, con le ricerche di Bloom, Guilford, Anderson e Krathwohl, si sostiene l’importanza di attivare e potenziare i processi cognitivi attraverso le attività didattiche, per sviluppare le abilità legate alla disciplina e apprendere i concetti in modo attivo e partecipativo. Affinché questo sia possibile, gli insegnanti devono proporre in aula metodi d’insegnamento incentrati sulla partecipazione attiva degli alunni, che li spingano ad imparare tramite l’osservazione del contesto di studio e l’esplorazione attiva dei concetti e processi da apprendere. Questi, inoltre, devono essere fonte di motivazione per gli studenti, inserendoli in un contesto stimolante che abbia richiami all’esperienza di vita comune ed elementi ludici. Alla luce di quanto evidenziato, la tesi analizza le tematiche relative alle difficoltà in matematica, all’attivazione dei processi cognitivi durante lo studio di questa disciplina e alle caratteristiche dei metodi di insegnamento per promuoverne un apprendimento di qualità, da un punto di vista teorico e tramite l’esposizione di ricerche accademiche recenti. In seguito viene presentato il progetto sperimentale “La scuola per detective: missione matematica”, svolto in didattica a distanza con un gruppo di quattro alunni di quarta primaria che frequentano una scuola di Torino. Questo intervento ha lo scopo di contrastare le difficoltà in matematica con l’uso di attività didattiche a carattere ludico, intervenendo sull’attivazione delle abilità matematiche, sul potenziamento dei processi cognitivi e stimolando la motivazione allo studio. Le attività nello specifico riguardano il calcolo, i numeri razionali, la geometria e la soluzione di problemi. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/130004