The management of post-operative recurrences in patients with adrenocortical carcinoma (ACC): the experience of San Luigi Hospital. BACKGROUND The management of post-operative recurrences of ACC remains controversial, although the current guidelines recommend a surgical approach whenever feasible with radical intent if recurrence-free survival (RFS) >12 months or systemic treatment if RFS < 6 months. AIM The aim of our study was to evaluate retrospectively the management of recurrences in patients with ACC followed at San Luigi Hospital. We collected data of 106 patients with ACC followed at the San Luigi Hospital from 2000 to 2020. Median follow up was 34 months. OUTCOME Baseline characteristics of our patients were: 59.4% women, median age 46 yrs, 31.4% ACC were incidentally discovered, 52.4% patients reported symptoms related to hormone excess (72.7% cortisol) and 7.6% to tumor mass, 71.7% ACC were stage I-II ENSAT, 73.8% underwent open surgery, and all were macroscopically resected (R0, R1 or Rx surgery). Median Weiss Score was 7, median ki67 20%, and 60.4% of patients underwent adjuvant mitotane treatment following surgery. Median RFS was 12 months (IQR: 6-23), and median OS was 45 months. ACC recurrences occurred as a single lesion (group A) in 35.8%, multiple lesions in a single organ (group B) in 20.8%, and affecting multiple organs (group C) in 43.4%. Baseline characteristics of patients stratified by the type of recurrence did not differ between them. Local treatment (surgery, radiotherapy or RFA) was used in 100% of patients of the group A, 66.7% in group B, and 26% in group C. After treatment of recurrence, 61% of patients were free of disease. Stratifying patients by type of recurrences, we found a significantly better OS for group A (p<0.001). On multivariable analyses, the prognostic factors for OS after recurrence were having a single recurrence and longer RFS after primary surgery. Stratifying patients by treatment of recurrence, we found a significantly better OS for patients who underwent local treatments (p<0.001). This finding may be linked to the better outcome of local recurrences. CONCLUSION We managed ACC recurrences mainly with a locoregional approach, not only when recurrences occurred as a single lesion, and we were able to attain a disease-free status in 61% of patients. The chance of future survival was better when ACC recurred as a single lesion allowing a locoregional treatment and with prolonged RFS after primary surgery.

La gestione delle recidive post-operatorie nei pazienti con carcinoma corticosurrenalico (CCS): l’esperienza dell’ospedale San Luigi BACKGROUND La gestione delle recidive post-operatorie del CCS è ancora controversa, sebbene le ultime linee guida raccomandino, se possibile, la resezione chirurgica con intento radicale nei pazienti con un intervallo libero da malattia (RFS) superiore ai 12 mesi o il trattamento sistemico se RFS < 6 mesi. OBIETTIVI DELLO STUDIO Lo scopo di questo studio era di analizzare retrospettivamente la gestione delle recidive in pazienti con CCS seguiti presso l’ospedale San Luigi. Abbiamo raccolto i dati di 106 pazienti con recidiva del CCS seguiti presso l’Ospedale San Luigi dal 2000 al 2020. Il tempo mediano del follow up era di 34 mesi. RISULTATI I pazienti presentavano le seguenti caratteristiche: 59.4% di sesso femminile, età mediana alla diagnosi di 46 anni, diagnosi incidentale di CCS nel 31.4% dei casi, il 52.4% dei pazienti riferiva sintomi legati all’ipersecrezione ormonale (ipercortisolismo nel 72.7% dei casi) o all’effetto massa (7.1%). Il 71.7% dei pazienti si presentava in stadio ENSAT I-II, il 73.8% è stato trattato con chirurgia open e tutti i pazienti ha ottenuto una resezione macroscopicamente completa (R0, R1 o Rx). Il valore mediano di Ki67 era del 20% e il punteggio mediano del Weiss score era 7. Al 60.4% dei pazienti è stato somministrato il mitotane come terapia adiuvante dopo l’intervento chirurgico. RFS mediano era di 12 mesi (IQR 6-23) e l’OS mediano di 45 mesi. La recidiva del CCS si presentava come una singola lesione (gruppo A) nel 35.8% dei pazienti, come multiple lesioni in un singolo organo (gruppo B) nel 20.8%, mentre nel 43.4% dei pazienti la recidiva coinvolgeva multipli organi (gruppo C). Le caratteristiche demografiche e cliniche non differivano fra i pazienti stratificati in base al tipo di recidiva. I trattamenti locoregionali (chirurgia, radioterapia, RFA) sono stati usati nel 100% dei pazienti del gruppo A, nel 66.7% dei pazienti del gruppo B e nel 26% dei pazienti del Gruppo C. Dopo il trattamento della recidiva il 61% dei pazienti era libero da malattia. Stratificando i pazienti in base al tipo di recidiva abbiamo osservato una OS significativamente migliore nei pazienti del gruppo A (p<0.001). I fattori prognostici per l’OS dopo la recidiva rilevati all’analisi multivariata erano l’avere una recidiva con una singola lesione e un RFS più lungo dopo la prima chirurgia. Stratificando i pazienti in base al tipo di trattamento della recidiva abbiamo rilevato un OS significativamente migliore nei pazienti sottoposti a un trattamento locoregionale (p<0.001). Questo risultato potrebbe essere legato al migliore outcome delle recidive locali. CONCLUSIONI Abbiamo gestito le recidive del CCS prevalentemente con un approccio locoregionale, non solo quando la recidiva si manifestava come una singola lesione, e abbiamo ottenuto uno stato libero da malattia nel 61% dei pazienti. La sopravvivenza era maggiore quando il CCS recidivava con un’unica lesione, trattabile con un approccio locoregionale, e dopo un RFS più lungo dopo la prima chirurgia.

La gestione delle recidive post-operatorie nei pazienti con carcinoma corticosurrenalico: l'esperienza dell'ospedale San Luigi

BORIN, CHIARA
2020/2021

Abstract

La gestione delle recidive post-operatorie nei pazienti con carcinoma corticosurrenalico (CCS): l’esperienza dell’ospedale San Luigi BACKGROUND La gestione delle recidive post-operatorie del CCS è ancora controversa, sebbene le ultime linee guida raccomandino, se possibile, la resezione chirurgica con intento radicale nei pazienti con un intervallo libero da malattia (RFS) superiore ai 12 mesi o il trattamento sistemico se RFS < 6 mesi. OBIETTIVI DELLO STUDIO Lo scopo di questo studio era di analizzare retrospettivamente la gestione delle recidive in pazienti con CCS seguiti presso l’ospedale San Luigi. Abbiamo raccolto i dati di 106 pazienti con recidiva del CCS seguiti presso l’Ospedale San Luigi dal 2000 al 2020. Il tempo mediano del follow up era di 34 mesi. RISULTATI I pazienti presentavano le seguenti caratteristiche: 59.4% di sesso femminile, età mediana alla diagnosi di 46 anni, diagnosi incidentale di CCS nel 31.4% dei casi, il 52.4% dei pazienti riferiva sintomi legati all’ipersecrezione ormonale (ipercortisolismo nel 72.7% dei casi) o all’effetto massa (7.1%). Il 71.7% dei pazienti si presentava in stadio ENSAT I-II, il 73.8% è stato trattato con chirurgia open e tutti i pazienti ha ottenuto una resezione macroscopicamente completa (R0, R1 o Rx). Il valore mediano di Ki67 era del 20% e il punteggio mediano del Weiss score era 7. Al 60.4% dei pazienti è stato somministrato il mitotane come terapia adiuvante dopo l’intervento chirurgico. RFS mediano era di 12 mesi (IQR 6-23) e l’OS mediano di 45 mesi. La recidiva del CCS si presentava come una singola lesione (gruppo A) nel 35.8% dei pazienti, come multiple lesioni in un singolo organo (gruppo B) nel 20.8%, mentre nel 43.4% dei pazienti la recidiva coinvolgeva multipli organi (gruppo C). Le caratteristiche demografiche e cliniche non differivano fra i pazienti stratificati in base al tipo di recidiva. I trattamenti locoregionali (chirurgia, radioterapia, RFA) sono stati usati nel 100% dei pazienti del gruppo A, nel 66.7% dei pazienti del gruppo B e nel 26% dei pazienti del Gruppo C. Dopo il trattamento della recidiva il 61% dei pazienti era libero da malattia. Stratificando i pazienti in base al tipo di recidiva abbiamo osservato una OS significativamente migliore nei pazienti del gruppo A (p<0.001). I fattori prognostici per l’OS dopo la recidiva rilevati all’analisi multivariata erano l’avere una recidiva con una singola lesione e un RFS più lungo dopo la prima chirurgia. Stratificando i pazienti in base al tipo di trattamento della recidiva abbiamo rilevato un OS significativamente migliore nei pazienti sottoposti a un trattamento locoregionale (p<0.001). Questo risultato potrebbe essere legato al migliore outcome delle recidive locali. CONCLUSIONI Abbiamo gestito le recidive del CCS prevalentemente con un approccio locoregionale, non solo quando la recidiva si manifestava come una singola lesione, e abbiamo ottenuto uno stato libero da malattia nel 61% dei pazienti. La sopravvivenza era maggiore quando il CCS recidivava con un’unica lesione, trattabile con un approccio locoregionale, e dopo un RFS più lungo dopo la prima chirurgia.
ITA
The management of post-operative recurrences in patients with adrenocortical carcinoma (ACC): the experience of San Luigi Hospital. BACKGROUND The management of post-operative recurrences of ACC remains controversial, although the current guidelines recommend a surgical approach whenever feasible with radical intent if recurrence-free survival (RFS) >12 months or systemic treatment if RFS < 6 months. AIM The aim of our study was to evaluate retrospectively the management of recurrences in patients with ACC followed at San Luigi Hospital. We collected data of 106 patients with ACC followed at the San Luigi Hospital from 2000 to 2020. Median follow up was 34 months. OUTCOME Baseline characteristics of our patients were: 59.4% women, median age 46 yrs, 31.4% ACC were incidentally discovered, 52.4% patients reported symptoms related to hormone excess (72.7% cortisol) and 7.6% to tumor mass, 71.7% ACC were stage I-II ENSAT, 73.8% underwent open surgery, and all were macroscopically resected (R0, R1 or Rx surgery). Median Weiss Score was 7, median ki67 20%, and 60.4% of patients underwent adjuvant mitotane treatment following surgery. Median RFS was 12 months (IQR: 6-23), and median OS was 45 months. ACC recurrences occurred as a single lesion (group A) in 35.8%, multiple lesions in a single organ (group B) in 20.8%, and affecting multiple organs (group C) in 43.4%. Baseline characteristics of patients stratified by the type of recurrence did not differ between them. Local treatment (surgery, radiotherapy or RFA) was used in 100% of patients of the group A, 66.7% in group B, and 26% in group C. After treatment of recurrence, 61% of patients were free of disease. Stratifying patients by type of recurrences, we found a significantly better OS for group A (p<0.001). On multivariable analyses, the prognostic factors for OS after recurrence were having a single recurrence and longer RFS after primary surgery. Stratifying patients by treatment of recurrence, we found a significantly better OS for patients who underwent local treatments (p<0.001). This finding may be linked to the better outcome of local recurrences. CONCLUSION We managed ACC recurrences mainly with a locoregional approach, not only when recurrences occurred as a single lesion, and we were able to attain a disease-free status in 61% of patients. The chance of future survival was better when ACC recurred as a single lesion allowing a locoregional treatment and with prolonged RFS after primary surgery.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129902