La ricostruzione della ferita cutanea dopo exeresi neoplastica cutanea e sottocutanea è una parte fondamentale della chirurgia oncologica. Questa può essere attuata mediante ricostruzione diretta, per contrazione e riepitelizzazione o mediante l’uso di lembi locali, lembi assiali o lembi liberi. I lembi assiali incorporano un’arteria cutanea diretta, che emerge in superficie dalla muscolatura scheletrica e decorre nel sottile muscolo pannicolare. Tra i lembi assiali, il lembo epigastrico superficiale caudale è considerato uno tra i più robusti e versatili a disposizione e permette la chiusura di difetti chirurgici ampi in diversi settori anatomici, con un tasso di attecchimento anche del 100%. L’obiettivo della seguente tesi è valutare l’outcome clinico di cani trattati con l’utilizzo del lembo epigastrico superficiale caudale, in seguito ad exeresi neoplasica. Sono state riviste le cartelle cliniche dei casi sottoposti a intervento di ricostruzione attraverso il lembo assiale dell’arteria epigastrica superficiale caudale nel periodo compreso tra maggio 2008 e giugno 2021. In tutti i pazienti presi in esame i difetti da colmare derivano da ampia exeresi neoplastica. Sono stati eseguiti gli esami clinici pre-operatori che comprendevano: esami del sangue, esame citologico e gli esami di diagnostica per immagini. Successivamente all’intervento chirurgico è stato condotto l’esame istologico sulla neoplasia asportata. L’esito della chirurgia è stato valutato mediante i controlli post-operatori e gli esami di routine nei mesi successivi all’intervento e attraverso un questionario telefonico coi proprietari. Nello studio sono stati inclusi 14 cani. La razza più rappresentativa è stata quella dei meticci, l’età media è risultata essere di 90 ± 29,7, mentre si è rilevata una mediana di età di 90 mesi. il valore medio del peso è di 26,8 ± 11,4 kg (range: 10-46 kg) con mediana 30 kg. Le neoplasie asportate sono state: mastocitoma cutaneo di II grado in 5 cani (31%); recidiva di mastocitoma in 2 cani (12,5%); mastocitoma cutaneo di I grado in 1 cane (6%); mastocitoma cutaneo di III grado in 1 cane (6%); mastocitoma sottocutaneo in 1 cane (6%); sarcoma dei tessuti molli di III grado in 1 cane (6%); sarcoma dei tessuti molli perivascolare di I grado in 1 cane (6%); sarcoma indifferenziato in 1 cane (6%). In 7 casi il lembo è guarito senza alcuna complicazione, mentre nei restanti 7 si sono verificate le seguenti complicazioni: 3 deiscenza della sutura, 3 sieromi e 1 infezione. A lungo termine la sopravvivenza del lembo si è verificata in tutti i cani considerati. I risultati funzionali ed estetici sono stati ottimi. Nel complesso è emerso che il lembo vascolarizzato dell’arteria epigastrica superficiale caudale è ampio, robusto e molto versatile per colmare ampi difetti cutanei e sottocutanei esito dell’asportazione di neoplasie aggressive come i mastocitomi che sono altamente metastatici localmente. Le complicanze maggiori (21%) si sono risolte nella totalità dei casi e sono ulteriormente riducibili con una buona conoscenza dell’anatomia, della tecnica chirurgica e della corretta gestione del paziente nel postoperatorio.

Utilizzo del lembo assiale dell’arteria epigastrica superficiale caudale nella gestione delle ferite chirurgiche, conseguenti all’exeresi ad ampio margine di neoplasie: outcome clinico in 14 pazienti

PROVENZALE, GABRIELE
2020/2021

Abstract

La ricostruzione della ferita cutanea dopo exeresi neoplastica cutanea e sottocutanea è una parte fondamentale della chirurgia oncologica. Questa può essere attuata mediante ricostruzione diretta, per contrazione e riepitelizzazione o mediante l’uso di lembi locali, lembi assiali o lembi liberi. I lembi assiali incorporano un’arteria cutanea diretta, che emerge in superficie dalla muscolatura scheletrica e decorre nel sottile muscolo pannicolare. Tra i lembi assiali, il lembo epigastrico superficiale caudale è considerato uno tra i più robusti e versatili a disposizione e permette la chiusura di difetti chirurgici ampi in diversi settori anatomici, con un tasso di attecchimento anche del 100%. L’obiettivo della seguente tesi è valutare l’outcome clinico di cani trattati con l’utilizzo del lembo epigastrico superficiale caudale, in seguito ad exeresi neoplasica. Sono state riviste le cartelle cliniche dei casi sottoposti a intervento di ricostruzione attraverso il lembo assiale dell’arteria epigastrica superficiale caudale nel periodo compreso tra maggio 2008 e giugno 2021. In tutti i pazienti presi in esame i difetti da colmare derivano da ampia exeresi neoplastica. Sono stati eseguiti gli esami clinici pre-operatori che comprendevano: esami del sangue, esame citologico e gli esami di diagnostica per immagini. Successivamente all’intervento chirurgico è stato condotto l’esame istologico sulla neoplasia asportata. L’esito della chirurgia è stato valutato mediante i controlli post-operatori e gli esami di routine nei mesi successivi all’intervento e attraverso un questionario telefonico coi proprietari. Nello studio sono stati inclusi 14 cani. La razza più rappresentativa è stata quella dei meticci, l’età media è risultata essere di 90 ± 29,7, mentre si è rilevata una mediana di età di 90 mesi. il valore medio del peso è di 26,8 ± 11,4 kg (range: 10-46 kg) con mediana 30 kg. Le neoplasie asportate sono state: mastocitoma cutaneo di II grado in 5 cani (31%); recidiva di mastocitoma in 2 cani (12,5%); mastocitoma cutaneo di I grado in 1 cane (6%); mastocitoma cutaneo di III grado in 1 cane (6%); mastocitoma sottocutaneo in 1 cane (6%); sarcoma dei tessuti molli di III grado in 1 cane (6%); sarcoma dei tessuti molli perivascolare di I grado in 1 cane (6%); sarcoma indifferenziato in 1 cane (6%). In 7 casi il lembo è guarito senza alcuna complicazione, mentre nei restanti 7 si sono verificate le seguenti complicazioni: 3 deiscenza della sutura, 3 sieromi e 1 infezione. A lungo termine la sopravvivenza del lembo si è verificata in tutti i cani considerati. I risultati funzionali ed estetici sono stati ottimi. Nel complesso è emerso che il lembo vascolarizzato dell’arteria epigastrica superficiale caudale è ampio, robusto e molto versatile per colmare ampi difetti cutanei e sottocutanei esito dell’asportazione di neoplasie aggressive come i mastocitomi che sono altamente metastatici localmente. Le complicanze maggiori (21%) si sono risolte nella totalità dei casi e sono ulteriormente riducibili con una buona conoscenza dell’anatomia, della tecnica chirurgica e della corretta gestione del paziente nel postoperatorio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129893