The importance of lower limb alignment after prosthesis implantation is an extensively studied aspect in total knee arthroplasty, since it is one of the critical points for long-term results. However, it has also proved to be extremely important in unicompartmental knee arthroplasty (UKA), for the same reason. The aim of this clinical study is to propose a new and innovative preoperative planning for the UKA, in which 1 mm of the cut corresponds to 1° of alignment correction on the frontal plane. This planning target is to obtain the lower limb alignment, to be measured through the HKA angle (HKAa), as similar as possible to the healthy contralateral limb. The patients were divided into 3 groups: 10 patients operated with manual technique on which the preoperative planning was carried out, 10 patients operated with standard manual technique without preoperative planning and 10 patients operated with robot-assisted technique (MAKO or NAVIO). All of them had to have a teleradiography of the lower limbs before the surgery and another one at least 6 months after it. The HKA angle of both limbs was radiographically evaluated before surgery, and the HKAa on the operated limb was evaluated after at least 6 months. In the group in which the planning was carried out, the average postoperative HKAa was 3.5° ± 1.5° (1°-5°). There is a statistically significant difference with preoperative HKAa (p<0.05). In the group operated with standard manual technique, the postoperative HKA angle showed average values of 5.4° ± 3.2° (2° -12°). There is no statistically significant difference with preoperative HKAa (p = 0.067). In the group operated with the robot-assisted technique, postoperative HKAa shows the following mean value 4.8° ± 2.3° (2°-8.5 °). There is no statistically significant difference with preoperative HKAa (p = 0.074). Considering the postoperative difference in HKAa between the two knees, in the group in which the preoperative planning was carried out, there is an average difference of 0.9° ± 0.8° (0-2°). In the group operated with standard manual technique the difference is 3.2° ± 1.7 ° (1°-7°). For patients undergoing robot-assisted surgery it is 2.5° ± 1.7° (1-7°). There is a statistically significant difference (p<0.001) in the HKAa divergence between the two knees involving the group with preoperative planning and the patients operated with standard manual or robot-assisted technique. However, even comparing only the group with preoperative planning with the group operated with the standard manual technique, the difference between the HKA angles is statistically significant (p=0.002). The same happens when we compare the group with preoperative planning and the patients operated with the robot-assisted technique (p=0.011). With reference to the preoperative planning compliance: on the 10 patients on whom the planning was carried out, a 70% of success was obtained. In the other 3 cases there was a maximum difference of 3°. The results obtained, using the preoperative planning, demonstrate how a very similar alignment of the lower limbs can be obtained between the prosthetic limb and the healthy one, after UKA. The 70% of the planning success has been obtained, so the idea that 1 mm of the cut corresponds to a variation of 1° of the HKA angle can be considered worthy of further study.

L’importanza dell’allineamento dell’arto inferiore dopo la protesizzazione è un aspetto ampiamente studiato per la protesi totale di ginocchio, in quanto si è visto essere uno dei punti critici per i risultati a lungo termine. Tuttavia, si è dimostrato di estrema importanza anche nell’ambito della protesi monocompartimentale di ginocchio (PMG), per lo stesso motivo. Lo scopo del presente studio clinico è quello di proporre un nuovo ed innovativo planning preoperatorio per la PMG, nel quale a 1 mm di taglio corrisponde 1° di correzione dell’allineamento sul piano frontale. Il fine ultimo è ottenere un allineamento dell’arto inferiore, misurato tramite l’angolo HKA (HKAa), il più possibile simile all’arto controlaterale sano. Si sono divisi i pazienti in 3 gruppi: 10 pazienti operati con tecnica manuale sui quali si è effettuato il planning preoperatorio, 10 operati con tecnica manuale standard senza planning e 10 operati con tecnica robot-assistita. Tutti dovevano aver effettuato una teleradiografia degli arti inferiori prima dell’intervento e ad almeno 6 mesi da esso. Sono stati valutati radiograficamente l’angolo HKA dell’arto da operare e di quello sano nel preoperatorio e, sull’arto operato, è stato valutato l’HKAa a distanza di almeno 6 mesi. Nel gruppo in cui è stato effettuato il planning, l’HKAa postoperatorio medio risulta essere di 3.5° ± 1,5° (1°-5°). Vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperatorio (p<0,001). Nel gruppo operato con tecnica manuale standard l’angolo HKA postoperatorio mostra valori medi di 5,4° ± 3,2° (2°-12°). Non vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperatorio (p=0.067). Nel gruppo operato con tecnica robot-assistita, HKAa postoperatorio presenta il seguente valore medio: 4,8° ± 2,3° (2°-8,5°). Non vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperaotorio (p=0.074). Considerando, invece, la differenza postoperatoria dell’HKAa tra le due ginocchia, nel gruppo in cui si è effettuato il planning preoperatorio vi è una differenza media di 0,9° ± 0,8° (0-2°). Nel gruppo operato con tecnica manuale standard la differenza è di 3.2° ± 1,7° (1°-7°). Per i pazienti sottoposti a chirurgia robot-assistita è di 2,5° ± 1,7° (1-7°). Vi è una differenza statisticamente significativa (p<0,001) nella differenza degli HKAa tra le due ginocchia tra il gruppo che ha effettuato il planning e il gruppo composto da pazienti in cui si è scelto di utilizzare la tecnica manuale standard o quella robot-assistita. Tuttavia, anche confrontando solo il gruppo planning con il gruppo operato con tecnica manuale standard, la differenza tra gli angoli HKA risulta essere statisticamente significativa (p=0,002). Così anche se si confronta il gruppo planning con i pazienti operati con tecnica robot-assistita (p=0,011). Per quanto concerne il rispetto del planning preoperatorio: sui 10 pazienti su cui si è eseguito il planning si è ottenuto un 70% di successo nel rispetto di esso. Nei 3 casi in cui vi è stata una differenza tra l’HKAa previsto e quello ottenuto è presente uno scarto massimo di 3°. I risultati ottenuti, impostando il planning preoperatorio, dimostrano come si possa ottenere un allineamento degli arti inferiori molto simile tra l’arto protesizzato e l’arto sano dopo PMG. Si è dimostrato un 70% di successo del planning, quindi, l’idea che 1 mm di taglio corrisponda a una variazione di 1° dell’angolo HKA può essere ritenuta meritevole di approfondimento.

Allineamento dell'arto inferiore dopo protesi monocompartimentale di ginocchio. Valutazione dell'affidabilità del planning preoperatorio.

VITTONI, BEATRICE
2020/2021

Abstract

L’importanza dell’allineamento dell’arto inferiore dopo la protesizzazione è un aspetto ampiamente studiato per la protesi totale di ginocchio, in quanto si è visto essere uno dei punti critici per i risultati a lungo termine. Tuttavia, si è dimostrato di estrema importanza anche nell’ambito della protesi monocompartimentale di ginocchio (PMG), per lo stesso motivo. Lo scopo del presente studio clinico è quello di proporre un nuovo ed innovativo planning preoperatorio per la PMG, nel quale a 1 mm di taglio corrisponde 1° di correzione dell’allineamento sul piano frontale. Il fine ultimo è ottenere un allineamento dell’arto inferiore, misurato tramite l’angolo HKA (HKAa), il più possibile simile all’arto controlaterale sano. Si sono divisi i pazienti in 3 gruppi: 10 pazienti operati con tecnica manuale sui quali si è effettuato il planning preoperatorio, 10 operati con tecnica manuale standard senza planning e 10 operati con tecnica robot-assistita. Tutti dovevano aver effettuato una teleradiografia degli arti inferiori prima dell’intervento e ad almeno 6 mesi da esso. Sono stati valutati radiograficamente l’angolo HKA dell’arto da operare e di quello sano nel preoperatorio e, sull’arto operato, è stato valutato l’HKAa a distanza di almeno 6 mesi. Nel gruppo in cui è stato effettuato il planning, l’HKAa postoperatorio medio risulta essere di 3.5° ± 1,5° (1°-5°). Vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperatorio (p<0,001). Nel gruppo operato con tecnica manuale standard l’angolo HKA postoperatorio mostra valori medi di 5,4° ± 3,2° (2°-12°). Non vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperatorio (p=0.067). Nel gruppo operato con tecnica robot-assistita, HKAa postoperatorio presenta il seguente valore medio: 4,8° ± 2,3° (2°-8,5°). Non vi è una differenza statisticamente significativa con l’HKAa preoperaotorio (p=0.074). Considerando, invece, la differenza postoperatoria dell’HKAa tra le due ginocchia, nel gruppo in cui si è effettuato il planning preoperatorio vi è una differenza media di 0,9° ± 0,8° (0-2°). Nel gruppo operato con tecnica manuale standard la differenza è di 3.2° ± 1,7° (1°-7°). Per i pazienti sottoposti a chirurgia robot-assistita è di 2,5° ± 1,7° (1-7°). Vi è una differenza statisticamente significativa (p<0,001) nella differenza degli HKAa tra le due ginocchia tra il gruppo che ha effettuato il planning e il gruppo composto da pazienti in cui si è scelto di utilizzare la tecnica manuale standard o quella robot-assistita. Tuttavia, anche confrontando solo il gruppo planning con il gruppo operato con tecnica manuale standard, la differenza tra gli angoli HKA risulta essere statisticamente significativa (p=0,002). Così anche se si confronta il gruppo planning con i pazienti operati con tecnica robot-assistita (p=0,011). Per quanto concerne il rispetto del planning preoperatorio: sui 10 pazienti su cui si è eseguito il planning si è ottenuto un 70% di successo nel rispetto di esso. Nei 3 casi in cui vi è stata una differenza tra l’HKAa previsto e quello ottenuto è presente uno scarto massimo di 3°. I risultati ottenuti, impostando il planning preoperatorio, dimostrano come si possa ottenere un allineamento degli arti inferiori molto simile tra l’arto protesizzato e l’arto sano dopo PMG. Si è dimostrato un 70% di successo del planning, quindi, l’idea che 1 mm di taglio corrisponda a una variazione di 1° dell’angolo HKA può essere ritenuta meritevole di approfondimento.
ITA
The importance of lower limb alignment after prosthesis implantation is an extensively studied aspect in total knee arthroplasty, since it is one of the critical points for long-term results. However, it has also proved to be extremely important in unicompartmental knee arthroplasty (UKA), for the same reason. The aim of this clinical study is to propose a new and innovative preoperative planning for the UKA, in which 1 mm of the cut corresponds to 1° of alignment correction on the frontal plane. This planning target is to obtain the lower limb alignment, to be measured through the HKA angle (HKAa), as similar as possible to the healthy contralateral limb. The patients were divided into 3 groups: 10 patients operated with manual technique on which the preoperative planning was carried out, 10 patients operated with standard manual technique without preoperative planning and 10 patients operated with robot-assisted technique (MAKO or NAVIO). All of them had to have a teleradiography of the lower limbs before the surgery and another one at least 6 months after it. The HKA angle of both limbs was radiographically evaluated before surgery, and the HKAa on the operated limb was evaluated after at least 6 months. In the group in which the planning was carried out, the average postoperative HKAa was 3.5° ± 1.5° (1°-5°). There is a statistically significant difference with preoperative HKAa (p<0.05). In the group operated with standard manual technique, the postoperative HKA angle showed average values of 5.4° ± 3.2° (2° -12°). There is no statistically significant difference with preoperative HKAa (p = 0.067). In the group operated with the robot-assisted technique, postoperative HKAa shows the following mean value 4.8° ± 2.3° (2°-8.5 °). There is no statistically significant difference with preoperative HKAa (p = 0.074). Considering the postoperative difference in HKAa between the two knees, in the group in which the preoperative planning was carried out, there is an average difference of 0.9° ± 0.8° (0-2°). In the group operated with standard manual technique the difference is 3.2° ± 1.7 ° (1°-7°). For patients undergoing robot-assisted surgery it is 2.5° ± 1.7° (1-7°). There is a statistically significant difference (p<0.001) in the HKAa divergence between the two knees involving the group with preoperative planning and the patients operated with standard manual or robot-assisted technique. However, even comparing only the group with preoperative planning with the group operated with the standard manual technique, the difference between the HKA angles is statistically significant (p=0.002). The same happens when we compare the group with preoperative planning and the patients operated with the robot-assisted technique (p=0.011). With reference to the preoperative planning compliance: on the 10 patients on whom the planning was carried out, a 70% of success was obtained. In the other 3 cases there was a maximum difference of 3°. The results obtained, using the preoperative planning, demonstrate how a very similar alignment of the lower limbs can be obtained between the prosthetic limb and the healthy one, after UKA. The 70% of the planning success has been obtained, so the idea that 1 mm of the cut corresponds to a variation of 1° of the HKA angle can be considered worthy of further study.
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