Lo studio, oggetto di questa tesi, ha riguardato i fossili di un gruppo di insettivori, i Galericini, rinvenuti nei depositi fossiliferi di Moncucco Torinese (AT) e Verduno (CN) del Messiniano. Tale gruppo appartiene alla famiglia Erinaceidae, che attualmente è diffusa in Africa, Europa e Asia, con due sottofamiglie: Galericinae ed Erinaceinae. Alla sottofamiglia Galericinae appartengono i gimnuri o ratti lunari mentre fanno parte della sottofamiglia Erinaceinae i ricci. Alla sottofamiglia Galericinae, oggi, vi fanno parte cinque generi mentre per quanto riguarda i generi estinti, la classificazione sistematica inserisce nella tribù Galericini quattro generi presenti in Europa durante il Neogene tra cui il genere Parasorex. La classificazione si basa principalmente sui caratteri diagnostici riconosciuti nei diversi elementi dentali. I resti di Parasorex oggetto di questa tesi sono stati selezionati, isolati, analizzati e infine catalogati. I reperti più significativi sono stati fotografati e in seguito sono stati effettuati confronti con alcune collezioni delle popolazioni di Parasorex rinvenute in Italia e in Spagna. I siti fossiliferi di Moncucco Torinese (AT) e di Verduno (CN) si trovano in Piemonte e i loro depositi sono ascrivibili alla parte superiore della successione messiniana del Bacino Terziario Piemontese (BTP). Parte centrale dello studio è stata quella di ricostruire la filogenesi della specie Parasorex aff. ibericus rinvenuta a Moncucco Torinese (AT), confrontando il materiale con quello di altre specie di Parasorex del Miocene superiore europeo. La prima ipotesi evolutiva è quella che vede una linea filetica P. socialis-P. ibericus-P. aff. ibericus in cui si osserva prima una diminuzione di taglia (P. socialis-P.ibericus) seguita da un successivo ritorno alle dimensioni precedenti e a un loro superamento (P. ibericus-P. aff. ibericus). La seconda ipotesi evolutiva suggerisce invece che il mantenimento di alcuni caratteri plesiomorfici colleghi P. aff. ibericus direttamente a P. socialis e sia il risultato di una linea filetica diversa, sebbene vicina a quella che ha portato a P. ibericus. Si può quindi ipotizzare che P. ibericus e P. aff. bericus condividano un antenato comune con un pattern morfologico simile ad entrambi i taxa, ad esclusione dei caratteri derivati che li contraddistinguono, e dimensioni simili a quelle di P. socialis. P. ibericus risulterebbe quindi una forma endemica della penisola iberica. Questo studio rappresenta un primo passo per una maggiore comprensione dell'evoluzione dei Galericini della fine del Miocene. I risultati qui ottenuti, inoltre, rappresentano un importante tassello per la comprensione dei rapporti paleobiogeografici alla fine del Miocene nel bacino del Mediterraneo. Futuri sviluppi e ricerche permetteranno di migliorare la definizione delle attribuzioni e quindi le conoscenze relative a questo importante gruppo di micromammiferi, alla loro evoluzione e ai fenomeni dispersivi che li hanno caratterizzati
Analisi sistematica del genere Parasorex Von Meyer, 1865 (Galericinae, Erinaceomorpha, Mammalia) del Messiniano di Moncucco Torinese (AT) e Verduno (CN)
IZZO, CRISTINA
2013/2014
Abstract
Lo studio, oggetto di questa tesi, ha riguardato i fossili di un gruppo di insettivori, i Galericini, rinvenuti nei depositi fossiliferi di Moncucco Torinese (AT) e Verduno (CN) del Messiniano. Tale gruppo appartiene alla famiglia Erinaceidae, che attualmente è diffusa in Africa, Europa e Asia, con due sottofamiglie: Galericinae ed Erinaceinae. Alla sottofamiglia Galericinae appartengono i gimnuri o ratti lunari mentre fanno parte della sottofamiglia Erinaceinae i ricci. Alla sottofamiglia Galericinae, oggi, vi fanno parte cinque generi mentre per quanto riguarda i generi estinti, la classificazione sistematica inserisce nella tribù Galericini quattro generi presenti in Europa durante il Neogene tra cui il genere Parasorex. La classificazione si basa principalmente sui caratteri diagnostici riconosciuti nei diversi elementi dentali. I resti di Parasorex oggetto di questa tesi sono stati selezionati, isolati, analizzati e infine catalogati. I reperti più significativi sono stati fotografati e in seguito sono stati effettuati confronti con alcune collezioni delle popolazioni di Parasorex rinvenute in Italia e in Spagna. I siti fossiliferi di Moncucco Torinese (AT) e di Verduno (CN) si trovano in Piemonte e i loro depositi sono ascrivibili alla parte superiore della successione messiniana del Bacino Terziario Piemontese (BTP). Parte centrale dello studio è stata quella di ricostruire la filogenesi della specie Parasorex aff. ibericus rinvenuta a Moncucco Torinese (AT), confrontando il materiale con quello di altre specie di Parasorex del Miocene superiore europeo. La prima ipotesi evolutiva è quella che vede una linea filetica P. socialis-P. ibericus-P. aff. ibericus in cui si osserva prima una diminuzione di taglia (P. socialis-P.ibericus) seguita da un successivo ritorno alle dimensioni precedenti e a un loro superamento (P. ibericus-P. aff. ibericus). La seconda ipotesi evolutiva suggerisce invece che il mantenimento di alcuni caratteri plesiomorfici colleghi P. aff. ibericus direttamente a P. socialis e sia il risultato di una linea filetica diversa, sebbene vicina a quella che ha portato a P. ibericus. Si può quindi ipotizzare che P. ibericus e P. aff. bericus condividano un antenato comune con un pattern morfologico simile ad entrambi i taxa, ad esclusione dei caratteri derivati che li contraddistinguono, e dimensioni simili a quelle di P. socialis. P. ibericus risulterebbe quindi una forma endemica della penisola iberica. Questo studio rappresenta un primo passo per una maggiore comprensione dell'evoluzione dei Galericini della fine del Miocene. I risultati qui ottenuti, inoltre, rappresentano un importante tassello per la comprensione dei rapporti paleobiogeografici alla fine del Miocene nel bacino del Mediterraneo. Futuri sviluppi e ricerche permetteranno di migliorare la definizione delle attribuzioni e quindi le conoscenze relative a questo importante gruppo di micromammiferi, alla loro evoluzione e ai fenomeni dispersivi che li hanno caratterizzatiFile | Dimensione | Formato | |
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