Poiché la gnoseologia di Spinoza si fonda inequivocabilmente sulla sua ontologia, il mio elaborato prende le mosse da quest'ultima: il primo capitolo vuole spiegare la concezione del mondo spinoziano dell'essere, non mancando di riportarla al concetto di espressione nella sua specifica accezione deleuziana; prima di passare nel capitolo successivo a considerare le relazioni modali, ho ritenuto ancora opportuno riferire dell'ingegnosa soluzione di Deleuze alla dibattutissima questione della realtà degli attributi. Con il terzo capitolo si entra nel vivo dell'argomento propriamente gnoseologico, incontrando le difficoltà del cosiddetto «parallelismo» spinoziano e dell'apparentemente incomponibile co-determinazione di qualità e quantità, da cui scaturiscono tutte le modificazioni della sostanza in quanto modi di certi attributi. Infine, prima della mia personale valutazione conclusiva, ho affidato al capitolo quarto il compito di trattare del momento culminante della dottrina della conoscenza di Spinoza: il passaggio dall'inadeguato all'adeguato. In questo passaggio decisivo ho voluto assecondare Deleuze nell'evidenziare il ruolo, peraltro spesso sottovalutato, della fisica spinoziana. È la fisica il complemento della gnoseologia, così come l'ontologia ne è l'origine nonché l'oggetto.
Epistemologia della differenza. Deleuze interprete di Spinoza
POGNANTE, MATTIA
2013/2014
Abstract
Poiché la gnoseologia di Spinoza si fonda inequivocabilmente sulla sua ontologia, il mio elaborato prende le mosse da quest'ultima: il primo capitolo vuole spiegare la concezione del mondo spinoziano dell'essere, non mancando di riportarla al concetto di espressione nella sua specifica accezione deleuziana; prima di passare nel capitolo successivo a considerare le relazioni modali, ho ritenuto ancora opportuno riferire dell'ingegnosa soluzione di Deleuze alla dibattutissima questione della realtà degli attributi. Con il terzo capitolo si entra nel vivo dell'argomento propriamente gnoseologico, incontrando le difficoltà del cosiddetto «parallelismo» spinoziano e dell'apparentemente incomponibile co-determinazione di qualità e quantità, da cui scaturiscono tutte le modificazioni della sostanza in quanto modi di certi attributi. Infine, prima della mia personale valutazione conclusiva, ho affidato al capitolo quarto il compito di trattare del momento culminante della dottrina della conoscenza di Spinoza: il passaggio dall'inadeguato all'adeguato. In questo passaggio decisivo ho voluto assecondare Deleuze nell'evidenziare il ruolo, peraltro spesso sottovalutato, della fisica spinoziana. È la fisica il complemento della gnoseologia, così come l'ontologia ne è l'origine nonché l'oggetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/129747