The essay consists of four chapters, each of them in turn is divided into various sub-chapters, and then concluded by the development of some general and other more specific reflections. The dissertation in question opens with an analysis of the balance of a winding path that has women as main character. A bumpy ride, made up of light and shadows, which today sees an increase in the presence of the female component in leading roles, after years of social battles against the absence of equal opportunities, prejudices, stereotypes, and inequality in the protection of rights. Here are underlined and analyzed the constitutional principles and supranational princi-ples which establish equal rights without gender distinctions. There are references to women who have made the history of Italian politics. The salient steps, that led women to access politi-cal institutions, are retraced: gender equality achieved in the 9th century, the right to vote and universal suffrage, and then reaching women in the constituent assembly. In particular, it’s ana-lyzed the route and political commitment of one of those women who, in addition to being a member of the Commission of the 75, was also one of the 21 constituent women: Nilde Iotti. her figure is analyzed through various testimonies, literary works and several papers, including the most recent filmography, especially on the occasion of her centenary. She was born in Parma in 1920, in 1946 she joined the PCI and became a member of the Constituent Assembly, also in 1946, in Rome, she began her relationship with the National Secretary of the PCI Palmiro Togliatti. In 1948 she was elected president of the Chamber of Deputies for 3 terms: 13 consecutive years from 1979 to 1992 and in 1969 she became a Member of the European Parliament. She advocat-ed the need to start a season of reforms: Nilde Iotti felt the urgency to solve immediate prob-lems and to define a new future for Italian women within a new economic, social, legal and cul-tural order. She showed deep commitment to the divorce reform; one of the themes closest to her together with the reform of family law; voluntary termination of pregnancy; assisted procre-ation; economic and physical protection of working mothers. Another issue of great concern to Nilde Iotti was undoubtedly the introduction of a ban on dismissal because of marriage, togeth-er with discrimination in hiring, the introduction of insurance and pensions for housewives and the equalization of men's and women's wages. She resigned on the 18th of November 1999 due to serious health problems and died, near Rome, a few days after her resignation on the 4th of December 1999. "Le Monde" dedicated to Nilde an article with this title: "The Grand Lady of Ital-ian Politics leaves". In this paper I wanted to highilight how Nilde Iotti has never been a feminist, on the other handshe has always fighted on issues that concerned women in most cases and the protection of their rights. Leonilde Iotti worked hard to introduce true and effective equality with the emancipation of women. Nilde Iotti was both a woman of deep-rooted convictions and a woman of listening, always ready for dialogue for the good and progress of the country and all its citizens, of what at the time was considered the weak part of society.

L’elaborato si articola in quattro capitoli, suddivisi a loro volta in vari sottocapitoli, per poi concludersi mediante lo sviluppo di alcune riflessioni generali ed altre più specifiche. La tesi in questione si apre con l’analisi del bilancio di un cammino tortuoso che vede come protagoniste le donne. Un percorso accidentato, fatto di luci e di ombre, che vede oggi un incremento della presenza della componente femminile in ruoli di primo piano, dopo anni di battaglie sociali contro l’assenza di pari opportunità, i pregiudizi, gli stereotipi e la disparità nella tutela dei diritti. Vengono elencati ed analizzati i principi costituzionali e sovranazionali che sanciscono eguali diritti senza distinzione di sesso. Vi sono riferimenti alle donne che hanno fatto la storia della politica italiana. Vengono ripercorsi i passaggi salienti che hanno portato la donna ad accedere alle istituzioni politiche: la parità di genere raggiunta nel IX secolo, l’ottenimento del diritto al voto ed il suffragio universale, per poi giungere alle donne in seno all’Assemblea costituente. In particolare, viene analizzato in profondità il percorso e l’impegno politico di una delle donne che oltre a far parte della Commissione dei 75, fu anche una delle 21 donne costituenti: Nilde Iotti. La sua figura viene analizzata attraverso varie testimonianze dirette, opere e numerosi elaborati, inclusa la filmografia più recente, soprattutto in occasione del suo centenario. Nata a Parma nel 1920, nel 1946 entrò nel PCI e fu membro dell’Assemblea costituente, sempre nel 1946 iniziò a Roma la sua relazione con il Segretario Nazionale del PCI, Palmiro Togliatti. Nel 1948 venne eletta alla presidenza della Camera dei deputati per ben 3 legislature: 13 anni consecutivi dal 1979 al 1992 e nel 1969 divenne membro del Parlamento europeo. Sostenne la necessità di avviare una stagione di riforme: Nilde Iotti avvertì l’urgenza di risolvere i problemi immediati e di definire un futuro nuovo per le donne italiane all’interno di un nuovo assetto economico, sociale, giuridico e culturale. Dimostrò profondo impegno nella riforma sul divorzio, del diritto di famiglia, l’interruzione volontaria della gravidanza, la procreazione assistita, la tutela economica e fisica delle lavoratrici madri. Un’altra questione che stava molto a cuore a Nilde Iotti era senza alcun dubbio l’introduzione del divieto di licenziamento per causa di matrimonio assieme alla discriminazione nelle assunzioni, l’introduzione di assicurazione e pensioni per le donne di casa e l'equiparazione dei salari maschili e femminili. Rinunciò a tutti gli incarichi il 18 novembre 1999 a causa di gravi problemi di salute e morì pochi giorni dopo le sue dimissioni, il 4 dicembre 1999. “Le Monde” le dedicò una nota con questo titolo: “Se ne va la Gran Signora della Politica Italiana”. In questo elaborato si vuole mettere in luce come Nilde Iotti non fu mai una femminista, pur lottando sempre su tematiche che riguardavano nella maggior parte dei casi le donne e la tutela dei loro diritti, si impegnò per poter introdurre una vera ed effettiva parità con l’emancipazione della donna. Nilde Iotti fu una donna di radicate convinzioni e al contempo donna di ascolto, sempre pronta al dialogo per il bene ed il progresso del Paese e di tutti i suoi cittadini, in particolare di quella che all'epoca era considerata la parte debole della società.

Nilde Iotti: Una rivoluzione al femminile, Profili giuridici

LAZZARINI, GIULIA
2020/2021

Abstract

L’elaborato si articola in quattro capitoli, suddivisi a loro volta in vari sottocapitoli, per poi concludersi mediante lo sviluppo di alcune riflessioni generali ed altre più specifiche. La tesi in questione si apre con l’analisi del bilancio di un cammino tortuoso che vede come protagoniste le donne. Un percorso accidentato, fatto di luci e di ombre, che vede oggi un incremento della presenza della componente femminile in ruoli di primo piano, dopo anni di battaglie sociali contro l’assenza di pari opportunità, i pregiudizi, gli stereotipi e la disparità nella tutela dei diritti. Vengono elencati ed analizzati i principi costituzionali e sovranazionali che sanciscono eguali diritti senza distinzione di sesso. Vi sono riferimenti alle donne che hanno fatto la storia della politica italiana. Vengono ripercorsi i passaggi salienti che hanno portato la donna ad accedere alle istituzioni politiche: la parità di genere raggiunta nel IX secolo, l’ottenimento del diritto al voto ed il suffragio universale, per poi giungere alle donne in seno all’Assemblea costituente. In particolare, viene analizzato in profondità il percorso e l’impegno politico di una delle donne che oltre a far parte della Commissione dei 75, fu anche una delle 21 donne costituenti: Nilde Iotti. La sua figura viene analizzata attraverso varie testimonianze dirette, opere e numerosi elaborati, inclusa la filmografia più recente, soprattutto in occasione del suo centenario. Nata a Parma nel 1920, nel 1946 entrò nel PCI e fu membro dell’Assemblea costituente, sempre nel 1946 iniziò a Roma la sua relazione con il Segretario Nazionale del PCI, Palmiro Togliatti. Nel 1948 venne eletta alla presidenza della Camera dei deputati per ben 3 legislature: 13 anni consecutivi dal 1979 al 1992 e nel 1969 divenne membro del Parlamento europeo. Sostenne la necessità di avviare una stagione di riforme: Nilde Iotti avvertì l’urgenza di risolvere i problemi immediati e di definire un futuro nuovo per le donne italiane all’interno di un nuovo assetto economico, sociale, giuridico e culturale. Dimostrò profondo impegno nella riforma sul divorzio, del diritto di famiglia, l’interruzione volontaria della gravidanza, la procreazione assistita, la tutela economica e fisica delle lavoratrici madri. Un’altra questione che stava molto a cuore a Nilde Iotti era senza alcun dubbio l’introduzione del divieto di licenziamento per causa di matrimonio assieme alla discriminazione nelle assunzioni, l’introduzione di assicurazione e pensioni per le donne di casa e l'equiparazione dei salari maschili e femminili. Rinunciò a tutti gli incarichi il 18 novembre 1999 a causa di gravi problemi di salute e morì pochi giorni dopo le sue dimissioni, il 4 dicembre 1999. “Le Monde” le dedicò una nota con questo titolo: “Se ne va la Gran Signora della Politica Italiana”. In questo elaborato si vuole mettere in luce come Nilde Iotti non fu mai una femminista, pur lottando sempre su tematiche che riguardavano nella maggior parte dei casi le donne e la tutela dei loro diritti, si impegnò per poter introdurre una vera ed effettiva parità con l’emancipazione della donna. Nilde Iotti fu una donna di radicate convinzioni e al contempo donna di ascolto, sempre pronta al dialogo per il bene ed il progresso del Paese e di tutti i suoi cittadini, in particolare di quella che all'epoca era considerata la parte debole della società.
ITA
The essay consists of four chapters, each of them in turn is divided into various sub-chapters, and then concluded by the development of some general and other more specific reflections. The dissertation in question opens with an analysis of the balance of a winding path that has women as main character. A bumpy ride, made up of light and shadows, which today sees an increase in the presence of the female component in leading roles, after years of social battles against the absence of equal opportunities, prejudices, stereotypes, and inequality in the protection of rights. Here are underlined and analyzed the constitutional principles and supranational princi-ples which establish equal rights without gender distinctions. There are references to women who have made the history of Italian politics. The salient steps, that led women to access politi-cal institutions, are retraced: gender equality achieved in the 9th century, the right to vote and universal suffrage, and then reaching women in the constituent assembly. In particular, it’s ana-lyzed the route and political commitment of one of those women who, in addition to being a member of the Commission of the 75, was also one of the 21 constituent women: Nilde Iotti. her figure is analyzed through various testimonies, literary works and several papers, including the most recent filmography, especially on the occasion of her centenary. She was born in Parma in 1920, in 1946 she joined the PCI and became a member of the Constituent Assembly, also in 1946, in Rome, she began her relationship with the National Secretary of the PCI Palmiro Togliatti. In 1948 she was elected president of the Chamber of Deputies for 3 terms: 13 consecutive years from 1979 to 1992 and in 1969 she became a Member of the European Parliament. She advocat-ed the need to start a season of reforms: Nilde Iotti felt the urgency to solve immediate prob-lems and to define a new future for Italian women within a new economic, social, legal and cul-tural order. She showed deep commitment to the divorce reform; one of the themes closest to her together with the reform of family law; voluntary termination of pregnancy; assisted procre-ation; economic and physical protection of working mothers. Another issue of great concern to Nilde Iotti was undoubtedly the introduction of a ban on dismissal because of marriage, togeth-er with discrimination in hiring, the introduction of insurance and pensions for housewives and the equalization of men's and women's wages. She resigned on the 18th of November 1999 due to serious health problems and died, near Rome, a few days after her resignation on the 4th of December 1999. "Le Monde" dedicated to Nilde an article with this title: "The Grand Lady of Ital-ian Politics leaves". In this paper I wanted to highilight how Nilde Iotti has never been a feminist, on the other handshe has always fighted on issues that concerned women in most cases and the protection of their rights. Leonilde Iotti worked hard to introduce true and effective equality with the emancipation of women. Nilde Iotti was both a woman of deep-rooted convictions and a woman of listening, always ready for dialogue for the good and progress of the country and all its citizens, of what at the time was considered the weak part of society.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129651