L'elaborato è dedicato al possibile ruolo delle medical humanities nella formazione dei professionisti della salute. Mi sono avvicinato a questa tematica sia dal punto di vista bibliografico, sia prendendo parte ad alcune esperienze formative e di intervento in questa direzione; successivamente ho scelto di documentare come questa dimensione venga intesa e declinata innanzitutto all'interno dell'Ateneo torinese. Mentre sul piano teorico mi preoccupavo di definire e contestualizzare l'ambito, su quello pratico prendevo contatto con i coordinatori dei corsi di laurea o con docenti che in qualche modo potessero contribuire alla mia ricerca. Dal punto di vista metodologico, ho scelto di richiedere agli interessati un colloquio informale in cui poter affrontare alcune tematiche relative a questo argomento: - Come definirebbe le medical humanities? - Quali sono gli insegnamenti curriculari in ambito medical humanities? - Quali sono le attività didattiche elettive in ambito medical humanities? - All'interno delle attività formative tradizionali vengono utilizzati contenuti o strumenti delle medical humanities? - Esistono strumenti di valutazione per misurare l'efficacia di questi interventi? - Quali ritiene possano essere le prospettive per questo ambito alla luce dell'attuale scenario (riforma universitaria ex D.M. 270/04)? In questo modo ho raccolto informazioni sui corsi di laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva, Logopedia, Fisioterapia, Infermieristica (I e II Facoltà), Ostetricia, Medicina e Chirurgia (I e II Facoltà). Ho riportato nell'elaborato le suggestioni raccolte, ed allegato eventuali contributi segnalati dagli interlocutori come particolarmente significativi ed attinenti. Parallelamente mi sono informato su alcune esperienze formative in ambito medical humanities, ed ho approfondito e documentato la conoscenza di: - un'esperienza elettiva di formazione dei futuri infermieri attraverso un laboratorio teatrale (Teatro e relazione di cura, presentata all'interno di un Convegno); - un seminario di prevenzione del rischio di burnout basato su tecniche psicologiche e psicomotorie e destinato ad operatori in servizio presso l'A.O.U. ¿San Luigi Gonzaga¿; - un workshop europeo, settimana di alta formazione dedicata a ¿Art and Healthcare: Performing Arts in Medical Humanities¿ destinata ad operatori sanitari, studenti ma anche artisti, insegnanti, performer. Successivamente ho analizzato il materiale raccolto alla luce dell'inquadramento teorico iniziale: definizione e finalità delle medical humanities, possibili tipologie di intervento, valutazione della effettiva ricaduta delle esperienze. Lo scenario cittadino mi è parso più articolato rispetto a quanto mi aspettassi, anche se sono emerse difficoltà nel condividere una definizione comune e l'attuazione degli interventi appare fortemente disomogenea. Nel rispetto delle differenze tra i vari profili professionali, ho ipotizzato che si potesse creare un nucleo di interventi comuni, tra cui l'etica e la dimensione della corporeità nella relazione di cura. Le indicazioni emerse dall'excursus sugli aspetti teorici (attività preferibilmente elettive, ben contestualizzate ed integrate nel percorso formativo e spendibili sul piano clinico, didattica tutoriale, imprescindibilità degli aspetti valutativi, ecc.) sono state declinate nello scenario cittadino ipotizzando possibili interventi comuni.
ARTE E CURA: LE MEDICAL HUMANITIES NELLA FORMAZIONE DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE
CANAVOTTO, VITTORIO
2009/2010
Abstract
L'elaborato è dedicato al possibile ruolo delle medical humanities nella formazione dei professionisti della salute. Mi sono avvicinato a questa tematica sia dal punto di vista bibliografico, sia prendendo parte ad alcune esperienze formative e di intervento in questa direzione; successivamente ho scelto di documentare come questa dimensione venga intesa e declinata innanzitutto all'interno dell'Ateneo torinese. Mentre sul piano teorico mi preoccupavo di definire e contestualizzare l'ambito, su quello pratico prendevo contatto con i coordinatori dei corsi di laurea o con docenti che in qualche modo potessero contribuire alla mia ricerca. Dal punto di vista metodologico, ho scelto di richiedere agli interessati un colloquio informale in cui poter affrontare alcune tematiche relative a questo argomento: - Come definirebbe le medical humanities? - Quali sono gli insegnamenti curriculari in ambito medical humanities? - Quali sono le attività didattiche elettive in ambito medical humanities? - All'interno delle attività formative tradizionali vengono utilizzati contenuti o strumenti delle medical humanities? - Esistono strumenti di valutazione per misurare l'efficacia di questi interventi? - Quali ritiene possano essere le prospettive per questo ambito alla luce dell'attuale scenario (riforma universitaria ex D.M. 270/04)? In questo modo ho raccolto informazioni sui corsi di laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva, Logopedia, Fisioterapia, Infermieristica (I e II Facoltà), Ostetricia, Medicina e Chirurgia (I e II Facoltà). Ho riportato nell'elaborato le suggestioni raccolte, ed allegato eventuali contributi segnalati dagli interlocutori come particolarmente significativi ed attinenti. Parallelamente mi sono informato su alcune esperienze formative in ambito medical humanities, ed ho approfondito e documentato la conoscenza di: - un'esperienza elettiva di formazione dei futuri infermieri attraverso un laboratorio teatrale (Teatro e relazione di cura, presentata all'interno di un Convegno); - un seminario di prevenzione del rischio di burnout basato su tecniche psicologiche e psicomotorie e destinato ad operatori in servizio presso l'A.O.U. ¿San Luigi Gonzaga¿; - un workshop europeo, settimana di alta formazione dedicata a ¿Art and Healthcare: Performing Arts in Medical Humanities¿ destinata ad operatori sanitari, studenti ma anche artisti, insegnanti, performer. Successivamente ho analizzato il materiale raccolto alla luce dell'inquadramento teorico iniziale: definizione e finalità delle medical humanities, possibili tipologie di intervento, valutazione della effettiva ricaduta delle esperienze. Lo scenario cittadino mi è parso più articolato rispetto a quanto mi aspettassi, anche se sono emerse difficoltà nel condividere una definizione comune e l'attuazione degli interventi appare fortemente disomogenea. Nel rispetto delle differenze tra i vari profili professionali, ho ipotizzato che si potesse creare un nucleo di interventi comuni, tra cui l'etica e la dimensione della corporeità nella relazione di cura. Le indicazioni emerse dall'excursus sugli aspetti teorici (attività preferibilmente elettive, ben contestualizzate ed integrate nel percorso formativo e spendibili sul piano clinico, didattica tutoriale, imprescindibilità degli aspetti valutativi, ecc.) sono state declinate nello scenario cittadino ipotizzando possibili interventi comuni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/129564