This thesis work aims to document a restoration, which involved a polychrome wooden Crucifix about half of the fifteenth century, owned by the Curia Bishop of Como, which is currently kept at the sanctuary of Ave Regina Caelorum Breglia (Co). The first objective has been turned to the study of the work, from the point of view of historical, artistic, technical and conservative, since the restoration represents the moment of methodological knowledge of the work art and only the full knowledge of these aspects leads to interventions respectful of the physical consistency of the dual polarity artistic and historic work of art. A key aspect is the diagnostic phase during which they were carried out scientific investigations of non-invasive and micro-invasive towards the recognition of the technique, the constituent materials and of previous interventions that have affected the work. The information emerged from this first phase of the study, which involved several professionals, were crossed with each other to arrive at a general understanding of the situation with the aim of being able to design and make the most of the restoration work. During the phase of the project we tried also to think about the future of the work, as the preservation of cultural property can not and must not be reduced solely to the time of restoration. For this purpose, a study was performed to check how to realize a new system for anchoring the sculpture to the cross. Through the calculation of the center of gravity of Christ has been possible to identify in which position the new support point, since the lack of an appropriate support has caused the partial disruption of the arms and the fracture in correspondence of the feet. Also in anticipation of future conservation of the work and views of the proposal made by the parish to move the Crucifix, on the completion of the restoration, from the sanctuary of the church of San Gregorio, it was considered useful to carry out a monitoring campaign of the two environments with a view to assessing the conditions under which the sculpture has been subjected over the years and those that will eventually be subject to the new location without any problems.
Questo elaborato di tesi si propone di documentare un intervento di restauro, che ha interessato un Crocifisso ligneo policromo della metà circa del XV secolo di proprietà della Curia Vescovile di Como e che attualmente è conservato presso il santuario Ave Regina Coelorum di Breglia (Co). Il primo obiettivo si è rivolto allo studio dell'opera, dal punto di vista storico-artistico, tecnico e conservativo dal momento che il restauro rappresenta il momento metodologico di conoscenza del bene e che solo la piena comprensione di questi aspetti porta a interventi rispettosi della consistenza fisica e della duplice polarità artistica e storica dell'opera d'arte. Un aspetto fondamentale, nella ricostruzione dell'identità dell'opera in oggetto, è rappresentato dalla fase diagnostica, durante la quale sono state eseguite indagini scientifiche volte al riconoscimento della tecnica di realizzazione, dei materiali costitutivi e degli interventi precedenti. Le informazioni emerse da questa prima analisi, che ha coinvolto diverse figure professionali, sono state tra loro incrociate per arrivare a una comprensione generale della situazione con lo scopo di poter progettare e realizzare al meglio il l'intervento di restauro. Durante la fase di progetto si è cercato inoltre di pensare al futuro dell'opera, in quanto la conservazione di un bene culturale non può e non deve ridursi al solo momento di restauro. A tale scopo è stato eseguito uno studio per verificare come realizzare un nuovo sistema di ancoraggio della scultura alla croce. Attraverso il calcolo del baricentro del Cristo è stato possibile individuare in quale punto posizionare il nuovo supporto, dal momento che la mancanza di un sostegno opportuno ha causato il parziale scardinamento delle braccia e la frattura in corrispondenza dei piedi. Sempre in previsione della futura conservazione dell'opera e vista la proposta avanzata dalla parrocchia di spostare il Crocifisso dal santuario alla chiesa di San Gregorio, si è ritenuto utile eseguire una campagna di monitoraggio termo-igrometrico dei due ambienti. L'intento è stato quello di valutare le condizioni a cui è stata sottoposta la scultura negli anni e quelle a cui sarà eventualmente soggetta nella nuova collocazione, evitando eventuali criticità.
STUDIO INTERDISCIPLINARE FINALIZZATO ALL'INTERVENTO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO ESEGUITO SU UN CROCIFISSO LIGNEO POLICROMO DEL XV SECOLO
SAMPIETRO, MARIA RITA
2012/2013
Abstract
Questo elaborato di tesi si propone di documentare un intervento di restauro, che ha interessato un Crocifisso ligneo policromo della metà circa del XV secolo di proprietà della Curia Vescovile di Como e che attualmente è conservato presso il santuario Ave Regina Coelorum di Breglia (Co). Il primo obiettivo si è rivolto allo studio dell'opera, dal punto di vista storico-artistico, tecnico e conservativo dal momento che il restauro rappresenta il momento metodologico di conoscenza del bene e che solo la piena comprensione di questi aspetti porta a interventi rispettosi della consistenza fisica e della duplice polarità artistica e storica dell'opera d'arte. Un aspetto fondamentale, nella ricostruzione dell'identità dell'opera in oggetto, è rappresentato dalla fase diagnostica, durante la quale sono state eseguite indagini scientifiche volte al riconoscimento della tecnica di realizzazione, dei materiali costitutivi e degli interventi precedenti. Le informazioni emerse da questa prima analisi, che ha coinvolto diverse figure professionali, sono state tra loro incrociate per arrivare a una comprensione generale della situazione con lo scopo di poter progettare e realizzare al meglio il l'intervento di restauro. Durante la fase di progetto si è cercato inoltre di pensare al futuro dell'opera, in quanto la conservazione di un bene culturale non può e non deve ridursi al solo momento di restauro. A tale scopo è stato eseguito uno studio per verificare come realizzare un nuovo sistema di ancoraggio della scultura alla croce. Attraverso il calcolo del baricentro del Cristo è stato possibile individuare in quale punto posizionare il nuovo supporto, dal momento che la mancanza di un sostegno opportuno ha causato il parziale scardinamento delle braccia e la frattura in corrispondenza dei piedi. Sempre in previsione della futura conservazione dell'opera e vista la proposta avanzata dalla parrocchia di spostare il Crocifisso dal santuario alla chiesa di San Gregorio, si è ritenuto utile eseguire una campagna di monitoraggio termo-igrometrico dei due ambienti. L'intento è stato quello di valutare le condizioni a cui è stata sottoposta la scultura negli anni e quelle a cui sarà eventualmente soggetta nella nuova collocazione, evitando eventuali criticità.File | Dimensione | Formato | |
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