Le garanzie fondamentali in materia penale stanno vivendo un fenomeno di progressiva europeizzazione . A partire dalle ¿sentenze gemelle¿ la Corte costituzionale ha sancito l'immediata vincolatività della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, così come interpretata dalla Corte di Strasburgo: la normativa convenzionale entra nell'ordinamento interno a rango di parametro interposto di legittimità costituzionale, per il tramite dell'art. 117. Cost. Il penalista italiano non può più sottrarsi al confronto con le garanzie assicurate nell'ambito del sistema convenzionale, le quali si aggiungono a quelle nazionali nell'ottica di una tutela dei diritti fondamentali sempre più estesa e potenziata. In questo quadro si collocano le garanzie di cui all'art. 7 CEDU, ossia l'idea convenzionale di legalità penale, il ¿nucleo duro¿ dello Stato di diritto. Pur partendo da presupposti simili a quelli interni, la Convezione europea sviluppa una propria concezione di questo fondamentale principio che si discosta radicalmente da quella nazionale sotto diversi profili. Da queste premesse muove l'analisi svolta nel presente lavoro, la quale si pone l'obiettivo di evidenziare le diversità di impostazione e contenuto della concezione di legalità penale accolta in sede convenzionale rispetto a quella dell'ordinamento interno, per poi comprendere come queste possono interagire. Dopo aver delineato il contesto generale di riferimento (Capitolo I), si procede ad individuare l'ambito di applicazione delle garanzie dell'art.7 CEDU, a partire dalle nozioni autonome di ¿reato¿ e ¿pena¿ elaborate dalla giurisprudenza europea(Capitolo II). Il raggio d'azione descritto da tali nozioni risulta di gran lunga più esteso di quello nazionale, con inevitabili ricadute nell'ordinamento interno, il quale di recente è stato in materia destinatario di condanne (Sud Fondi e altri c. Italia). Il Capitolo III costituisce ¿l'anima¿ della tesi poiché si passa ad analizzare i contenuti della disposizione oggetto di indagine. In una prima sezione si affronta la questione della riserva di legge, corollario imprescindibile della legalità penale in terra nostrana, ma grande assente in quella convenzionale. Si passa, poi, ad affrontare il tema della chiarezza delle norme, ponendo a confronto le concezioni del principio di sufficiente determinatezza e del divieto di analogia dei due diversi ¿sistemi¿. La seconda sezione è, infine, dedicata all'analisi comparativa del principio di irretroattività, con un attenzione particolare ai temi più delicati della retroattività favorevole e della possibile estensione delle dimensioni dell'irretroattività anche al mutamento giurisprudenziale. Il lavoro si conclude con un cenno alle nuove possibili aperture della legalità penale convenzionale al principio di colpevolezza (Capitolo IV) e alle prospettive che un eventuale riconoscimento del fondamento di tale principio nell'art. 7 CEDU può dischiudere.

Convenzione europea dei diritti dell'uomo e diritto penale: le garanzie dell'art. 7

ZAMPERIN, ELENA
2011/2012

Abstract

Le garanzie fondamentali in materia penale stanno vivendo un fenomeno di progressiva europeizzazione . A partire dalle ¿sentenze gemelle¿ la Corte costituzionale ha sancito l'immediata vincolatività della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, così come interpretata dalla Corte di Strasburgo: la normativa convenzionale entra nell'ordinamento interno a rango di parametro interposto di legittimità costituzionale, per il tramite dell'art. 117. Cost. Il penalista italiano non può più sottrarsi al confronto con le garanzie assicurate nell'ambito del sistema convenzionale, le quali si aggiungono a quelle nazionali nell'ottica di una tutela dei diritti fondamentali sempre più estesa e potenziata. In questo quadro si collocano le garanzie di cui all'art. 7 CEDU, ossia l'idea convenzionale di legalità penale, il ¿nucleo duro¿ dello Stato di diritto. Pur partendo da presupposti simili a quelli interni, la Convezione europea sviluppa una propria concezione di questo fondamentale principio che si discosta radicalmente da quella nazionale sotto diversi profili. Da queste premesse muove l'analisi svolta nel presente lavoro, la quale si pone l'obiettivo di evidenziare le diversità di impostazione e contenuto della concezione di legalità penale accolta in sede convenzionale rispetto a quella dell'ordinamento interno, per poi comprendere come queste possono interagire. Dopo aver delineato il contesto generale di riferimento (Capitolo I), si procede ad individuare l'ambito di applicazione delle garanzie dell'art.7 CEDU, a partire dalle nozioni autonome di ¿reato¿ e ¿pena¿ elaborate dalla giurisprudenza europea(Capitolo II). Il raggio d'azione descritto da tali nozioni risulta di gran lunga più esteso di quello nazionale, con inevitabili ricadute nell'ordinamento interno, il quale di recente è stato in materia destinatario di condanne (Sud Fondi e altri c. Italia). Il Capitolo III costituisce ¿l'anima¿ della tesi poiché si passa ad analizzare i contenuti della disposizione oggetto di indagine. In una prima sezione si affronta la questione della riserva di legge, corollario imprescindibile della legalità penale in terra nostrana, ma grande assente in quella convenzionale. Si passa, poi, ad affrontare il tema della chiarezza delle norme, ponendo a confronto le concezioni del principio di sufficiente determinatezza e del divieto di analogia dei due diversi ¿sistemi¿. La seconda sezione è, infine, dedicata all'analisi comparativa del principio di irretroattività, con un attenzione particolare ai temi più delicati della retroattività favorevole e della possibile estensione delle dimensioni dell'irretroattività anche al mutamento giurisprudenziale. Il lavoro si conclude con un cenno alle nuove possibili aperture della legalità penale convenzionale al principio di colpevolezza (Capitolo IV) e alle prospettive che un eventuale riconoscimento del fondamento di tale principio nell'art. 7 CEDU può dischiudere.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
300959_tesielenazamperin.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.84 MB
Formato Adobe PDF
2.84 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129445