" Now the right is essentially spiritual [...] A contract, a crime, a process are men facing each other. It means that you have to understand those men to understand the right. But this is rebel matter [...] " (CARNELUTTI). In poetic terms, the master expressed a belief that accompanies me since the beginning of my legal studies, namely that the right is a humanistic science, whose understanding and effective application requires a profound knowledge of the human soul and, therefore, should be accompanied by deepening of other branches of knowledge. In particular, the issues inherent in family law requires a certain familiarity with different disciplines such as sociology, psychology and educational sciences. With this in my mind, I tried to get closer to that I study in my thesis. The primary object of my study are the procedural remedies existing in Italian law during conflicts that arise within a relationship that, according to common sense prominent in our society, we define «family». In the first chapter I describe the evolution of the concept "family" from the fascism, period in which Italian code, both procedural and substantial, was written, from a several points of view: sociological, political and legal; I go into more detail the influence of culture and Europe Community law, the evolution of category of subjective rights in relational rights (the theory of relational rights affirms the close association of legal positions attributable to individuals who are bound together by personal relationships, whose satisfaction depends on the ability to find solutions that achieve benefits for everyone) and the irrationality of the system of distribution of family competences between different court sin, taking into consideration recent laws and sentences. The second chapter is more technical, as we analyze the procedural forms which you can use in the event of a crisis in the relationship which entails the nullity or the dissolution of marriage or legal separation. The position of minor children in this stage deserves special attention, because they often are the most suffering subjects. In the third chapter, I propose an alternative way of resolving family disputes, which in my opinion looks more likely to achieve the interests of persons in family relationships, as well as identified in the first chapter. This is the family mediation, which is part of the catalogue of Alternative Dispute Resolution (ADR), a model, developed especially in common law countries, which welcomes those institutes which itself in seeking a solution to the case do not rely on the contrast between the subjects, but rather on their collaboration. In the last chapter we focus on judge, central figure in the conflictual phase of a family, whether you opt for litigation proceedings such as those analysed in the second chapter, whether you choose to walk the path of family mediation, and this because it is the guarantor of the positions of each Member of a household, especially of the weaker.

¿Ora il diritto è un fatto essenzialmente spirituale [¿] Un contratto, un delitto, un processo sono degli uomini uno di fronte all'altro. Vuol dire che bisogna capire quegli uomini per capire il diritto. Ma questa è materia ribelle [¿]¿ (CARNELUTTI). In termini poetici il maestro ha espresso una convinzione che mi accompagna fin dall'inizio dei miei studi giuridici, cioè che il diritto sia una scienza umanistica, la cui comprensione ed efficace applicazione richiede una profonda conoscenza dell'animo umano e che, pertanto, debba essere accompagnato dall'approfondimento di altri rami del sapere. In particolare, le tematiche inerenti il diritto familiare necessitano una certa dimestichezza con discipline diverse quali la sociologia, la psicologia e le scienze educative. In quest'ottica ho provato ad avvicinarmi ai temi che affronto nella mia tesi. Oggetto primario del mio studio sono i rimedi processuali esistenti nell'ordinamento giuridico italiano in occasione di conflitti che nascono all'interno di una relazione di coppia che secondo il senso comune preminente nella nostra società si definisca «famiglia». Nel primo capitolo descrivo l'evoluzione della nozione «famiglia» sin dall'epoca fascista, periodo a cui risale la codificazione sia sostanziale che processuale, da un punto di vista sociologico, politico e giuridico; approfondisco l'influenza della cultura e del diritto comunitari, l'evoluzione della categoria dei diritti soggettivi in diritti relazionali, (la teoria dei diritti relazionali afferma la stretta connessione delle posizioni giuridiche attribuibili a soggetti che sono legati tra loro da relazioni personali, la cui soddisfazione dipende dalla capacità di individuare soluzioni che realizzino vantaggi per tutti) e l'irrazionalità del sistema di distribuzione delle competenze in materia familiare tra i diversi organi giurisdizionali, alla luce della legge 10 dicembre 2012, n. 219, in vigore dal 1° gennaio 2013. Il secondo capitolo è più tecnico, in quanto vi analizzo le forme processuali alle quali si può ricorrere nel caso di crisi del rapporto di coppia la quale comporti la nullità o lo scioglimento del matrimonio, oppure la separazione personale dei coniugi. Merita particolare attenzione la posizione dei figli minori, i quali sono spesso i soggetti maggiormente sofferenti. Nel terzo capitolo propongo una modalità alternativa di risoluzione delle controversie in materia familiare, la quale, a mio avviso, appare maggiormente idonea a realizzare gli interessi delle persone nelle relazioni familiari, così come individuati nel primo capitolo. Si tratta della mediazione familiare, che rientra nel catalogo delle Alternative Dispute Resolution (ADR), un modello, sviluppatosi soprattutto nei paesi di common law, che accoglie in sé quegli istituti che nella ricerca di una soluzione al caso concreto non si basano sulla contrapposizione tra i soggetti, bensì su una loro collaborazione. Nell'ultimo capitolo pongo l'attenzione sul giudice, figura centrale nella fase conflittuale di una famiglia, sia che si opti per un procedimento contenzioso, quali quelli analizzati nel secondo capitolo, sia che si scelga di percorrere il cammino della mediazione familiare, ciò perché rappresenta il garante delle posizioni di ogni membro di un nucleo familiare, soprattutto dei più deboli.

Conflitti familiari e giustizia civile

RESTIFO, TIZIANA
2011/2012

Abstract

¿Ora il diritto è un fatto essenzialmente spirituale [¿] Un contratto, un delitto, un processo sono degli uomini uno di fronte all'altro. Vuol dire che bisogna capire quegli uomini per capire il diritto. Ma questa è materia ribelle [¿]¿ (CARNELUTTI). In termini poetici il maestro ha espresso una convinzione che mi accompagna fin dall'inizio dei miei studi giuridici, cioè che il diritto sia una scienza umanistica, la cui comprensione ed efficace applicazione richiede una profonda conoscenza dell'animo umano e che, pertanto, debba essere accompagnato dall'approfondimento di altri rami del sapere. In particolare, le tematiche inerenti il diritto familiare necessitano una certa dimestichezza con discipline diverse quali la sociologia, la psicologia e le scienze educative. In quest'ottica ho provato ad avvicinarmi ai temi che affronto nella mia tesi. Oggetto primario del mio studio sono i rimedi processuali esistenti nell'ordinamento giuridico italiano in occasione di conflitti che nascono all'interno di una relazione di coppia che secondo il senso comune preminente nella nostra società si definisca «famiglia». Nel primo capitolo descrivo l'evoluzione della nozione «famiglia» sin dall'epoca fascista, periodo a cui risale la codificazione sia sostanziale che processuale, da un punto di vista sociologico, politico e giuridico; approfondisco l'influenza della cultura e del diritto comunitari, l'evoluzione della categoria dei diritti soggettivi in diritti relazionali, (la teoria dei diritti relazionali afferma la stretta connessione delle posizioni giuridiche attribuibili a soggetti che sono legati tra loro da relazioni personali, la cui soddisfazione dipende dalla capacità di individuare soluzioni che realizzino vantaggi per tutti) e l'irrazionalità del sistema di distribuzione delle competenze in materia familiare tra i diversi organi giurisdizionali, alla luce della legge 10 dicembre 2012, n. 219, in vigore dal 1° gennaio 2013. Il secondo capitolo è più tecnico, in quanto vi analizzo le forme processuali alle quali si può ricorrere nel caso di crisi del rapporto di coppia la quale comporti la nullità o lo scioglimento del matrimonio, oppure la separazione personale dei coniugi. Merita particolare attenzione la posizione dei figli minori, i quali sono spesso i soggetti maggiormente sofferenti. Nel terzo capitolo propongo una modalità alternativa di risoluzione delle controversie in materia familiare, la quale, a mio avviso, appare maggiormente idonea a realizzare gli interessi delle persone nelle relazioni familiari, così come individuati nel primo capitolo. Si tratta della mediazione familiare, che rientra nel catalogo delle Alternative Dispute Resolution (ADR), un modello, sviluppatosi soprattutto nei paesi di common law, che accoglie in sé quegli istituti che nella ricerca di una soluzione al caso concreto non si basano sulla contrapposizione tra i soggetti, bensì su una loro collaborazione. Nell'ultimo capitolo pongo l'attenzione sul giudice, figura centrale nella fase conflittuale di una famiglia, sia che si opti per un procedimento contenzioso, quali quelli analizzati nel secondo capitolo, sia che si scelga di percorrere il cammino della mediazione familiare, ciò perché rappresenta il garante delle posizioni di ogni membro di un nucleo familiare, soprattutto dei più deboli.
ITA
" Now the right is essentially spiritual [...] A contract, a crime, a process are men facing each other. It means that you have to understand those men to understand the right. But this is rebel matter [...] " (CARNELUTTI). In poetic terms, the master expressed a belief that accompanies me since the beginning of my legal studies, namely that the right is a humanistic science, whose understanding and effective application requires a profound knowledge of the human soul and, therefore, should be accompanied by deepening of other branches of knowledge. In particular, the issues inherent in family law requires a certain familiarity with different disciplines such as sociology, psychology and educational sciences. With this in my mind, I tried to get closer to that I study in my thesis. The primary object of my study are the procedural remedies existing in Italian law during conflicts that arise within a relationship that, according to common sense prominent in our society, we define «family». In the first chapter I describe the evolution of the concept "family" from the fascism, period in which Italian code, both procedural and substantial, was written, from a several points of view: sociological, political and legal; I go into more detail the influence of culture and Europe Community law, the evolution of category of subjective rights in relational rights (the theory of relational rights affirms the close association of legal positions attributable to individuals who are bound together by personal relationships, whose satisfaction depends on the ability to find solutions that achieve benefits for everyone) and the irrationality of the system of distribution of family competences between different court sin, taking into consideration recent laws and sentences. The second chapter is more technical, as we analyze the procedural forms which you can use in the event of a crisis in the relationship which entails the nullity or the dissolution of marriage or legal separation. The position of minor children in this stage deserves special attention, because they often are the most suffering subjects. In the third chapter, I propose an alternative way of resolving family disputes, which in my opinion looks more likely to achieve the interests of persons in family relationships, as well as identified in the first chapter. This is the family mediation, which is part of the catalogue of Alternative Dispute Resolution (ADR), a model, developed especially in common law countries, which welcomes those institutes which itself in seeking a solution to the case do not rely on the contrast between the subjects, but rather on their collaboration. In the last chapter we focus on judge, central figure in the conflictual phase of a family, whether you opt for litigation proceedings such as those analysed in the second chapter, whether you choose to walk the path of family mediation, and this because it is the guarantor of the positions of each Member of a household, especially of the weaker.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129443