La tesi analizza i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con riferimento agli aspetti legislativi, ambientali, tecnologici e soprattutto sociologici ed economici. Il trend di crescita della percentuale di raccolta differenziata, il trend di riduzione della quantità complessiva di rifiuti prodotta, l'evoluzione da tassa a tariffa del prelievo spettante al cittadino, sono alcune delle principali evidenze. Attraverso l'analisi di alcuni casi particolari di comuni in cui si applicano, si sperimentano o si progettano nuovi criteri di raccolta e di tariffazione si evince che la tariffa puntuale è un ottimo stimolo alla riduzione dei quantitativi di rifiuti non differenziati, ma che comunque non è sufficiente a ridurre in modo apprezzabile il costo complessivo su cui influiscono in modo notevole le inefficienze del sistema di raccolta e smaltimento: sono necessari strumenti tecnologici di controllo delle flotte, accessibili non solo all'esecutore, ma anche al committente, che permettano di quantificare gli sprechi e di ottimizzare le prestazioni dei servizi di raccolta. Un'economia circolare in perfetto equilibrio è uno degli obbiettivi dell'Unione Europea, secondo cui la riqualificazione dei rifiuti è un comparto che porta sviluppo e posti di lavoro, rispettando l'ambiente e riducendo il consumo di risorse, soddisfacendo quelle che sembrano essere le aspettative primarie dei cittadini europei. Formazione e informazione, i casi come ¿Ecomondo¿ o le campagne pubblicitarie degli enti locali per sensibilizzare sull'importanza della raccolta differenziata, il design per rendere più gradevole l'aspetto di contenitori e macchinari, l'attenzione di alcune aziende allo smaltimento e al riciclo del proprio prodotto, indicano la strada da percorrere. Sono di importanza fondamentale le scelte e i comportamenti del singolo individuo: il riciclo parte dall'acquisto, anzi dalla scelta di un prodotto per come è realizzato, confezionato, per come e quanto verrà utilizzato, e non solo in base all'aspetto e al costo. Ed infine la conclusione, un po' a sorpresa: il futuro della raccolta differenziata è nel nostro passato, nel ritorno alla convinzione che ¿non si deve sprecare niente¿.
L'Economia Circolare: una società senza rifiuti con la raccolta differenziata
BONO, VALERIO
2015/2016
Abstract
La tesi analizza i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con riferimento agli aspetti legislativi, ambientali, tecnologici e soprattutto sociologici ed economici. Il trend di crescita della percentuale di raccolta differenziata, il trend di riduzione della quantità complessiva di rifiuti prodotta, l'evoluzione da tassa a tariffa del prelievo spettante al cittadino, sono alcune delle principali evidenze. Attraverso l'analisi di alcuni casi particolari di comuni in cui si applicano, si sperimentano o si progettano nuovi criteri di raccolta e di tariffazione si evince che la tariffa puntuale è un ottimo stimolo alla riduzione dei quantitativi di rifiuti non differenziati, ma che comunque non è sufficiente a ridurre in modo apprezzabile il costo complessivo su cui influiscono in modo notevole le inefficienze del sistema di raccolta e smaltimento: sono necessari strumenti tecnologici di controllo delle flotte, accessibili non solo all'esecutore, ma anche al committente, che permettano di quantificare gli sprechi e di ottimizzare le prestazioni dei servizi di raccolta. Un'economia circolare in perfetto equilibrio è uno degli obbiettivi dell'Unione Europea, secondo cui la riqualificazione dei rifiuti è un comparto che porta sviluppo e posti di lavoro, rispettando l'ambiente e riducendo il consumo di risorse, soddisfacendo quelle che sembrano essere le aspettative primarie dei cittadini europei. Formazione e informazione, i casi come ¿Ecomondo¿ o le campagne pubblicitarie degli enti locali per sensibilizzare sull'importanza della raccolta differenziata, il design per rendere più gradevole l'aspetto di contenitori e macchinari, l'attenzione di alcune aziende allo smaltimento e al riciclo del proprio prodotto, indicano la strada da percorrere. Sono di importanza fondamentale le scelte e i comportamenti del singolo individuo: il riciclo parte dall'acquisto, anzi dalla scelta di un prodotto per come è realizzato, confezionato, per come e quanto verrà utilizzato, e non solo in base all'aspetto e al costo. Ed infine la conclusione, un po' a sorpresa: il futuro della raccolta differenziata è nel nostro passato, nel ritorno alla convinzione che ¿non si deve sprecare niente¿.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12941