In una società complessa come quella attuale, formare buoni lettori è un orizzonte di riferimento verso cui tende ogni sistema scolastico. L’abilità di leggere e comprendere rappresenta, infatti, un’acquisizione fondamentale nella vita di un individuo, essenziale per svolgere un ruolo attivo e consapevole nella collettività. In questi anni, la ricerca didattica ha documentato come i trattamenti che inducono lo studente ad una riflessione metacognitiva (mediante la conoscenza e il monitoraggio dei processi attivati) costituiscano una via efficace per lo sviluppo delle abilità di comprensione, favorendo, al contempo, una generalizzazione delle strategie acquisite a compiti e contesti di apprendimento differenti. È proprio nell’ambito di queste teorizzazioni, che si inserisce il progetto di ricerca sperimentale, illustrato nel corso del presente lavoro, e finalizzato a verificare l’efficacia di un metodo innovativo di insegnamento della lettura, basato sui principi della metacomprensione, nell’incrementare le abilità di comprensione degli studenti. Per riprendere le parole di uno degli autori più rappresentativi di questi studi, con il suo programma il ricercatore intende “andare a potenziare quell’insieme di conoscenze, abilità e strategie di controllo che sono indispensabili per la comprensione del testo, e per appropriarsi del vero significato del leggere, vale a dire comprendere” (Cornoldi, 2003). La ricerca, della durata di circa tre mesi (maggio-luglio 2020), ha visto l’attuazione di un intervento di didattica innovativa della lettura in due modalità: in piccolo gruppo, costituito da quattro bambini di una classe terza della scuola “G. Cena” nel Torinese e in grande gruppo, rappresentato da una classe seconda della scuola “Moglia”, sempre in provincia di Torino. Da un punto di vista strutturale, entrambe le esperienze di ricerca hanno previsto una fase diagnostica iniziale, tesa a rilevare le difficoltà incontrate dai soggetti coinvolti nella ricerca, durante la lettura del testo. Alla prima fase ne è seguita una seconda, quella di sperimentazione, con la messa in atto di un intervento di carattere metacognitivo basato sul riconoscimento e sulla verbalizzazione dei processi, delle strategie attivate nel corso della lettura; sull’autosservazione e sul controllo della propria prestazione. A causa dell’emergenza sanitaria, l’intero progetto è stato realizzato secondo le modalità e gli strumenti della didattica a distanza, con il ricorso alle principali piattaforme digitali, programmate per l’apprendimento da remoto, e in modo più specifico alle applicazioni incluse in Google Drive. Diversi sono stati gli strumenti di cui il ricercatore si è avvalso per la rilevazione e la registrazione dei dati, scelti in virtù degli obiettivi di ricerca, delle variabili prese al vaglio e delle caratteristiche dei soggetti esaminati. Tra questi si ricordano: un questionario per accertare le conoscenze metacognitive, le prove di lettura tratte dagli archivi Invalsi (previste per la classe seconda della scuola primaria), le check-list e gli strumenti di osservazione diretta per la registrazione dei comportamenti, il colloquio. I dati ottenuti dalla somministrazione degli strumenti appena citati sono stati registrati e tabulati dal ricercatore, e sulla base di questi, sono state avviate le operazioni di analisi e sintesi per la stesura del resoconto conclusivo, oggetto di discussione dell’ultimo capitolo del presente lavoro.
Didattica della lettura per lo sviluppo di processi cognitivi e metacognitivi
TOMIS, NOEMI
2020/2021
Abstract
In una società complessa come quella attuale, formare buoni lettori è un orizzonte di riferimento verso cui tende ogni sistema scolastico. L’abilità di leggere e comprendere rappresenta, infatti, un’acquisizione fondamentale nella vita di un individuo, essenziale per svolgere un ruolo attivo e consapevole nella collettività. In questi anni, la ricerca didattica ha documentato come i trattamenti che inducono lo studente ad una riflessione metacognitiva (mediante la conoscenza e il monitoraggio dei processi attivati) costituiscano una via efficace per lo sviluppo delle abilità di comprensione, favorendo, al contempo, una generalizzazione delle strategie acquisite a compiti e contesti di apprendimento differenti. È proprio nell’ambito di queste teorizzazioni, che si inserisce il progetto di ricerca sperimentale, illustrato nel corso del presente lavoro, e finalizzato a verificare l’efficacia di un metodo innovativo di insegnamento della lettura, basato sui principi della metacomprensione, nell’incrementare le abilità di comprensione degli studenti. Per riprendere le parole di uno degli autori più rappresentativi di questi studi, con il suo programma il ricercatore intende “andare a potenziare quell’insieme di conoscenze, abilità e strategie di controllo che sono indispensabili per la comprensione del testo, e per appropriarsi del vero significato del leggere, vale a dire comprendere” (Cornoldi, 2003). La ricerca, della durata di circa tre mesi (maggio-luglio 2020), ha visto l’attuazione di un intervento di didattica innovativa della lettura in due modalità: in piccolo gruppo, costituito da quattro bambini di una classe terza della scuola “G. Cena” nel Torinese e in grande gruppo, rappresentato da una classe seconda della scuola “Moglia”, sempre in provincia di Torino. Da un punto di vista strutturale, entrambe le esperienze di ricerca hanno previsto una fase diagnostica iniziale, tesa a rilevare le difficoltà incontrate dai soggetti coinvolti nella ricerca, durante la lettura del testo. Alla prima fase ne è seguita una seconda, quella di sperimentazione, con la messa in atto di un intervento di carattere metacognitivo basato sul riconoscimento e sulla verbalizzazione dei processi, delle strategie attivate nel corso della lettura; sull’autosservazione e sul controllo della propria prestazione. A causa dell’emergenza sanitaria, l’intero progetto è stato realizzato secondo le modalità e gli strumenti della didattica a distanza, con il ricorso alle principali piattaforme digitali, programmate per l’apprendimento da remoto, e in modo più specifico alle applicazioni incluse in Google Drive. Diversi sono stati gli strumenti di cui il ricercatore si è avvalso per la rilevazione e la registrazione dei dati, scelti in virtù degli obiettivi di ricerca, delle variabili prese al vaglio e delle caratteristiche dei soggetti esaminati. Tra questi si ricordano: un questionario per accertare le conoscenze metacognitive, le prove di lettura tratte dagli archivi Invalsi (previste per la classe seconda della scuola primaria), le check-list e gli strumenti di osservazione diretta per la registrazione dei comportamenti, il colloquio. I dati ottenuti dalla somministrazione degli strumenti appena citati sono stati registrati e tabulati dal ricercatore, e sulla base di questi, sono state avviate le operazioni di analisi e sintesi per la stesura del resoconto conclusivo, oggetto di discussione dell’ultimo capitolo del presente lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/129385