E' frequente osservare profonde alterazioni del paesaggio dovute a cave di diversa estensione. Coltivate con differenti criteri e finalità, vengono abbandonate a fine lavorazione, solitamente dopo un frettoloso e inadatto restauro ambientale e senza un vero reintegro nel paesaggio originario. Attualmente, in base alla legislazione vigente, il recupero ambientale delle cave assume carattere di obbligatorietà a carico dell'utilizzatore, che deve garantire l'esecuzione degli interventi necessari al ripristino ambientale del sito estrattivo. Al contempo, l'attività estrattiva comporta, oltre la pesante modificazione del paesaggio, la produzione di ingenti quantitativi di residuo di lavorazione strettamente legato alle caratteristiche chimiche e fisiche della roccia madre, dove la sostanza organica e i nutrimenti sono pressoché assenti. Questi materiali sono spesso formati prevalentemente da limi ed argille e costituiscono, di fatto, lo scarto dell'attività estrattiva. Tale rifiuto richiede un'opera di smaltimento e comporta ingenti costi per la ditta utilizzatrice. La tesi laurea si prefigge lo scopo di rispondere ad un problema concreto, sollevato dall'azienda Interstrade Spa e mirato alla riduzione dei costi concernenti le operazioni di smaltimento dei rifiuti derivanti dalle attività estrattive della cava di Roccaforte Mondovì. In tal senso, si è perseguito un duplice obiettivo: riutilizzare il materiale di scarto, in modo da eliminare completamente i costi relativi allo smaltimento, e trasformare lo stesso in una preziosa risorsa da poter impiegare in altri campi, quali la realizzazione di un terreno artificiale che permetta la crescita di vegetazione sui rilevati stradali. Analizzata la normativa riguardante i rifiuti di cava, e dopo le opportune analisi fisico-chimiche dei materiali, sono stati proposti quattro differenti suoli antropogenici con diverse peculiarità definite dai materiali costituenti (suolo, sabbia, zeoliti e compost). L'efficienza del materiale è stata verificata mediante prove di semina e di accrescimento di alcune specie erbacee comunemente impiegate nell'inerbimento tecnico. I risultati conseguiti giustificano il reimpiego del materiale di rifiuto e attestano l'efficacia dell'uso di ammendanti quali il compost e le zeoliti. Di più, le caratteristiche chimico fisiche di questi materiali si sono rivelate indispensabili per la creazione delle condizioni ideali alla crescita delle piante, in termini produttivi e di copertura, e garantiscono l'esito positivo dei successivi interventi di inerbimento.

Severe alterations of the landscape are frequently observed due to quarries of different extension. In the past, their abandonment was not followed by proper environmental restoration and reintegration into the original landscape. The current legislation requires environmental restoration of the quarries as a mandatory action carried on by the user, who must ensure the implementation of measures necessary to restore the environment of the extraction site. At the same time, the mining activity involves, besides the heavy modification of the landscape, the production of large quantities of residues closely linked to the chemical and physical characteristics of the rock, where the organic matter and nutrients are virtually absent. These materials are often composed predominantly of silts and clays. This waste requires disposal work and entails a high cost for the user company. The graduate thesis aims to answer a specific problem raised by the Interstrade Spa and aimed at reducing costs of operations for the disposal of waste from mining activities of the quarry of Roccaforte Mondovi. The work objective was two-fold: to reuse the waste material, in order to eliminate the costs of disposal, and to transform this material into a valuable resource that can be used in other fields, through the formation of an artificial soil. After the analysis of the present legislation and the characterization of the waste material, we proposed the formation of four different anthropogenic soils with different characteristics defined by the constituent materials (soil, sand, zeolite and compost). The efficiency of the material was verified by field tests of seeding and growth of some herbaceous species commonly used in environmental reclamation. The results justified the reuse of waste material and certified the effectiveness of the use of compost and zeolites. Moreover, the chemical and physical properties of these materials proved to be indispensable for the creation of ideal conditions for plant growth, in term of productivity and coverage, and to ensure the success of subsequent interventions grassing.

Trasformare un problema in una risorsa: il riutilizzo dei rifiuti di cava. Caratterizzazione e proposte per la cava di Roccaforte Mondovì.

ALLAMANO, ANDREA
2010/2011

Abstract

Severe alterations of the landscape are frequently observed due to quarries of different extension. In the past, their abandonment was not followed by proper environmental restoration and reintegration into the original landscape. The current legislation requires environmental restoration of the quarries as a mandatory action carried on by the user, who must ensure the implementation of measures necessary to restore the environment of the extraction site. At the same time, the mining activity involves, besides the heavy modification of the landscape, the production of large quantities of residues closely linked to the chemical and physical characteristics of the rock, where the organic matter and nutrients are virtually absent. These materials are often composed predominantly of silts and clays. This waste requires disposal work and entails a high cost for the user company. The graduate thesis aims to answer a specific problem raised by the Interstrade Spa and aimed at reducing costs of operations for the disposal of waste from mining activities of the quarry of Roccaforte Mondovi. The work objective was two-fold: to reuse the waste material, in order to eliminate the costs of disposal, and to transform this material into a valuable resource that can be used in other fields, through the formation of an artificial soil. After the analysis of the present legislation and the characterization of the waste material, we proposed the formation of four different anthropogenic soils with different characteristics defined by the constituent materials (soil, sand, zeolite and compost). The efficiency of the material was verified by field tests of seeding and growth of some herbaceous species commonly used in environmental reclamation. The results justified the reuse of waste material and certified the effectiveness of the use of compost and zeolites. Moreover, the chemical and physical properties of these materials proved to be indispensable for the creation of ideal conditions for plant growth, in term of productivity and coverage, and to ensure the success of subsequent interventions grassing.
ITA
E' frequente osservare profonde alterazioni del paesaggio dovute a cave di diversa estensione. Coltivate con differenti criteri e finalità, vengono abbandonate a fine lavorazione, solitamente dopo un frettoloso e inadatto restauro ambientale e senza un vero reintegro nel paesaggio originario. Attualmente, in base alla legislazione vigente, il recupero ambientale delle cave assume carattere di obbligatorietà a carico dell'utilizzatore, che deve garantire l'esecuzione degli interventi necessari al ripristino ambientale del sito estrattivo. Al contempo, l'attività estrattiva comporta, oltre la pesante modificazione del paesaggio, la produzione di ingenti quantitativi di residuo di lavorazione strettamente legato alle caratteristiche chimiche e fisiche della roccia madre, dove la sostanza organica e i nutrimenti sono pressoché assenti. Questi materiali sono spesso formati prevalentemente da limi ed argille e costituiscono, di fatto, lo scarto dell'attività estrattiva. Tale rifiuto richiede un'opera di smaltimento e comporta ingenti costi per la ditta utilizzatrice. La tesi laurea si prefigge lo scopo di rispondere ad un problema concreto, sollevato dall'azienda Interstrade Spa e mirato alla riduzione dei costi concernenti le operazioni di smaltimento dei rifiuti derivanti dalle attività estrattive della cava di Roccaforte Mondovì. In tal senso, si è perseguito un duplice obiettivo: riutilizzare il materiale di scarto, in modo da eliminare completamente i costi relativi allo smaltimento, e trasformare lo stesso in una preziosa risorsa da poter impiegare in altri campi, quali la realizzazione di un terreno artificiale che permetta la crescita di vegetazione sui rilevati stradali. Analizzata la normativa riguardante i rifiuti di cava, e dopo le opportune analisi fisico-chimiche dei materiali, sono stati proposti quattro differenti suoli antropogenici con diverse peculiarità definite dai materiali costituenti (suolo, sabbia, zeoliti e compost). L'efficienza del materiale è stata verificata mediante prove di semina e di accrescimento di alcune specie erbacee comunemente impiegate nell'inerbimento tecnico. I risultati conseguiti giustificano il reimpiego del materiale di rifiuto e attestano l'efficacia dell'uso di ammendanti quali il compost e le zeoliti. Di più, le caratteristiche chimico fisiche di questi materiali si sono rivelate indispensabili per la creazione delle condizioni ideali alla crescita delle piante, in termini produttivi e di copertura, e garantiscono l'esito positivo dei successivi interventi di inerbimento.
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