Nella storia degli studi sulla formazione di parola, il suffisso -ATA occupa una posizione particolare: o è stato trascurato rispetto ad altri suffissi anch'essi formanti "nomina actionis" (come -mento o -zione), o, anche in studi specifici, ne è stata sottovalutata l'effettiva produttività e l'ampia gamma di significati che apporta ai sostantivi che contribuisce a formare. Dopo una rassegna approfondita degli autori che se ne sono occupati, sia dal punto di vista morfologico che da quello, decisamente più problematico, semantico, ho effettuato un'analisi su un corpus di neologismi entrati nell'uso comune a partire dal XX secolo, basato sul Dizionario della Lingua Italiana a cura di Tullio De Mauro (Paravia 2000). Dopo una prima suddivisione dei 152 lemmi tra deverbali, denominali e deaggettivali, ho ridefinito e in alcuni casi integrato la lista di significati dei suffissati in -ATA finora individuati dagli autori ("colpo di N", "azione tipica di N", "singolo atto di V" e così via). In questo modo, ho potuto individuare le componenti presenti in tutti (o quasi) i derivati in -ATA: da quella eventiva (come in "pedalata" ma anche in "spaghettata" o "carrambata") alla sfumatura collettiva ("cancellata", "cucciolata", ancora lo stesso "spaghettata" ecc.) e a quella ludica. In questo modo, anche grazie agli esempi tratti dall'archivio online del quotidiano "La Repubblica", credo di aver dimostrato l'effettiva produttività e vitalità del suffisso nell'italiano contemporaneo.

Pedalata, carrambata, spaghettata - Funzioni e produttività del suffisso -ATA nell'italiano d'oggi

FIORENTINI, ILARIA
2009/2010

Abstract

Nella storia degli studi sulla formazione di parola, il suffisso -ATA occupa una posizione particolare: o è stato trascurato rispetto ad altri suffissi anch'essi formanti "nomina actionis" (come -mento o -zione), o, anche in studi specifici, ne è stata sottovalutata l'effettiva produttività e l'ampia gamma di significati che apporta ai sostantivi che contribuisce a formare. Dopo una rassegna approfondita degli autori che se ne sono occupati, sia dal punto di vista morfologico che da quello, decisamente più problematico, semantico, ho effettuato un'analisi su un corpus di neologismi entrati nell'uso comune a partire dal XX secolo, basato sul Dizionario della Lingua Italiana a cura di Tullio De Mauro (Paravia 2000). Dopo una prima suddivisione dei 152 lemmi tra deverbali, denominali e deaggettivali, ho ridefinito e in alcuni casi integrato la lista di significati dei suffissati in -ATA finora individuati dagli autori ("colpo di N", "azione tipica di N", "singolo atto di V" e così via). In questo modo, ho potuto individuare le componenti presenti in tutti (o quasi) i derivati in -ATA: da quella eventiva (come in "pedalata" ma anche in "spaghettata" o "carrambata") alla sfumatura collettiva ("cancellata", "cucciolata", ancora lo stesso "spaghettata" ecc.) e a quella ludica. In questo modo, anche grazie agli esempi tratti dall'archivio online del quotidiano "La Repubblica", credo di aver dimostrato l'effettiva produttività e vitalità del suffisso nell'italiano contemporaneo.
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