La tesi ripercorre la storia del periodico per l'infanzia ¿L'Amico dei fanciulli¿ dalla nascita a Firenze nel 1870 fino all'interruzione della pubblicazione nel 1943 (poi ripresa nel 1946 e tuttora esistente), all'interno del contesto storico, culturale ed editoriale. Nella prima parte, la storia del giornalino viene collocata nel complesso contesto dell'evangelismo italiano (in particolare toscano e piemontese) con i suoi risvolti religiosi, sociali e politici: il rapporto con il percorso di unificazione dell'Italia, l'influenza del mondo anglosassone, il contesto editoriale della Claudiana e quello scolastico ed educativo evangelico, strettamente intrecciati con lo sviluppo del giornalino dei primi decenni. Soltanto in seguito, soprattutto a partire dagli anni Venti del Novecento, la pubblicazione si colloca maggiormente nel contesto della chiesa valdese, perdendo l'iniziale carattere interdenominazionale e la forte carica evangelizzatrice. Vengono in seguito analizzati gli aspetti formali della pubblicazione (tirature, prezzi, formato, periodicità, aspetto grafico e iconografico, linguaggio), le caratteristiche degli autori, dei lettori e la provenienza dei testi pubblicati. Vengono infine tratteggiati alcuni aspetti dell'impostazione generale del giornalino, quali la religione civile, il rapporto con il progresso tecnico e scientifico, il self-helpismo, il legame con l'attualità, il realismo contrapposto all'invenzione fantastica. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati nel dettaglio i temi principali presenti nel giornalino: innanzitutto il modello educativo proposto attraverso un'immagine ideale di bambino, improntata sui valori di autocontrollo, sincerità, altruismo, operosità, parsimonia, senso del dovere e della responsabilità. In secondo luogo, vengono presi in esame i rapporti familiari dal punto di vista dei ruoli e dei sentimenti, i temi della nascita, della malattia e della morte, il mutamento della loro percezione e dei significati ad essi attribuiti. In terzo luogo, si analizzano le forme dell'insegnamento biblico e religioso, che costituisce lo scopo primario del giornalino, nato per diffondere l'insegnamento evangelico non soltanto all'interno delle comunità protestanti ma nel contesto dell'evangelizzazione attraverso l'apertura di scuole e la diffusione di pubblicazioni in tutta l'Italia. Vengono quindi esaminati alcuni temi ¿scolastici¿, che suggeriscono l'intento anche didattico del giornalino, quali l'insegnamento della storia attraverso biografie esemplari, l'amor di patria e il rapporto con la guerra, la scoperta di popoli e paesi in un'ottica etnografica ma anche missionaria, la visione del mondo naturale e delle scoperte scientifiche e tecnologiche, l'importanza dell'igiene e della cura del corpo. Infine, l'ultimo capitolo è dedicato ai temi sociali legati al lavoro minorile e alla filantropia (la povertà, lo sfruttamento, l'emigrazione), che rappresentano nei primi quattro decenni un aspetto centrale della pubblicazione.
Il periodico per l'infanzia L'Amico dei fanciulli dal 1870 al 1943
TOURN, SARA
2009/2010
Abstract
La tesi ripercorre la storia del periodico per l'infanzia ¿L'Amico dei fanciulli¿ dalla nascita a Firenze nel 1870 fino all'interruzione della pubblicazione nel 1943 (poi ripresa nel 1946 e tuttora esistente), all'interno del contesto storico, culturale ed editoriale. Nella prima parte, la storia del giornalino viene collocata nel complesso contesto dell'evangelismo italiano (in particolare toscano e piemontese) con i suoi risvolti religiosi, sociali e politici: il rapporto con il percorso di unificazione dell'Italia, l'influenza del mondo anglosassone, il contesto editoriale della Claudiana e quello scolastico ed educativo evangelico, strettamente intrecciati con lo sviluppo del giornalino dei primi decenni. Soltanto in seguito, soprattutto a partire dagli anni Venti del Novecento, la pubblicazione si colloca maggiormente nel contesto della chiesa valdese, perdendo l'iniziale carattere interdenominazionale e la forte carica evangelizzatrice. Vengono in seguito analizzati gli aspetti formali della pubblicazione (tirature, prezzi, formato, periodicità, aspetto grafico e iconografico, linguaggio), le caratteristiche degli autori, dei lettori e la provenienza dei testi pubblicati. Vengono infine tratteggiati alcuni aspetti dell'impostazione generale del giornalino, quali la religione civile, il rapporto con il progresso tecnico e scientifico, il self-helpismo, il legame con l'attualità, il realismo contrapposto all'invenzione fantastica. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati nel dettaglio i temi principali presenti nel giornalino: innanzitutto il modello educativo proposto attraverso un'immagine ideale di bambino, improntata sui valori di autocontrollo, sincerità, altruismo, operosità, parsimonia, senso del dovere e della responsabilità. In secondo luogo, vengono presi in esame i rapporti familiari dal punto di vista dei ruoli e dei sentimenti, i temi della nascita, della malattia e della morte, il mutamento della loro percezione e dei significati ad essi attribuiti. In terzo luogo, si analizzano le forme dell'insegnamento biblico e religioso, che costituisce lo scopo primario del giornalino, nato per diffondere l'insegnamento evangelico non soltanto all'interno delle comunità protestanti ma nel contesto dell'evangelizzazione attraverso l'apertura di scuole e la diffusione di pubblicazioni in tutta l'Italia. Vengono quindi esaminati alcuni temi ¿scolastici¿, che suggeriscono l'intento anche didattico del giornalino, quali l'insegnamento della storia attraverso biografie esemplari, l'amor di patria e il rapporto con la guerra, la scoperta di popoli e paesi in un'ottica etnografica ma anche missionaria, la visione del mondo naturale e delle scoperte scientifiche e tecnologiche, l'importanza dell'igiene e della cura del corpo. Infine, l'ultimo capitolo è dedicato ai temi sociali legati al lavoro minorile e alla filantropia (la povertà, lo sfruttamento, l'emigrazione), che rappresentano nei primi quattro decenni un aspetto centrale della pubblicazione.File | Dimensione | Formato | |
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