Introduction: Bisphosphonates are a class of drugs used to treat conditions associated with increased bone resorption. One possible side effect is osteonecrosis of the jaws (ONJ), which is more common in patients taking high-dose intravenous bisphosphonates, such as cancer patients. There are two classifications AAOMS and SIMPO-SICMF used to stage patients in order to apply a different therapeutic approach according to the severity of the pathology. Aim of the work: To assess if the variability of positioning of a patient for each different stage differs between operators and if there is a difference in distribution between patients placed within the same stage in the two different classifications; to assess the difference in the expression of radiographic signs in OPT and CT, analyzing if signs are differently distributed than others depending on the antiresorptive therapy in place. Materials and Methods: A retrospective observational study was conducted on a cohort of 50 patients treated with antiresorptive drugs in the period between January 2014 and March 2019. All CT scans were blindly evaluated by five specialists who proceeded to classify the 50 patients with both AAOMS and SIMPO-SICMF staging and then evaluated MRONJ radiological signs for each patient. The data were collected and grouped in a table in order to allow statistical analysis. Results: A comparison was made between the individual categories of each classification, using a non-parametric t-test (Mann-Whitney) and it was found that the comparison between stage 1AAOMS vs 1a-bSIPMO-SICMF and 2AAOMS vs 2a-bSIPMO-SICMF showed statistically significant differences (respectively p= 0.0030 and p= 0.0080). This means that there is a substantial difference between the distribution of patients in the 2 different classifications. This was not the case among patients classified as stage 3AAOMS vs 3SIPMO-SICMF (p=1945). A comparison of the frequencies of x-ray findings divided by antiresorptive drug therapy was made, and for no sign was identified a statistically significant difference between drugs, meaning that the radiological signs indicative of MRONJ are equally present regardless of the type of drug taken by the patient. Finally, the difference in expression for some radiographic signs in OPT and CT was evaluated. And a statistically significant difference was found for hard lamina thickening (p<0.0001); diffuse osteosclerosis (p=0.0001); sequestration (p=0.0071) and NAI thickening (p<0.0001). Conclusions: The results showed that there is a substantial difference in the placement of patients between the 2 different classifications. This could be due to the fact that the SIPMO-SICMF classification makes use of a combined clinical and radiological staging system that allows a clearer representation of the pathology and clinically this translates into a more informed therapeutic approach. The importance of CBCT compared to OPT is also fundamental, since it has been possible to identify some radiological signs only through the former. OPT therefore proves not to be an adequate examination to detect all the necessary radiographic signs.

Introduzione: I bifosfonati sono una classe di farmaci utilizzati per il trattamento di condizioni associate a un aumentato riassorbimento osseo. Un possibile effetto collaterale è l’osteonecrosi dei mascellari (ONJ), maggiormente frequente nei pazienti che assumono bifosfonati ad alto dosaggio per via endovenosa, come i pazienti oncologici. Esistono due classificazioni AAOMS e SIMPO-SICMF usate per stadiare i pazienti al fine di applicare un differente approccio terapeutico in base alla gravità della patologia. Scopo del lavoro: Valutare se la variabilità di posizionamento di un paziente per ogni diverso stadio differisce tra gli operatori e se esiste una differenza di distribuzione tra i pazienti collocati all’interno di uno stesso stadio nelle due diverse classificazioni; valutare la differenza di espressione dei segni radiografici in OPT e in TC, analizzando se risultano segni maggiormente distribuiti rispetto ad altri a seconda della terapia antiriassorbitiva in atto. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo osservazionale su una coorte di 50 pazienti in trattamento con farmaci antiresortivi nel periodo compreso fra Gennaio 2014 e Marzo 2019. Tutte le TC sono state valutate in cieco da cinque specialisti che hanno provveduto a classificare i 50 pazienti sia con la stadiazione AAOMS sia con SIMPO-SICMF e poi valutato per ogni paziente determinati segni radiologici. I dati inseriti sono stati raccolti e raggruppati in una tabella al fine di permetterne l’analisi statistica. Risultati: È stata fatta inoltre una comparazione tra le singole categorie di ogni classificazione, mediante un t-test non parametrico (Mann-Whitney) ed è emerso che il confronto tra stadio 1AAOMS vs 1a-bSIPMO-SICMF e 2AAOMS vs 2a-bSIPMO-SICMF ha mostrato differenze statisticamente significative (rispettivamente p= 0,0030 e p= 0,0080). Ciò significa che vi è una differenza sostanziale tra il posizionamento dei pazienti nelle 2 diverse classificazioni. Ciò non si è verificato tra i pazienti classificati in stadio 3AAOMS vs 3SIPMO-SICMF (p=1945). È stata fatto un confronto delle frequenze di riscontro per ogni segno radiografico suddiviso per terapia farmacologica antiriassorbitiva e per nessun segno è stata individuata una differenza statisticamente significativa tra i vari farmaci e questo significa che i segni radiologici indicativi di MRONJ sono equamente presenti indipendentemente dal tipo di farmaco assunto dal paziente. Infine, è stata valutata la differenza di espressione per alcuni segni radiografici in OPT e TC. Ed è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa per l’inspessimento della lamina dura (p<0,0001); l’osteosclerosi diffusa (p=0,0001); il sequestro (p=0,0071) e l’inspessimento del NAI (p<0,0001). Conclusioni: Dai risultati è emerso che vi è una differenza sostanziale nel collocamento dei pazienti tra le 2 diverse classificazioni. Questo può essere dovuto dal fatto che la classificazione SIPMO-SICMF si avvale di un sistema combinato di stadiazione clinica e radiologica che permette quindi una più chiara rappresentazione della patologia e clinicamente questo si traduce in un approccio terapeutico più consapevole. Risulta inoltre fondamentale l’importanza del riscontro attraverso la CBCT rispetto all’OPT, in quanto è stato possibile individuare alcuni segni radiologici solo attraverso la prima. L’OPT quindi dimostra di non essere un esame adeguato ad individuare tutti i segni radiografici necessari.

Applicazione dei criteri clinico-radiografici nella stadiazione dell'osteonecrosi dei mascellari farmaco-indotta (MRONJ): confronto tra due classificazioni.

BONINA, ALESSIA
2020/2021

Abstract

Introduzione: I bifosfonati sono una classe di farmaci utilizzati per il trattamento di condizioni associate a un aumentato riassorbimento osseo. Un possibile effetto collaterale è l’osteonecrosi dei mascellari (ONJ), maggiormente frequente nei pazienti che assumono bifosfonati ad alto dosaggio per via endovenosa, come i pazienti oncologici. Esistono due classificazioni AAOMS e SIMPO-SICMF usate per stadiare i pazienti al fine di applicare un differente approccio terapeutico in base alla gravità della patologia. Scopo del lavoro: Valutare se la variabilità di posizionamento di un paziente per ogni diverso stadio differisce tra gli operatori e se esiste una differenza di distribuzione tra i pazienti collocati all’interno di uno stesso stadio nelle due diverse classificazioni; valutare la differenza di espressione dei segni radiografici in OPT e in TC, analizzando se risultano segni maggiormente distribuiti rispetto ad altri a seconda della terapia antiriassorbitiva in atto. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo osservazionale su una coorte di 50 pazienti in trattamento con farmaci antiresortivi nel periodo compreso fra Gennaio 2014 e Marzo 2019. Tutte le TC sono state valutate in cieco da cinque specialisti che hanno provveduto a classificare i 50 pazienti sia con la stadiazione AAOMS sia con SIMPO-SICMF e poi valutato per ogni paziente determinati segni radiologici. I dati inseriti sono stati raccolti e raggruppati in una tabella al fine di permetterne l’analisi statistica. Risultati: È stata fatta inoltre una comparazione tra le singole categorie di ogni classificazione, mediante un t-test non parametrico (Mann-Whitney) ed è emerso che il confronto tra stadio 1AAOMS vs 1a-bSIPMO-SICMF e 2AAOMS vs 2a-bSIPMO-SICMF ha mostrato differenze statisticamente significative (rispettivamente p= 0,0030 e p= 0,0080). Ciò significa che vi è una differenza sostanziale tra il posizionamento dei pazienti nelle 2 diverse classificazioni. Ciò non si è verificato tra i pazienti classificati in stadio 3AAOMS vs 3SIPMO-SICMF (p=1945). È stata fatto un confronto delle frequenze di riscontro per ogni segno radiografico suddiviso per terapia farmacologica antiriassorbitiva e per nessun segno è stata individuata una differenza statisticamente significativa tra i vari farmaci e questo significa che i segni radiologici indicativi di MRONJ sono equamente presenti indipendentemente dal tipo di farmaco assunto dal paziente. Infine, è stata valutata la differenza di espressione per alcuni segni radiografici in OPT e TC. Ed è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa per l’inspessimento della lamina dura (p<0,0001); l’osteosclerosi diffusa (p=0,0001); il sequestro (p=0,0071) e l’inspessimento del NAI (p<0,0001). Conclusioni: Dai risultati è emerso che vi è una differenza sostanziale nel collocamento dei pazienti tra le 2 diverse classificazioni. Questo può essere dovuto dal fatto che la classificazione SIPMO-SICMF si avvale di un sistema combinato di stadiazione clinica e radiologica che permette quindi una più chiara rappresentazione della patologia e clinicamente questo si traduce in un approccio terapeutico più consapevole. Risulta inoltre fondamentale l’importanza del riscontro attraverso la CBCT rispetto all’OPT, in quanto è stato possibile individuare alcuni segni radiologici solo attraverso la prima. L’OPT quindi dimostra di non essere un esame adeguato ad individuare tutti i segni radiografici necessari.
ITA
Introduction: Bisphosphonates are a class of drugs used to treat conditions associated with increased bone resorption. One possible side effect is osteonecrosis of the jaws (ONJ), which is more common in patients taking high-dose intravenous bisphosphonates, such as cancer patients. There are two classifications AAOMS and SIMPO-SICMF used to stage patients in order to apply a different therapeutic approach according to the severity of the pathology. Aim of the work: To assess if the variability of positioning of a patient for each different stage differs between operators and if there is a difference in distribution between patients placed within the same stage in the two different classifications; to assess the difference in the expression of radiographic signs in OPT and CT, analyzing if signs are differently distributed than others depending on the antiresorptive therapy in place. Materials and Methods: A retrospective observational study was conducted on a cohort of 50 patients treated with antiresorptive drugs in the period between January 2014 and March 2019. All CT scans were blindly evaluated by five specialists who proceeded to classify the 50 patients with both AAOMS and SIMPO-SICMF staging and then evaluated MRONJ radiological signs for each patient. The data were collected and grouped in a table in order to allow statistical analysis. Results: A comparison was made between the individual categories of each classification, using a non-parametric t-test (Mann-Whitney) and it was found that the comparison between stage 1AAOMS vs 1a-bSIPMO-SICMF and 2AAOMS vs 2a-bSIPMO-SICMF showed statistically significant differences (respectively p= 0.0030 and p= 0.0080). This means that there is a substantial difference between the distribution of patients in the 2 different classifications. This was not the case among patients classified as stage 3AAOMS vs 3SIPMO-SICMF (p=1945). A comparison of the frequencies of x-ray findings divided by antiresorptive drug therapy was made, and for no sign was identified a statistically significant difference between drugs, meaning that the radiological signs indicative of MRONJ are equally present regardless of the type of drug taken by the patient. Finally, the difference in expression for some radiographic signs in OPT and CT was evaluated. And a statistically significant difference was found for hard lamina thickening (p<0.0001); diffuse osteosclerosis (p=0.0001); sequestration (p=0.0071) and NAI thickening (p<0.0001). Conclusions: The results showed that there is a substantial difference in the placement of patients between the 2 different classifications. This could be due to the fact that the SIPMO-SICMF classification makes use of a combined clinical and radiological staging system that allows a clearer representation of the pathology and clinically this translates into a more informed therapeutic approach. The importance of CBCT compared to OPT is also fundamental, since it has been possible to identify some radiological signs only through the former. OPT therefore proves not to be an adequate examination to detect all the necessary radiographic signs.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/129015