Con il presente lavoro si intende analizzare come il diritto internazionale per i diritti umani tuteli i diritti di eguaglianza e di non discriminazione in relazione alla società indiana, che si trova ancora di fatto suddivisa in caste, cioè in gruppi sociali chiusi che caratterizzano la società indiana dal IX secolo a.C. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli; l'obiettivo del primo sarà quello di descrivere il background culturale che fa da sfondo alla vicenda contemporanea. A questo scopo saranno delineate le caratteristiche principali e i meccanismi di funzionamento che regolano il sistema castale, nonché le origini, e le discriminazioni che ne derivano. Successivamente, verrà analizzata la legislazione indiana vigente con particolare riferimento ai due principi testè citati, che si dispiegano in un complesso sistema di discriminazione positiva, concretizzato in quote riservate ai membri più svantaggiati della gerarchia castale nell'accesso alle istituzioni pubbliche educative, impiegatizie e nella rappresentanza politica. L'analisi della normativa in vigore contro le discriminazioni passerà in rassegna anche gli altri provvedimenti adottati dall'Indipendenza in poi, come gli atti dedicati specificamente ai gruppi sociali coinvolti e il sistema di corti speciali per i crimini legati alle caste. Nel secondo capitolo saranno descritti i due diritti di eguaglianza e di non discriminazione, ripercorrendo l'iter storico che li ha portati ad assumere gradualmente una straordinaria rilevanza nell'epoca contemporanea, diventando il fulcro della nuova fase di internazionalizzazione dei diritti dell'uomo, a partire dalle dichiarazioni di fine '700, fino a giungere ad essere il fondamento dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e dei suoi atti più importanti, tra cui la Dichiarazione Universale del 1948 e i due Patti del 1966. Nell'ultimo capitolo, verrà analizzato il percorso che la tutela contro la discriminazione castale sta compiendo in ambito internazionale, caratterizzato da una sostanziale assenza dall'agenda degli organismi dell'ONU fino alla fine degli anni Novanta, e che nel 2009 ha portato il Consiglio per i diritti umani ad approvare il Draft Principles and Guidelines for the Effective Elimination of Discrimination based on Work and Descent. La vicenda castale verrà ripercorsa attraverso l'analisi della valutazione dello Stato indiano effettuata dai vari meccanismi di controllo predisposti dagli organismi che in ambito ONU si occupano dei diritti umani. In particolare, verranno analizzati i procedimenti condotti dai Comitati istituiti dai due Patti del 1966, dal Comitato per l'eliminazione delle discriminazione nei confronti della donna, dal Comitato sui diritti dell'infanzia, così come dal Consiglio per i diritti umani, cui fanno capo le Procedure speciali e l'Esame periodico universale. Infine, sarà analizzata la valutazione della situazione dei diritti umani in India effettuata nell'ambito della Convenzione contro ogni forma di discriminazione razziale del 1965, il cui Comitato ha per primo e più compiutamente denunciato la persistenza della discriminazione causata dal sistema delle caste indiane.
La suddivisione in caste della società indiana nell'ambito del diritto internazionale
GIANOGLIO, SERENA
2011/2012
Abstract
Con il presente lavoro si intende analizzare come il diritto internazionale per i diritti umani tuteli i diritti di eguaglianza e di non discriminazione in relazione alla società indiana, che si trova ancora di fatto suddivisa in caste, cioè in gruppi sociali chiusi che caratterizzano la società indiana dal IX secolo a.C. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli; l'obiettivo del primo sarà quello di descrivere il background culturale che fa da sfondo alla vicenda contemporanea. A questo scopo saranno delineate le caratteristiche principali e i meccanismi di funzionamento che regolano il sistema castale, nonché le origini, e le discriminazioni che ne derivano. Successivamente, verrà analizzata la legislazione indiana vigente con particolare riferimento ai due principi testè citati, che si dispiegano in un complesso sistema di discriminazione positiva, concretizzato in quote riservate ai membri più svantaggiati della gerarchia castale nell'accesso alle istituzioni pubbliche educative, impiegatizie e nella rappresentanza politica. L'analisi della normativa in vigore contro le discriminazioni passerà in rassegna anche gli altri provvedimenti adottati dall'Indipendenza in poi, come gli atti dedicati specificamente ai gruppi sociali coinvolti e il sistema di corti speciali per i crimini legati alle caste. Nel secondo capitolo saranno descritti i due diritti di eguaglianza e di non discriminazione, ripercorrendo l'iter storico che li ha portati ad assumere gradualmente una straordinaria rilevanza nell'epoca contemporanea, diventando il fulcro della nuova fase di internazionalizzazione dei diritti dell'uomo, a partire dalle dichiarazioni di fine '700, fino a giungere ad essere il fondamento dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e dei suoi atti più importanti, tra cui la Dichiarazione Universale del 1948 e i due Patti del 1966. Nell'ultimo capitolo, verrà analizzato il percorso che la tutela contro la discriminazione castale sta compiendo in ambito internazionale, caratterizzato da una sostanziale assenza dall'agenda degli organismi dell'ONU fino alla fine degli anni Novanta, e che nel 2009 ha portato il Consiglio per i diritti umani ad approvare il Draft Principles and Guidelines for the Effective Elimination of Discrimination based on Work and Descent. La vicenda castale verrà ripercorsa attraverso l'analisi della valutazione dello Stato indiano effettuata dai vari meccanismi di controllo predisposti dagli organismi che in ambito ONU si occupano dei diritti umani. In particolare, verranno analizzati i procedimenti condotti dai Comitati istituiti dai due Patti del 1966, dal Comitato per l'eliminazione delle discriminazione nei confronti della donna, dal Comitato sui diritti dell'infanzia, così come dal Consiglio per i diritti umani, cui fanno capo le Procedure speciali e l'Esame periodico universale. Infine, sarà analizzata la valutazione della situazione dei diritti umani in India effettuata nell'ambito della Convenzione contro ogni forma di discriminazione razziale del 1965, il cui Comitato ha per primo e più compiutamente denunciato la persistenza della discriminazione causata dal sistema delle caste indiane.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128946