Innanzi tutto dobbiamo guardare a questo nostro mare e accorgerci che è diventato una specie di cimitero liquido, marino. È Come se dentro al Mediterraneo ci fossero le Twin Towers dei poveri, rovesciate. Sono migliaia e migliaia i morti dei quali non conosciamo i nomi e le storie. Diventano, a volte, una distratta statistica e sono le vittime di una cattiva globalizzazione la quale prevede che la circolazione di merci e denaro sia libera e addirittura sacra quando, invece, per gli esseri umani ci sono vincoli enormi e mari infiniti da attraversare, rischiando di finire in naufragio. Ma cos'è successo dall'altra parte del mediterraneo? Lì, al Sud, c'è una giovane generazione che attraverso internet ha imparato ad omogeneizzare i propri linguaggi, c'è un mondo che chiede pane e libertà, così come nel '900 europeo, e che comincia a vivere una rivoluzione contagiosa (l'Egitto, la Tunisia, il Marocco, lo Yemen, il Bahrein, la Libia, la Siria), c'è una generazione che chiede a questo mondo un po' più di coraggio. Oggi dovremmo immaginare di allargare questo continente alla Turchia e ai Balcani occidentali, dovremmo svolgere un ruolo politico di prima linea lì dove c'è il conflitto Arabo-Israeliano, dovremmo immaginare la dimensione dell'Euro-Mediterraneo come un unico continente: un'unica dimensione nella quale vivere.
FLUSSI MIGRATORI NELL'AREA DEL MEDITERRANEO: UN'ANALISI DEMOGRAFICA, ECONOMICA ED AMBIENTALE
DE SANTIS, TERESA
2010/2011
Abstract
Innanzi tutto dobbiamo guardare a questo nostro mare e accorgerci che è diventato una specie di cimitero liquido, marino. È Come se dentro al Mediterraneo ci fossero le Twin Towers dei poveri, rovesciate. Sono migliaia e migliaia i morti dei quali non conosciamo i nomi e le storie. Diventano, a volte, una distratta statistica e sono le vittime di una cattiva globalizzazione la quale prevede che la circolazione di merci e denaro sia libera e addirittura sacra quando, invece, per gli esseri umani ci sono vincoli enormi e mari infiniti da attraversare, rischiando di finire in naufragio. Ma cos'è successo dall'altra parte del mediterraneo? Lì, al Sud, c'è una giovane generazione che attraverso internet ha imparato ad omogeneizzare i propri linguaggi, c'è un mondo che chiede pane e libertà, così come nel '900 europeo, e che comincia a vivere una rivoluzione contagiosa (l'Egitto, la Tunisia, il Marocco, lo Yemen, il Bahrein, la Libia, la Siria), c'è una generazione che chiede a questo mondo un po' più di coraggio. Oggi dovremmo immaginare di allargare questo continente alla Turchia e ai Balcani occidentali, dovremmo svolgere un ruolo politico di prima linea lì dove c'è il conflitto Arabo-Israeliano, dovremmo immaginare la dimensione dell'Euro-Mediterraneo come un unico continente: un'unica dimensione nella quale vivere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128902