Background: The topic of error is highly debated in Radiology. With the number of radiological errors worldwide estimated to be around 40 million per year it accounts for 60% of medical malpractice litigation. Many medico-legal publications related to diagnostic imaging have focused primarily on non-diagnosis and diagnostic delay, and on the responsibility of the Radiology Physician, but error is often inherently multifactorial. This consideration makes it necessary to study the phenomenon in order to better understand its causes and propose possible solutions. Objectives: The study, retrospective observational, aims to evaluate the phenomenon of error in the field of diagnostic imaging on a selected case series; in fact, a series of presumed radiological errors is analyzed starting from the consulting activity for the insurance agency of the only Italian Radiological Society (SIRM) of a radiologist experienced in medical-legal litigation. Patients and Methods: Thirty-nine cases of alleged radiological errors were selected from the pre-assessment requests that reached the consultant from 01/01/2014 to 31/12/2019. For each of the selected cases, complete documentation was available containing the letter regarding the radiologist's request for legal assistance from the insurance company, data regarding the physician involved, data regarding the patient, and documentation regarding the alleged error in question, including the radiological images and the final diagnosis with information on the modality and timing. Errors were classified according to recognized categories and type of thought process. Possible error-promoting factors were statistically analyzed. Results: The study shows that in the majority of cases, disputes were related to Traditional Radiology examinations (41%), followed by MRI studies (33%), CT examinations (23%), and ultrasound studies. Disputes related to musculoskeletal imaging (54%) accounted for the majority of cases, followed by other apparatus. The most frequent type of error was found to be the error due to failure to read (35%) followed by the error due to incorrect performance of the diagnostic examination (20%). The most common bias turned out to be the "hindsight" bias (22.5%), followed by unintentional blindness or inattention (15%). In the consultant's opinion, in most cases the error occurred in a correct clinical contention and in about half of the cases it would have been avoidable. Conclusion: In conclusion, this study allows to highlight how the error is ubiquitous in medical radiology, without showing an excessive imbalance with respect to the characteristics of the Radiologist, a particular method, a type of organ or apparatus; all Radiologists are in fact affected by episodes of diagnostic error regardless of their seniority, or whether they practice in public or private facilities. Therefore, given the "intrinsic" nature of error, less related to the responsibility of the individual than is commonly believed, it is necessary to further investigate the causal factors of error in radiology, in order to be able to develop and apply systemic methodologies to prevent it.

Background: Il tema dell’errore è molto dibattuto in Radiologia. Con un numero di errori radiologici nel mondo stimato intorno a 40 milioni l’anno esso rappresenta il 60% dei contenziosi medici relativi alla malpractice. Molte pubblicazioni medico-legali relative all’imaging diagnostico si sono concentrate principalmente sulla mancata diagnosi e sul ritardo diagnostico, e sulla responsabilità del Medico Radiologo, ma l’errore è spesso intrinsecamente multifattoriale. Tale considerazione rende necessario lo studio del fenomeno al fine di comprenderne meglio le cause e proporre possibili soluzioni. Obiettivi: Lo studio, osservazionale retrospettivo, si propone di valutare il fenomeno dell'errore nell'ambito dell'imaging diagnostico su una casistica selezionata; si analizza infatti una serie di presunti errori radiologici a partire dall’attività di consulenza per l’ente assicurativo dell’unica Società radiologica italiana (SIRM) di un radiologo esperto in contenzioso medico-legale. Pazienti e metodi: Sono stati selezionati 39 casi di presunto errore radiologico a partire dalle richieste di pre-valutazione giunte al consulente dal 01/01/2014 al 31/12/2019. Per ognuno dei casi selezionati era disponibile la documentazione completa contenente la lettera relativa alla richiesta di assistenza legale da parte del radiologo all’assicurazione, i dati relativi al medico interessato, i dati relativi al paziente e la documentazione relativa al presunto errore in questione, incluse le immagini radiologiche e la diagnosi definitiva con informazioni su modalità e tempi. Gli errori sono stati classificati in base a categorie riconosciute e tipologia del processo di pensiero. Possibili fattori favorenti l’errore sono stati analizzati statisticamente. Risultati: Dallo studio emerge che nella maggior parte dei casi i contenziosi erano relativi a esami di Radiologia Tradizionale (41%), seguiti da studi di RM (33%), da esami TC (23%) e da studi ecografici. I contenziosi relativi all’imaging del distretto muscolo-scheletrico (54%) rappresentano la maggioranza dei casi, seguiti da altri apparati. Il tipo di errore più frequente si è rilevato l’errore da mancata lettura (35%) seguito dall’errore dovuto alla scorretta esecuzione dell’esame diagnostico (20%). Il bias più comune si è rivelato quello “del senno di poi” (22,5%), seguito dalla cecità non intenzionale o disattenzione (15%). Secondo il parere del consulente, nella maggior parte dei casi l’errore è avvenuto in un conteso clinico corretto e in circa la metà dei casi sarebbe stato evitabile. Conclusioni: In conclusione, questo studio permette di evidenziare come l'errore sia ubiquitario in radiologia medica, senza mostrare un eccessivo sbilanciamento rispetto alle caratteristiche del Radiologo, una determinata metodica, un tipo di organo o apparato; tutti i Radiologi sono infatti interessati da episodi di errore diagnostico indipendentemente dalla loro anzianità, o dal fatto che pratichino in strutture pubbliche o private. Data quindi la natura “intrinseca” dell’errore, meno legata alla responsabilità del singolo rispetto a quanto comunemente ritenuto, è necessario approfondire ulteriormente i fattori causali dell'errore in radiologia, al fine di poter sviluppare e applicare metodologie sistemiche per poterlo prevenire.

L’errore in radiologia: analisi di una casistica nazionale di richieste di risarcimento.

VOLOGINA, ELIZAVETA
2020/2021

Abstract

Background: Il tema dell’errore è molto dibattuto in Radiologia. Con un numero di errori radiologici nel mondo stimato intorno a 40 milioni l’anno esso rappresenta il 60% dei contenziosi medici relativi alla malpractice. Molte pubblicazioni medico-legali relative all’imaging diagnostico si sono concentrate principalmente sulla mancata diagnosi e sul ritardo diagnostico, e sulla responsabilità del Medico Radiologo, ma l’errore è spesso intrinsecamente multifattoriale. Tale considerazione rende necessario lo studio del fenomeno al fine di comprenderne meglio le cause e proporre possibili soluzioni. Obiettivi: Lo studio, osservazionale retrospettivo, si propone di valutare il fenomeno dell'errore nell'ambito dell'imaging diagnostico su una casistica selezionata; si analizza infatti una serie di presunti errori radiologici a partire dall’attività di consulenza per l’ente assicurativo dell’unica Società radiologica italiana (SIRM) di un radiologo esperto in contenzioso medico-legale. Pazienti e metodi: Sono stati selezionati 39 casi di presunto errore radiologico a partire dalle richieste di pre-valutazione giunte al consulente dal 01/01/2014 al 31/12/2019. Per ognuno dei casi selezionati era disponibile la documentazione completa contenente la lettera relativa alla richiesta di assistenza legale da parte del radiologo all’assicurazione, i dati relativi al medico interessato, i dati relativi al paziente e la documentazione relativa al presunto errore in questione, incluse le immagini radiologiche e la diagnosi definitiva con informazioni su modalità e tempi. Gli errori sono stati classificati in base a categorie riconosciute e tipologia del processo di pensiero. Possibili fattori favorenti l’errore sono stati analizzati statisticamente. Risultati: Dallo studio emerge che nella maggior parte dei casi i contenziosi erano relativi a esami di Radiologia Tradizionale (41%), seguiti da studi di RM (33%), da esami TC (23%) e da studi ecografici. I contenziosi relativi all’imaging del distretto muscolo-scheletrico (54%) rappresentano la maggioranza dei casi, seguiti da altri apparati. Il tipo di errore più frequente si è rilevato l’errore da mancata lettura (35%) seguito dall’errore dovuto alla scorretta esecuzione dell’esame diagnostico (20%). Il bias più comune si è rivelato quello “del senno di poi” (22,5%), seguito dalla cecità non intenzionale o disattenzione (15%). Secondo il parere del consulente, nella maggior parte dei casi l’errore è avvenuto in un conteso clinico corretto e in circa la metà dei casi sarebbe stato evitabile. Conclusioni: In conclusione, questo studio permette di evidenziare come l'errore sia ubiquitario in radiologia medica, senza mostrare un eccessivo sbilanciamento rispetto alle caratteristiche del Radiologo, una determinata metodica, un tipo di organo o apparato; tutti i Radiologi sono infatti interessati da episodi di errore diagnostico indipendentemente dalla loro anzianità, o dal fatto che pratichino in strutture pubbliche o private. Data quindi la natura “intrinseca” dell’errore, meno legata alla responsabilità del singolo rispetto a quanto comunemente ritenuto, è necessario approfondire ulteriormente i fattori causali dell'errore in radiologia, al fine di poter sviluppare e applicare metodologie sistemiche per poterlo prevenire.
ITA
Background: The topic of error is highly debated in Radiology. With the number of radiological errors worldwide estimated to be around 40 million per year it accounts for 60% of medical malpractice litigation. Many medico-legal publications related to diagnostic imaging have focused primarily on non-diagnosis and diagnostic delay, and on the responsibility of the Radiology Physician, but error is often inherently multifactorial. This consideration makes it necessary to study the phenomenon in order to better understand its causes and propose possible solutions. Objectives: The study, retrospective observational, aims to evaluate the phenomenon of error in the field of diagnostic imaging on a selected case series; in fact, a series of presumed radiological errors is analyzed starting from the consulting activity for the insurance agency of the only Italian Radiological Society (SIRM) of a radiologist experienced in medical-legal litigation. Patients and Methods: Thirty-nine cases of alleged radiological errors were selected from the pre-assessment requests that reached the consultant from 01/01/2014 to 31/12/2019. For each of the selected cases, complete documentation was available containing the letter regarding the radiologist's request for legal assistance from the insurance company, data regarding the physician involved, data regarding the patient, and documentation regarding the alleged error in question, including the radiological images and the final diagnosis with information on the modality and timing. Errors were classified according to recognized categories and type of thought process. Possible error-promoting factors were statistically analyzed. Results: The study shows that in the majority of cases, disputes were related to Traditional Radiology examinations (41%), followed by MRI studies (33%), CT examinations (23%), and ultrasound studies. Disputes related to musculoskeletal imaging (54%) accounted for the majority of cases, followed by other apparatus. The most frequent type of error was found to be the error due to failure to read (35%) followed by the error due to incorrect performance of the diagnostic examination (20%). The most common bias turned out to be the "hindsight" bias (22.5%), followed by unintentional blindness or inattention (15%). In the consultant's opinion, in most cases the error occurred in a correct clinical contention and in about half of the cases it would have been avoidable. Conclusion: In conclusion, this study allows to highlight how the error is ubiquitous in medical radiology, without showing an excessive imbalance with respect to the characteristics of the Radiologist, a particular method, a type of organ or apparatus; all Radiologists are in fact affected by episodes of diagnostic error regardless of their seniority, or whether they practice in public or private facilities. Therefore, given the "intrinsic" nature of error, less related to the responsibility of the individual than is commonly believed, it is necessary to further investigate the causal factors of error in radiology, in order to be able to develop and apply systemic methodologies to prevent it.
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