About 95% of colon cancer are colorectal adenocarcinoma. Colorectal cancer is the third most diagnosed cancer and the second most deadly cancer. Because of this, screening tools for early diagnosis and prevention are extremely important. There are different risk factors: a family history of colorectal cancer, hereditary syndromes such as Lynch syndrome and familial adenomatous polyposis (FAP), diabetes, smoking, lack of physical activity, obesity, excessive consumption of red processed meats, alcohol, and low dietary fiber content. The objective of this work is to describe the updated evidence on the relationship between the composition of the intestinal microbiota and colorectal cancer risk and how the knowledge on the microbiota modulation can be used for prevention and early diagnosis. The gut microbiota is linked with colorectal cancer prevention, carcinogenesis, and anti-cancer therapy through different mechanisms. Dysbiosis is a risk factor for CRC, and it is linked with the diet because it can shift the effect of dietary components. The microbiota is in turn altered by diet. Diet is a direct risk factor and an indirect one, through its effect on the microbiota. So, dietary intervention and gut microbiota modulation may play a vital role in reducing CRC risk. The microbiota and their associated metabolites contribute to cancer susceptibility through inflammation, immune dysregulation, which lead to genetic instability, and by interfering with the pharmacodynamics of anticancer agents. In these mechanisms different specific bacteria play an important role and their study and modulation can be important to improve prevention and treatment. It is important to further investigate the role of gut microbiota in colorectal carcinogenesis to improve both prevention and treatment of colorectal cancer. Improving the gut microbiota through diet and specific integration can be an important adjuvant to the therapy but it is important to remember the interactions between them. Moreover, it should be implemented the use of biomarkers in the gut microbiome to detect colorectal cancer in an early stage or even in a precancerous stage.
Circa il 95% dei tumori del colon sono adenocarcinomi colorettali. Il carcinoma colorettale è il terzo tumore più diagnosticato e il secondo più letale. Per questo motivo sono estremamente importanti strumenti di screening per la diagnosi precoce e la prevenzione. Sono presenti diversi fattori di rischio: una storia familiare di tumore colorettale, sindromi ereditarie come la sindrome di Lynch e la poliposi adenomatosa familiare, diabete, fumo di sigaretta, mancanza di attività fisica, obesità, consumo eccessivo di carne rossa trattata, alcool e ridotta assunzione di fibra. L’obiettivo è analizzare i dati di letteratura sulla relazione tra la composizione del microbiota intestinale e il rischio di sviluppare carcinoma colorettale e come lavorare sul microbiota possa essere usato come metodo di prevenzione e diagnosi precoce. Il microbiota intestinale è collegato alla prevenzione del carcinoma colorettale, alla carcinogenesi e alla terapia attraverso diversi meccanismi. La disbiosi rappresenta un fattore di rischio per il tumore ed è legato alla dieta in quanto può alterare gli effetti dei componenti della dieta. Il microbiota è a sua volta modificato dalla dieta. La dieta è un fattore di rischio diretto e indiretto attraverso i suoi effetti sul microbiota e quindi l’intervento sulla dieta e la modulazione del microbiota intestinale possono giocare un ruolo vitale nel ridurre il rischio di tumore colorettale. Il microbiota e i metaboliti associati contribuiscono alla suscettibilità al tumore attraverso processi di infiammazione, disregolazione immunitaria, che conduce a instabilità genetica, e interferendo con la farmacodinamica degli agenti chemioterapici. Diversi batteri specifici intervengono in questi meccanismi e il loro studio e modulazione potrebbe essere importante per migliorare la prevenzione e il trattamento. È importate approfondire ulteriormente il ruolo del microbiota intestinale nella carcinogenesi per migliorare sia la prevenzione che il trattamento del carcinoma colorettale. Migliorando il microbiota attraverso una specifica integrazione può essere un importante coadiuvante alla terapia, ma è necessario ricordare le interazioni tra i due. Inoltre, dovrebbe essere implementato l’uso di biomarker intestinali per individuare il carcinoma colorettale negli stadi iniziali o pre-cancerogeni.
Genesi, progressione e trattamento del carcinoma del colon-retto ed interazioni con il microbiota intestinale
ISAIA, ILARIA
2020/2021
Abstract
Circa il 95% dei tumori del colon sono adenocarcinomi colorettali. Il carcinoma colorettale è il terzo tumore più diagnosticato e il secondo più letale. Per questo motivo sono estremamente importanti strumenti di screening per la diagnosi precoce e la prevenzione. Sono presenti diversi fattori di rischio: una storia familiare di tumore colorettale, sindromi ereditarie come la sindrome di Lynch e la poliposi adenomatosa familiare, diabete, fumo di sigaretta, mancanza di attività fisica, obesità, consumo eccessivo di carne rossa trattata, alcool e ridotta assunzione di fibra. L’obiettivo è analizzare i dati di letteratura sulla relazione tra la composizione del microbiota intestinale e il rischio di sviluppare carcinoma colorettale e come lavorare sul microbiota possa essere usato come metodo di prevenzione e diagnosi precoce. Il microbiota intestinale è collegato alla prevenzione del carcinoma colorettale, alla carcinogenesi e alla terapia attraverso diversi meccanismi. La disbiosi rappresenta un fattore di rischio per il tumore ed è legato alla dieta in quanto può alterare gli effetti dei componenti della dieta. Il microbiota è a sua volta modificato dalla dieta. La dieta è un fattore di rischio diretto e indiretto attraverso i suoi effetti sul microbiota e quindi l’intervento sulla dieta e la modulazione del microbiota intestinale possono giocare un ruolo vitale nel ridurre il rischio di tumore colorettale. Il microbiota e i metaboliti associati contribuiscono alla suscettibilità al tumore attraverso processi di infiammazione, disregolazione immunitaria, che conduce a instabilità genetica, e interferendo con la farmacodinamica degli agenti chemioterapici. Diversi batteri specifici intervengono in questi meccanismi e il loro studio e modulazione potrebbe essere importante per migliorare la prevenzione e il trattamento. È importate approfondire ulteriormente il ruolo del microbiota intestinale nella carcinogenesi per migliorare sia la prevenzione che il trattamento del carcinoma colorettale. Migliorando il microbiota attraverso una specifica integrazione può essere un importante coadiuvante alla terapia, ma è necessario ricordare le interazioni tra i due. Inoltre, dovrebbe essere implementato l’uso di biomarker intestinali per individuare il carcinoma colorettale negli stadi iniziali o pre-cancerogeni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128790