Il presente progetto di tesi è nato da un precedente lavoro sperimentale svolto dal gruppo di Chimica Bioanalitica dell'Università di Torino. In tale lavoro è stata dimostrato l'esistenza di una relazione tra le proprietà leganti dei polimeri stampati e non stampati: ciò comporta un vero e proprio cambiamento nell'utilizzo dei NIPs nel processo di stampo molecolare, e una notevole innovazione nelle procedure di screening atte a trovare la migliore miscela di polimerizzazione al fine di effettuare lo stampo. Su questa base si dimostra infatti come la presenza della molecola templante nella miscela di polimerizzazione serva solamente a rafforzare le proprietà leganti che sono già preesistenti nel polimero non stampato. Ne consegue che se un polimero non stampato non mostra alcuna proprietà legante verso una molecola bersaglio, allora il polimero stampato corrispondente mostrerà limitate proprietà di riconoscimento molecolare. Viceversa, se il polimero non stampato mostrerà una forte interazione con una molecola bersaglio, il polimero a stampo corrispondente avrà ottime proprietà leganti. L'obiettivo di questo lavoro consiste quindi nell'identificare una o più miscele di polimerizzazione con composizione tale da generare polimeri con proprietà di legame verso alcune molecole target. Tali polimeri rappresenteranno di per se materiali con proprietà tali da poter essere direttamente utilizzati come fasi solide per estrazioni da matrici complesse, oppure costituiranno una base di partenza per sviluppare polimeri a stampo molecolare ad elevata efficienza. Lo screening è stato quindi effettutato su di una libreria combinatoriale costituita da 384 polimeri di differente composizione, originati da sedici monomeri funzionali, sei agenti reticolanti e quattro solventi porogeni differenti, avente come molecole target due statine - la simvastatina e la lovastatina-, su una micotossina - la patulina - e sull'ossindolo, un potenziale analogo, strutturalmente simile alla patulina ma privo delle sue proprietà tossicologiche. Grazie a questo studio è stata dimostrata l'utilità di uno screening preliminare, da effettuare prima di procedere con lo stampo molecolare, in modo da individuare il polimero con le caratteristiche migliori per l'analita in questione. Lo screening per le statine ha portato alla dimostrazione che i NIPs non possiedono una selettività per le differenti molecole, ma più in generale riconoscono la famiglia delle statine e quasi allo stesso modo interagiscono con esse. Per la patulina si è cercato un mimico, data la difficoltà nel trattare questa micotossina: a tale proposito è stato utilizzato l'ossindolo e si è dimostrato che non svolge affatto bene la funzione di mimico.

LIBRERIE COMBINATORIALI POLIMERICHE PER IL RICONOSCIMENTO DI ANALITI DI INTERESSE CLINICO E TOSSICOLOGICO

BERGAMO, FEDERICA
2010/2011

Abstract

Il presente progetto di tesi è nato da un precedente lavoro sperimentale svolto dal gruppo di Chimica Bioanalitica dell'Università di Torino. In tale lavoro è stata dimostrato l'esistenza di una relazione tra le proprietà leganti dei polimeri stampati e non stampati: ciò comporta un vero e proprio cambiamento nell'utilizzo dei NIPs nel processo di stampo molecolare, e una notevole innovazione nelle procedure di screening atte a trovare la migliore miscela di polimerizzazione al fine di effettuare lo stampo. Su questa base si dimostra infatti come la presenza della molecola templante nella miscela di polimerizzazione serva solamente a rafforzare le proprietà leganti che sono già preesistenti nel polimero non stampato. Ne consegue che se un polimero non stampato non mostra alcuna proprietà legante verso una molecola bersaglio, allora il polimero stampato corrispondente mostrerà limitate proprietà di riconoscimento molecolare. Viceversa, se il polimero non stampato mostrerà una forte interazione con una molecola bersaglio, il polimero a stampo corrispondente avrà ottime proprietà leganti. L'obiettivo di questo lavoro consiste quindi nell'identificare una o più miscele di polimerizzazione con composizione tale da generare polimeri con proprietà di legame verso alcune molecole target. Tali polimeri rappresenteranno di per se materiali con proprietà tali da poter essere direttamente utilizzati come fasi solide per estrazioni da matrici complesse, oppure costituiranno una base di partenza per sviluppare polimeri a stampo molecolare ad elevata efficienza. Lo screening è stato quindi effettutato su di una libreria combinatoriale costituita da 384 polimeri di differente composizione, originati da sedici monomeri funzionali, sei agenti reticolanti e quattro solventi porogeni differenti, avente come molecole target due statine - la simvastatina e la lovastatina-, su una micotossina - la patulina - e sull'ossindolo, un potenziale analogo, strutturalmente simile alla patulina ma privo delle sue proprietà tossicologiche. Grazie a questo studio è stata dimostrata l'utilità di uno screening preliminare, da effettuare prima di procedere con lo stampo molecolare, in modo da individuare il polimero con le caratteristiche migliori per l'analita in questione. Lo screening per le statine ha portato alla dimostrazione che i NIPs non possiedono una selettività per le differenti molecole, ma più in generale riconoscono la famiglia delle statine e quasi allo stesso modo interagiscono con esse. Per la patulina si è cercato un mimico, data la difficoltà nel trattare questa micotossina: a tale proposito è stato utilizzato l'ossindolo e si è dimostrato che non svolge affatto bene la funzione di mimico.
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