BACKGROUND AND TARGET: β-thalassemia major is a hereditary genetic disease that has numerous comorbidities because of the iron overload, which comes after the transfusion treatment. Since the introduction of iron-chelation therapy, thalassemia patient’s life expectancy has increased sensibly. Until 1964, they could expect to live just up to 16 years old, while nowadays they have a life expectancy of 50 years, living a better quality life. Today, a major role in mortality is played by heart failure, and the success of chelation is importantly bonded to the need to avoid or delay this serious complication. Furthermore, other complications may emerge, such as diabetes mellitus or hypogonadism, which are generally considered as cardiovascular risk factors. This study aims to evaluate the distribution and prevalence of cardiovascular risk factors in a population of β-thalassemia major patients, as a generic cohort and as age ranges (18-29 years, 20-39 years, 40-49 years and > 49 years), to describe clinical cardiac outcomes and to correlate clinical comorbidities and CVD risk factors to cardiovascular outcomes. METHODS AND RESULTS: patients were included when they had a clinical and molecular diagnosis of β-thalassemia, at least 15 years of follow-up, at least 18 years old. Clinical data and comorbidities with occurrence year were recorded. The 159 patients cohort showed a mean age of 40.9±8.4 years, low lipid levels, including low HDL levels (mean 40.9±3.7 mg/dL, with 104 patients whit severely low HDL levels), diabetes mellitus prevalence of 28%, hypogonadism prevalence of 62%, splenectomy prevalence of 70%. CVD events: 3.8% of patients experienced heart failure, 35.9% had early signs of heart failure, 22% had echocardiographic diagnosis of diastolic dysfunction, 38% had left ventricular eject fraction <55% and 21.4% had supraventricular arrhythmias. Hypogonadal patients showed lower cardiac T2* values than non-hypogonadal patients (p<0.001). It emerged a statistical correlation between the presence of hypogonadism and the occurrence of CVD events. Two CVD risk scores were derived (the CUORE and the PCRE assessments), which showed a general low-risk profile in the cohort. INTERPRETATION: the general low levels of total cholesterol are influenced by the low levels of HDL-cholesterol. The augmented prevalence of diabetes mellitus, other glucose impaired conditions and hypogonadism stands for the different metabolic profile in this population. The CVD risk scores evaluation showed a general low-risk profile in the cohort, but this result is influenced by the age distribution of this population (only 18 patients out of 159 were over 50 years of life). Hypogonadism is related to lower levels of cholesterol (including HDL) and to lower values of cardiac T2*. That could stand for the correlation between hypogonadism and CVD events. CONCLUSIONS: the β-thalassemia major population shows several cardiovascular risk factors and several comorbidities, with hypogonadism showing the strongest association with pathologic CVD outcome. Moreover, a specific metabolic profile, mainly characterized by low HDL values and frequent diabetes mellitus, has been observed. These conditions, all together, contribute to consider the thalassemia major patients as a high-risk CV population. These data underline the need for a strict follow-up of CV predictors and risk factors in transfusion-dependent thalassemia patients in order to prevent major CVD complications.

BACKGROUND E OBIETTIVI: la β-talassemia major è una patologia genetica ereditaria che presenta numerose complicanze dovute al sovraccarico di ferro secondario alla terapia trasfusionale. Dall’introduzione della terapia chelante, la speranza di vita dei pazienti talassemici è aumentata dai 16 anni del 1964, fino ai 50 anni odierni, con una migliore qualità della vita. L’insufficienza cardiaca ha un ruolo molto importante nella mortalità, e il successo della terapia chelante è legato al bisogno di evitare questa grave complicanza. Inoltre possono emergere altre complicazioni, quali diabete mellito e ipogonadismo, considerate dei fattori di rischio cardiovascolare. Questo studio valuta la distribuzione e la prevalenza dei fattori di rischio CV in una popolazione di pazienti affetti da talassemia major, sia come coorte generica sia suddividendoli in classi di età (18-29 anni, 30-39 anni, 40-49 anni e >49 anni), a descrivere gli eventi CV e a correlare questi ultimi ai fattori di rischio CV e alle complicanze rilevate. METODI E RISULTATI: i pazienti inclusi nello studio avevano una diagnosi clinica e molecolare di β-talassemia major, almeno 15 anni di follow-up e almeno 18 anni. Sono stati registrati i dati clinici e le complicanze, con i relativi anni di occorrenza. I 159 pazienti della coorte avevano un’età media di 40.9±8.4 anni, bassi livelli sierici dei lipidi, inclusi bassi livelli di HDL (concentrazione media di 40.9±3.7 mg/dL, con 104 pazienti con livelli di HDL molto bassi), prevalenza di diabete mellito del 28%, prevalenza di ipogonadismo del 62%, prevalenza della splenectomia del 70%. Eventi CV: il 3.8% dei pazienti ha avuto un’insufficienza cardiaca, il 35.9% ha mostrato segni precoci di insufficienza cardiaca, il 22% ha avuto una diagnosi ecografica di disfunzione diastolica, il 38% ha auto una frazione di eiezione del ventricolo sinistro <55% e infine il 21.4% ha avuto delle aritmie sopraventricolari. I pazienti ipogonadici avevano un valore i T2* cardiaco minore di quelli senza ipogonadismo (p<0.001). È emersa una correlazione statisticamente significativa tra la presenza di ipogonadismo e l’occorrenza di eventi CV. Sono stati calcolati due score di rischio CV (CUORE e PCRE), che hanno dato come risultato un rischio generale basso. INTERPRETAZIONE: i generali bassi livelli di colesterolo totale sono influenzati dai contemporanei bassi livelli di HDL. L’aumentata prevalenza di diabete mellito, di altri disturbi glicidici e dell’ipogonadismo spiega l’alterato profilo metabolico. Gli score di rischio CV erano generalmente bassi, ma questo risultato è influenzato dalla distribuzione dell’età della popolazione (solo 18 pazienti su 159 avevano più di 50 anni). L’ipogonadismo è correlato ai bassi livelli di colesterolo (HDL incluso) e ai bassi valori di T2* cardiaco. Il dato potrebbe spiegare la correlazione tra ipogonadismo ed eventi CV. CONCLUSIONI: la popolazione β-talassemica presenta diversi fattori di rischio CV e diverse comorbidità, tra cui l’ipogonadismo ha mostrato la più forte associazione con gli eventi CV. Inoltre, è stato osservato uno profilo metabolico specifico, caratterizzato da bassi valori di HDL e frequente diabete mellito. Queste condizioni contribuiscono a considerare la popolazione talassemica come ad elevato rischio CV. Questi dati sottolineano il bisogno di uno stretto programma di follow-up per predittori e fattori di rischio CV nelle talassemie trasfusione dipendenti per prevenire le complicanze CV.

Distribuzione e prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare in una popolazione di pazienti talassemici

AJASSA, MATTEO
2019/2020

Abstract

BACKGROUND E OBIETTIVI: la β-talassemia major è una patologia genetica ereditaria che presenta numerose complicanze dovute al sovraccarico di ferro secondario alla terapia trasfusionale. Dall’introduzione della terapia chelante, la speranza di vita dei pazienti talassemici è aumentata dai 16 anni del 1964, fino ai 50 anni odierni, con una migliore qualità della vita. L’insufficienza cardiaca ha un ruolo molto importante nella mortalità, e il successo della terapia chelante è legato al bisogno di evitare questa grave complicanza. Inoltre possono emergere altre complicazioni, quali diabete mellito e ipogonadismo, considerate dei fattori di rischio cardiovascolare. Questo studio valuta la distribuzione e la prevalenza dei fattori di rischio CV in una popolazione di pazienti affetti da talassemia major, sia come coorte generica sia suddividendoli in classi di età (18-29 anni, 30-39 anni, 40-49 anni e >49 anni), a descrivere gli eventi CV e a correlare questi ultimi ai fattori di rischio CV e alle complicanze rilevate. METODI E RISULTATI: i pazienti inclusi nello studio avevano una diagnosi clinica e molecolare di β-talassemia major, almeno 15 anni di follow-up e almeno 18 anni. Sono stati registrati i dati clinici e le complicanze, con i relativi anni di occorrenza. I 159 pazienti della coorte avevano un’età media di 40.9±8.4 anni, bassi livelli sierici dei lipidi, inclusi bassi livelli di HDL (concentrazione media di 40.9±3.7 mg/dL, con 104 pazienti con livelli di HDL molto bassi), prevalenza di diabete mellito del 28%, prevalenza di ipogonadismo del 62%, prevalenza della splenectomia del 70%. Eventi CV: il 3.8% dei pazienti ha avuto un’insufficienza cardiaca, il 35.9% ha mostrato segni precoci di insufficienza cardiaca, il 22% ha avuto una diagnosi ecografica di disfunzione diastolica, il 38% ha auto una frazione di eiezione del ventricolo sinistro <55% e infine il 21.4% ha avuto delle aritmie sopraventricolari. I pazienti ipogonadici avevano un valore i T2* cardiaco minore di quelli senza ipogonadismo (p<0.001). È emersa una correlazione statisticamente significativa tra la presenza di ipogonadismo e l’occorrenza di eventi CV. Sono stati calcolati due score di rischio CV (CUORE e PCRE), che hanno dato come risultato un rischio generale basso. INTERPRETAZIONE: i generali bassi livelli di colesterolo totale sono influenzati dai contemporanei bassi livelli di HDL. L’aumentata prevalenza di diabete mellito, di altri disturbi glicidici e dell’ipogonadismo spiega l’alterato profilo metabolico. Gli score di rischio CV erano generalmente bassi, ma questo risultato è influenzato dalla distribuzione dell’età della popolazione (solo 18 pazienti su 159 avevano più di 50 anni). L’ipogonadismo è correlato ai bassi livelli di colesterolo (HDL incluso) e ai bassi valori di T2* cardiaco. Il dato potrebbe spiegare la correlazione tra ipogonadismo ed eventi CV. CONCLUSIONI: la popolazione β-talassemica presenta diversi fattori di rischio CV e diverse comorbidità, tra cui l’ipogonadismo ha mostrato la più forte associazione con gli eventi CV. Inoltre, è stato osservato uno profilo metabolico specifico, caratterizzato da bassi valori di HDL e frequente diabete mellito. Queste condizioni contribuiscono a considerare la popolazione talassemica come ad elevato rischio CV. Questi dati sottolineano il bisogno di uno stretto programma di follow-up per predittori e fattori di rischio CV nelle talassemie trasfusione dipendenti per prevenire le complicanze CV.
ENG
BACKGROUND AND TARGET: β-thalassemia major is a hereditary genetic disease that has numerous comorbidities because of the iron overload, which comes after the transfusion treatment. Since the introduction of iron-chelation therapy, thalassemia patient’s life expectancy has increased sensibly. Until 1964, they could expect to live just up to 16 years old, while nowadays they have a life expectancy of 50 years, living a better quality life. Today, a major role in mortality is played by heart failure, and the success of chelation is importantly bonded to the need to avoid or delay this serious complication. Furthermore, other complications may emerge, such as diabetes mellitus or hypogonadism, which are generally considered as cardiovascular risk factors. This study aims to evaluate the distribution and prevalence of cardiovascular risk factors in a population of β-thalassemia major patients, as a generic cohort and as age ranges (18-29 years, 20-39 years, 40-49 years and > 49 years), to describe clinical cardiac outcomes and to correlate clinical comorbidities and CVD risk factors to cardiovascular outcomes. METHODS AND RESULTS: patients were included when they had a clinical and molecular diagnosis of β-thalassemia, at least 15 years of follow-up, at least 18 years old. Clinical data and comorbidities with occurrence year were recorded. The 159 patients cohort showed a mean age of 40.9±8.4 years, low lipid levels, including low HDL levels (mean 40.9±3.7 mg/dL, with 104 patients whit severely low HDL levels), diabetes mellitus prevalence of 28%, hypogonadism prevalence of 62%, splenectomy prevalence of 70%. CVD events: 3.8% of patients experienced heart failure, 35.9% had early signs of heart failure, 22% had echocardiographic diagnosis of diastolic dysfunction, 38% had left ventricular eject fraction <55% and 21.4% had supraventricular arrhythmias. Hypogonadal patients showed lower cardiac T2* values than non-hypogonadal patients (p<0.001). It emerged a statistical correlation between the presence of hypogonadism and the occurrence of CVD events. Two CVD risk scores were derived (the CUORE and the PCRE assessments), which showed a general low-risk profile in the cohort. INTERPRETATION: the general low levels of total cholesterol are influenced by the low levels of HDL-cholesterol. The augmented prevalence of diabetes mellitus, other glucose impaired conditions and hypogonadism stands for the different metabolic profile in this population. The CVD risk scores evaluation showed a general low-risk profile in the cohort, but this result is influenced by the age distribution of this population (only 18 patients out of 159 were over 50 years of life). Hypogonadism is related to lower levels of cholesterol (including HDL) and to lower values of cardiac T2*. That could stand for the correlation between hypogonadism and CVD events. CONCLUSIONS: the β-thalassemia major population shows several cardiovascular risk factors and several comorbidities, with hypogonadism showing the strongest association with pathologic CVD outcome. Moreover, a specific metabolic profile, mainly characterized by low HDL values and frequent diabetes mellitus, has been observed. These conditions, all together, contribute to consider the thalassemia major patients as a high-risk CV population. These data underline the need for a strict follow-up of CV predictors and risk factors in transfusion-dependent thalassemia patients in order to prevent major CVD complications.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/128638