Indagine molecolare sulla presenza di specie sarcosporidiche in carcasse bovine affette da miosite eosinofilica. La Miosite Eosinofilica Bovina (BEM) è un processo infiammatorio la cui eziologia non è ancora stata definita. Ad oggi è considerata una patologia multifattoriale che, tuttavia, risulta frequentemente associata a Sarcocystis spp.. Il processo non è evidenziabile in vivo ma solo in sede di macellazione, sotto forma di lesioni macroscopiche focali di colore grigio/verde. In caso di riscontro di lesioni generalizzate, la carcassa viene distrutta determinando un'ingente perdita economica per l'allevatore. Lo scopo di questa ricerca è stato verificare la presenza e il ruolo delle diverse specie di Sarcocystis in carcasse affette da BEM, tramite l'applicazione di un nuovo protocollo di ricerca molecolare. Nel corso del 2019 N=92 campioni, comprendenti tessuto sano e lesionato da cuore e muscolo scheletrico, sono stati prelevati da N=20 capi affetti da BEM. Per ottenere un quadro più rappresentativo possibile della situazione sul territorio italiano, lo studio è stato effettuato in collaborazione con i servizi veterinari della Regione Lombardia e il più grande macello bovino italiano. I campioni sono stati analizzati per la presenza delle specie sarcosporidiche mediante l'utilizzo di una Multiplex-PCR targettante i geni 18S rRNA e COI mtDNA. Nel 95% dei capi è stata evidenziata la presenza di almeno una specie sarcosporidica e, in particolare, una tra S. hominis e S. bovifelis. La presenza di queste due specie è, inoltre, risultata fortemente associata alle lesioni tipiche della BEM (Test di Fisher p<0,0001). La specie S. cruzi, presente nel 70% dei capi, è stata riscontrata più frequentemente nel tessuto cardiaco e, in particolare, in associazione a lesioni atipiche. Il presente studio conferma il ruolo di Sarcocystis spp. nell'insorgenza delle lesioni ascrivibili a BEM, evidenziando nuovamente l'importanza di S. hominis e S. bovifelis e la loro diffusione nella popolazione bovina italiana. Per la prima volta è stato possibile utilizzare come osservatorio epidemiologico un macello che riceve capi dall'intero territorio nazionale. In conclusione, di particolare rilievo, dal punto di vista della Sanità Pubblica, è l'elevata presenza di S. hominis, in considerazione del suo potenziale zoonosico. Le abitudini alimentari tipiche del Nord Italia ed in particolare quelle della nostra Regione, espongono il consumatore ad un rischio sanitario che, sebbene considerato minore, non andrebbe sottovalutato.
Indagine molecolare sulla presenza di specie sarcosporidiche in carcasse bovine affette da miosite eosinofilica
PIAGI, MARTINA
2019/2020
Abstract
Indagine molecolare sulla presenza di specie sarcosporidiche in carcasse bovine affette da miosite eosinofilica. La Miosite Eosinofilica Bovina (BEM) è un processo infiammatorio la cui eziologia non è ancora stata definita. Ad oggi è considerata una patologia multifattoriale che, tuttavia, risulta frequentemente associata a Sarcocystis spp.. Il processo non è evidenziabile in vivo ma solo in sede di macellazione, sotto forma di lesioni macroscopiche focali di colore grigio/verde. In caso di riscontro di lesioni generalizzate, la carcassa viene distrutta determinando un'ingente perdita economica per l'allevatore. Lo scopo di questa ricerca è stato verificare la presenza e il ruolo delle diverse specie di Sarcocystis in carcasse affette da BEM, tramite l'applicazione di un nuovo protocollo di ricerca molecolare. Nel corso del 2019 N=92 campioni, comprendenti tessuto sano e lesionato da cuore e muscolo scheletrico, sono stati prelevati da N=20 capi affetti da BEM. Per ottenere un quadro più rappresentativo possibile della situazione sul territorio italiano, lo studio è stato effettuato in collaborazione con i servizi veterinari della Regione Lombardia e il più grande macello bovino italiano. I campioni sono stati analizzati per la presenza delle specie sarcosporidiche mediante l'utilizzo di una Multiplex-PCR targettante i geni 18S rRNA e COI mtDNA. Nel 95% dei capi è stata evidenziata la presenza di almeno una specie sarcosporidica e, in particolare, una tra S. hominis e S. bovifelis. La presenza di queste due specie è, inoltre, risultata fortemente associata alle lesioni tipiche della BEM (Test di Fisher p<0,0001). La specie S. cruzi, presente nel 70% dei capi, è stata riscontrata più frequentemente nel tessuto cardiaco e, in particolare, in associazione a lesioni atipiche. Il presente studio conferma il ruolo di Sarcocystis spp. nell'insorgenza delle lesioni ascrivibili a BEM, evidenziando nuovamente l'importanza di S. hominis e S. bovifelis e la loro diffusione nella popolazione bovina italiana. Per la prima volta è stato possibile utilizzare come osservatorio epidemiologico un macello che riceve capi dall'intero territorio nazionale. In conclusione, di particolare rilievo, dal punto di vista della Sanità Pubblica, è l'elevata presenza di S. hominis, in considerazione del suo potenziale zoonosico. Le abitudini alimentari tipiche del Nord Italia ed in particolare quelle della nostra Regione, espongono il consumatore ad un rischio sanitario che, sebbene considerato minore, non andrebbe sottovalutato.File | Dimensione | Formato | |
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