Il presente lavoro si propone due obiettivi. Il primo è quello di analizzare i momenti legislativi salienti di ¿incontro¿ e di ¿scontro¿ tra gli interessi alla base del rapporto tra diritto fallimentare e diritto bancario, attraverso un percorso che ha avuto origine ormai quasi un decennio fa, con la riforma della legge fallimentare, e proseguito fino alle recentissime introduzioni normative del 2012. Il secondo è di cercare di scorgere la ratio di tali interventi, sottolineando lo stretto legame che inevitabilmente lega il diritto fallimentare a quello bancario e, di riflesso, quello che connette le esigenze di un'impresa in crisi a quelle di un soggetto economico, la banca, consapevole della potenziale centralità del suo ruolo nel superamento di detta crisi. È fondamentale, in questo senso, ripercorrere le strade battute dal legislatore, il quale ha trasformato le iniziali ragioni di antagonismo tra i due (identificabili, senza dubbio, in alcune parti del testo della legge fallimentare precedente le riforme del biennio 2005-2007), in soluzioni di mediazione e di tolleranza rispetto ad interessi, sulla carta, contrapposti. Questo cambiamento, sebbene sia tendenzialmente sistematico e ravvisabile in molti frangenti normativi, così come negli orientamenti giurisprudenziali (che trovano in questi settori larga possibilità di far sentire la propria voce in modo a volte decisivo), ha comunque i suoi rappresentanti principali nella disciplina della revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario e in quella dei finanziamenti bancari alle imprese in crisi. Partendo dal presupposto che si è voluta offrire, con questo elaborato, un'analisi non economica, ma giuridica delle fattispecie considerate, nella prima parte è stata esaminata la disciplina dell'azione revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario, argomento non immune da dibattiti pre e post intervento riformatore. Il passaggio da ¿antagonismo¿ a ¿mediazione¿ è datato 17 marzo 2005, con l'introduzione dell'art 67, comma 3, lett. b) della legge fallimentare. È importante quindi, oltre alla descrizione della disciplina precedente tale data, fornire un'approfondita analisi di quella attuale, esame non solo legato all'esegesi della norma ma, soprattutto alle ragioni che hanno orientato la riforma, alle critiche mosse e ai possibili dubbi interpretativi. Nella seconda parte è stata analizzata l'ulteriore fattispecie caratterizzante il rapporto di mediazione tra imprese in crisi e istituti di credito, ossia la disciplina dei finanziamenti bancari alle imprese in crisi e, in particolare, i finanziamenti connessi al concordato preventivo, agli accordi di ristrutturazione dei debiti e ai piani attestati di risanamento, con gli indubbi benefici a carico del creditore-banca riferibili alla prededucibilità dei crediti ex artt. 182 quater e quinquies della legge fallimentare e all'esenzione da revocatoria prevista dall'art. 67, comma 3, lett. d) ed e) l.fall..

Diritto fallimentare e diritto bancario fra ragioni di antagonismo e soluzioni di mediazione. Le risposte della riforma fallimentare

BELLONE, GIULIA
2013/2014

Abstract

Il presente lavoro si propone due obiettivi. Il primo è quello di analizzare i momenti legislativi salienti di ¿incontro¿ e di ¿scontro¿ tra gli interessi alla base del rapporto tra diritto fallimentare e diritto bancario, attraverso un percorso che ha avuto origine ormai quasi un decennio fa, con la riforma della legge fallimentare, e proseguito fino alle recentissime introduzioni normative del 2012. Il secondo è di cercare di scorgere la ratio di tali interventi, sottolineando lo stretto legame che inevitabilmente lega il diritto fallimentare a quello bancario e, di riflesso, quello che connette le esigenze di un'impresa in crisi a quelle di un soggetto economico, la banca, consapevole della potenziale centralità del suo ruolo nel superamento di detta crisi. È fondamentale, in questo senso, ripercorrere le strade battute dal legislatore, il quale ha trasformato le iniziali ragioni di antagonismo tra i due (identificabili, senza dubbio, in alcune parti del testo della legge fallimentare precedente le riforme del biennio 2005-2007), in soluzioni di mediazione e di tolleranza rispetto ad interessi, sulla carta, contrapposti. Questo cambiamento, sebbene sia tendenzialmente sistematico e ravvisabile in molti frangenti normativi, così come negli orientamenti giurisprudenziali (che trovano in questi settori larga possibilità di far sentire la propria voce in modo a volte decisivo), ha comunque i suoi rappresentanti principali nella disciplina della revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario e in quella dei finanziamenti bancari alle imprese in crisi. Partendo dal presupposto che si è voluta offrire, con questo elaborato, un'analisi non economica, ma giuridica delle fattispecie considerate, nella prima parte è stata esaminata la disciplina dell'azione revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario, argomento non immune da dibattiti pre e post intervento riformatore. Il passaggio da ¿antagonismo¿ a ¿mediazione¿ è datato 17 marzo 2005, con l'introduzione dell'art 67, comma 3, lett. b) della legge fallimentare. È importante quindi, oltre alla descrizione della disciplina precedente tale data, fornire un'approfondita analisi di quella attuale, esame non solo legato all'esegesi della norma ma, soprattutto alle ragioni che hanno orientato la riforma, alle critiche mosse e ai possibili dubbi interpretativi. Nella seconda parte è stata analizzata l'ulteriore fattispecie caratterizzante il rapporto di mediazione tra imprese in crisi e istituti di credito, ossia la disciplina dei finanziamenti bancari alle imprese in crisi e, in particolare, i finanziamenti connessi al concordato preventivo, agli accordi di ristrutturazione dei debiti e ai piani attestati di risanamento, con gli indubbi benefici a carico del creditore-banca riferibili alla prededucibilità dei crediti ex artt. 182 quater e quinquies della legge fallimentare e all'esenzione da revocatoria prevista dall'art. 67, comma 3, lett. d) ed e) l.fall..
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
700610_tesi-bellonegiulia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.18 MB
Formato Adobe PDF
1.18 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/128545